Sono stati presentati nei giorni scorsi i dati 2010 della provincia di Firenze sull'efficacia delle tecniche e degli strumenti di prevenzione dei danni provocati dai lupi e dagli altri predatori.
Secondo i dati del 2010, presentati dal Centro per lo Studio e la Documentazione sul Lupo, sono stati in totale 130 i capi predati da parte di lupi, o razze ibride (incroci tra cani e lupi), distribuiti su 36 attacchi. Il dato segna un calo notevole, circa il 60%, rispetto al 2005, anno in cui sono tornati in massa i lupi sulle alture fiorentine, quando la media si aggirava intorno ai 300 capi uccisi.
Tra le cause della riduzione, determinante l’apporto delle recinzioni elettriche, dei dissuasori fonici e dei cani da guardia. Le recinzioni elettrificate, attive ormai da qualche anno, sono aumentate di ben 16 kilometri nell’arco del 2010, con l’adozione del sistema da parte di 11 imprese, che hanno visto un calo del 93% degli attacchi. Per quanto riguarda i dissuasori fonici, i 10 dispositivi installati hanno azzerato gli attacchi, e sono stati richiesti non solo da allevatori, ma anche da famiglie, che vedono nel dissuasore uno strumento efficace ed a basso costo. Infine, sono stati distribuiti nell’estate 2010 12 cani, che saranno addestrati da personale qualificato per educarli a diventare cani da guardia efficaci.
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Alla presentazione sono intervenuti l’Assessore all’Agricoltura della Provincia di Firenze, Pietro Roselli, l’Assessore alla Caccia della Provincia di Firenze, Laura Cantini, il Dirigente dell’Assessorato alla Caccia, Gennaro Giliberti, e dall’esperto naturalista del Centro per lo Studio e la Documentazione sul Lupo, Duccio Berzi.
“Il ritorno della presenza dei lupi sul territorio provinciale – ha sottolineato l’Assessore Roselli – non deve ostacolare le aziende allevatrici che, tra mille difficoltà, continuano le loro attività. Deve esserci una convivenza razionale, perché entrambi gli estremismi porterebbero a danni incalcolabili, e non solo economici”.
"Il successo del nostro progetto – ha sottolineato l’Assessore Cantini - ci spinge a lavorare e sensibilizzare gli operatori economici delle zone che ancora non sono abituate alla presenza del lupo, e per quanto ci riguarda estenderemo i provvedimenti di prevenzione a tutto il territorio provinciale”
Altra novità è lo spostamento di numerosi branchi di lupi verso zone fino a pochi anni fa sgombere dalle presenze; sono stati rintracciati esemplari, attraverso il wolf-howling (ululato indotto) o da videocamere dislocate sul territorio, anche nell’Empolese-Valdelsa e nel versante fiorentino delle colline del Chianti. Rimangono presenti alcuni gruppi di lupi nella zona a nord di Firenze (Calvana, Monte Giovi e Monte Morello) e sul Pratomagno.
Nelle foto: in alto il Lupo e qui sopra alcuni cani da guardia dei greggi.