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Riconoscimento per l'Arbitro Galipò dal Sindaco Scaletti e dall'Amministrazione Comunale di Fiesole

Durante la cerimonia, il Sindaco Scaletti e l'Assessore allo Sport Francesco Sottili hanno espresso il loro entusiasmo per il risultato di...

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Giunta e consiglio con Galipò Giunta e consiglio con Galipò © Comune di Fiesole
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Il 30 luglio 2024, l'apertura del Consiglio Comunale di Fiesole è stata segnata da un significativo momento di celebrazione sportiva. Simone Galipò, arbitro fiesolano di trentacinque anni, recentemente promosso alla Serie A dopo aver arbitrato sui campi della Lega Pro Serie C, è stato accolto con onore nel Palazzo Comunale. Il Sindaco Cristina Scaletti, insieme alla Giunta e al Consiglio Comunale, ha consegnato una targa a Galipò per celebrare il suo successo sportivo e riconoscere l'importante traguardo raggiunto, sottolineando come rappresenterà Fiesole nei più importanti campi di calcio.

Durante la cerimonia, il Sindaco Scaletti e l'Assessore allo Sport Francesco Sottili hanno espresso il loro entusiasmo per il risultato di Galipò, affermando: "Abbiamo voluto celebrare questo traguardo con una targa e con il saluto del Consiglio Comunale, perché questa Amministrazione crede fermamente nell'importanza dello sport per la crescita individuale e collettiva. Lo sport insegna valori fondamentali come il rispetto, la solidarietà e la lealtà, che sono essenziali per costruire un mondo di pace e fratellanza. Episodi tragici come la strage di Majdal Shams ci ricordano quanto sia importante promuovere questi valori".

Il riconoscimento a Simone Galipò non è solo un tributo alla sua dedizione e serietà nel percorso arbitrale, ma anche un esempio per i giovani. Il Sindaco e l'Assessore hanno sottolineato l'importanza di impegno, determinazione e serietà nella vita di ognuno, qualità che Galipò ha dimostrato ampiamente nel suo percorso professionale. "Omaggiare il risultato raggiunto da Simone significa per noi ringraziarlo per l'impegno e la serietà che ha dimostrato nel suo percorso arbitrale, ma anche raccontare ai più giovani che proprio quel’impegno, quella determinazione e quella serietà, sono doti da cui non si può prescindere nella propria vita," hanno concluso Scaletti e Sottili.

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