
Una scheda, un pezzo che si rompe e dallo scorso giovedì il servizio è sospeso in attesa dei ricambi che potrebbero dover arrivare dalla Germania. E' la denuncia di Simone Peruzzi su Il Dado, che ricorda anche la necessità di un servizio del genere in una terra, come il Mugello, molto frequentata anche dai motociclisti e che può essere quindi teatro di incidenti. Ecco quanto pubblica Il Dado:
Forse sarà per il caldo. Forse sarà per il periodo festivo. Ma nessuno sembra essersi accorto che all’Ospedale di Borgo San Lorenzo, da giovedì scorso, la TAC non funziona più. Chi ne ha bisogno viene inviato all’Ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze. Viaggio in ambulanza, non meno di un’ora sola andata. Se ne hai bisogno in modo urgente, c’è l’elisoccorso, ma funziona solo di giorno, perché di notte la piattaforma di Borgo non è abilitata all’atterraggio e al decollo. In questo periodo dell’anno, a causa delle sue strade e della vocazione motociclistica del nostro territorio, ci sono migliaia di bikers e, purtroppo, questo significa anche l’innalzamento di probabilità di incidenti con politraumi che necessitano una diagnostica specifica che viene gestita, appunto, con la Tomografia Assiale Computerizzata. Ma giovedi la macchina si è rotta. O meglio, per essere precisi, una scheda della macchina. L’apparecchiatura è peraltro piuttosto obsoleta e il contratto di manutenzione, con un’azienda tedesca, non facilita la soluzione di questi problemi. Quando i pezzi in questione non sono reperibili nei magazzini a noi vicini, vengono richiesti in Germania con tempi piuttosto lunghi per esperire tutta la trafila della fornitura, fino alla chiusura dell’intervento. Qualche domanda ci corre subito l’obbligo di porla. La fantastica sanità toscana, quella millantata da anni dal Presidente Rossi che, per altro, è stato pure Assessore alla Salute prima di diventare Presidente, non riesce ad occuparsi dei piccoli presidi di frontiera? C’è da chiarire infatti che l’Ospedale di Borgo San Lorenzo, così come quello di Figline, sono i figli poveri dell’ASL 10 la quale accorpa altri tre ospedali cittadini, Santa Maria Nuova, Ponte a Niccheri e Torre Galli. Chiaramente i figli poveri non contano nulla. Sempre la fantastica sanità toscana, non può prendere in considerazione, al momento della stipula dei contratti di assistenza con fornitori che sono multinazionali (si parla della Siemens), di definire, nel contratto, tempi di risoluzione di questi problemi da gestire in ore e non in settimane? Perché è ovvio che se nel capitolato queste clausole non le metti, il fornitore si concede tempi e modi di cessione del proprio servizio non propriamente compatibili con la necessità di garantire un bene – la salute – che dovrebbe essere ancora tutelato (fintanto che non la smantellano definitivamente) dall’articolo 32 della nostra splendida Costituzione. Queste incresciose situazioni, così come la chiusura di alcuni reparti e la smobilitazione pressoché totale di altri (viene da pensare all’Ortopedia, in un territorio dove oltre al turismo motociclistico, c’è anche l’autodromo, ma viene da pensare anche a quella che fu l’eccellenza dell’Ostetricia. Appunto che fu) non sono per caso indicazioni chiare della volontà di chiudere per sempre il presidio ospedaliero? Non ci dimentichiamo che la situazione strutturale versa in pessime condizioni perché l’edilizia è incompatibile con qualsiasi garanzia di sicurezza in un territorio, per altro, notoriamente ad alto livello di rischio sismico e che, non più in là di un anno fa, i politici locali si impegnarono proprio per cercare di occuparsi di questo problema… Non ci risulta che sia successo niente di positivo nel frattempo. E, appunto, la politica che fa? Abbiamo l’Assessore alla salute del Comune di Borgo San Lorenzo, Ilaria Bonanni, che è medico ginecologo all’interno dell’Ospedale. Qualcuno ha sentito da lei qualche parola? Almeno far conoscere la situazione. Oppure ci dobbiamo pensare noi, così come fu in occasione dell’epidemia di scabbia all’interno dello stesso ospedale? La Consigliera regionale Fiammetta Capirossi, che ha svolto tutta la sua campagna elettorale dichiarando che il nostro territorio aveva un fondamentale bisogno di essere rappresentato in Consiglio, come pensa di rappresentarci? Quali sono le priorità? Quali sono gli interventi che in un anno ha effettuato per tutelare il suo collegio elettorale e il territorio da cui proviene? Non è che la politica locale sta zitta perché non sta bene mettersi contro gli amici della politica regionale che sono poi sempre i soliti? Amici degli amici. Noi ci sentiamo in obbligo, essendo venuti a conoscenza del problema, di far conoscere alla cittadinanza il problema. Noi ci sentiamo in obbligo, come cittadini responsabili e attenti al bene comune, di far domande ai nostri Amministratori. Noi sappiamo, purtroppo, che i nostri Amministratori, continueranno nella pratica della gestione omertosa di tutte queste vicende (è “cosa nostra”, sembrano dire) e nella pratica del più assoluto silenzio. Figuriamoci se ci rispondono.Clicca qui per leggere l'articolo su Il Dado In merito interviene anche una delle addette dell'ospedale di Borgo San Lorenzo. Un intervento tecnico e competente cui volentieri diamo spazio. Precisando solo che una volta accertata, come conferma anche la lettrice, la rottura del pezzo, noi di OK!Mugello diamo spazio, come sempre, alle varie 'campane' e denunce:
Salve, sono a scrivervi perché ritengo che pubblicare su un "quotidiano online" un articolo che è stato costruito appositamente per far campagna politica su un argomento che non c'entra assolutamente niente, mi sembra poco corretto nei confronti dei vostri lettori. L'articolo a cui mi riferisco è quello che riguarda la macchina di T.C dell'ospedale di Borgo San Lorenzo. Vorrei tanto cantargliene quattro al Vs. Autore, ma siccome non ne ho i mezzi lo faccio tramite voi, sperando che possiate far da tramite. Sproloquiare e fare politica su una cosa del genere è da bambocci. E io lo so, perché ci lavoro in Radiologia. E so che lavoro con macchine, che si rompono. E che le migliori macchine per trovare le "malattie potenzialmente mortali" (cito dai commenti riportati di seguito all'articolo) sono appunto della Siemens. E si, si fanno tutti i contratti affinché venga garantita l'immediata sostituzione di un pezzo se danneggiato, ma non esistono magazzini che hanno TUTTI i pezzi, magari molto delicati, come una scheda elettronica. E non dico solo della T.C. (adesso il termine corretto è Tomografia Computerizzata, Assiale è obsoleto) ma di qualsiasi strumento elettronico: dal telefono, all'auto, alla Risonanza Magnetica. Quindi la prossima volta che vuole parlare.a vanvera e inveire contro la politica, vada a farlo per argomenti seri, senza mettere i bastoni tra le ruote ad un'equipe praparata e competente cone quella della U.O. Radiologia dell'Ospedale di Borgo San Lorenzo e dei tecnici della Siemens. SalutiSempre per completezza pubblichiamo anche la risposta dell'autore (Simone Peruzzi) al commento:
Vede cara signora, le rispondo per chiarire, una volta per tutte il concetto di politica, perché forse non le è molto chiaro. Intanto mi dispiace assai non sapere il suo nome, soprattutto quando si decide di offendere in modo sistematico il proprio interlocutore. Ma tant’è. L’educazione e il rispetto per gli altri non li vendono al mercato. In secondo luogo, le vorrei cortesemente far notare che la salute, come per altro ho evidenziato nel mio articolo, fa riferimento a quanto affermato nella Carta Costituzionale. Perché i Padri Costituenti, a differenza sua, pensavano proprio che la salute dovesse essere oggetto di politica, ovvero di quella buona e sana propensione del cittadino ad occuparsi della Polis. Mi perdonerà se mi interessa di più quanto affermavano loro di quanto afferma un'operatrice della Radiologia dell’Ospedale del Mugello. Quando lei parla di “campagna politica” vengo assalito da una tristezza sesquipedale: è ormai abitudine diffusa qui nel Mugello, accusare chiunque dissenta da scelte politiche imperanti ed imposte, di voler far politica e di volerla fare per oscuri motivi. Io di motivi per far politica ne ho da almeno 35 anni e li ho perché sono un cittadino responsabile. Non ho mai voluto (e sottolineo voluto) aver a che fare con alcuna forma di potere. Quindi se ne faccia una ragione, poiché al sottoscritto non interessa occupare alcuna poltrona. Piuttosto mi piacerebbe che chi le occupa oggi, a mio avviso in modo inadeguato, smettesse di occuparle. Ed è per questo che non perdo occasione per sottolineare le colpevoli e nefaste azioni messe in essere dai nostri amministratori. Vorrei farle notare che, al solito ma con scarsa possibilità di essere capito, non mi sono mai permesso di offendere alcuno, mentre mi sono preso la responsabilità di criticare o denunciare azioni che non ritenevo corrette. Come ho avuto recentemente modo di affermare pubblicamente, non sono abituato a parlare di persone né a giudicarle, mentre mi interessa discutere di idee e di azioni e mi prendo responsabilità e libertà di dire come la penso. Anche in questo caso, mi sono preso del “bamboccio” e di colui che “parla a vanvera” che “sproloquia e fa politica” su cose che “non c’entrano niente”. Al di là della scarsa disponibilità dialettica manifestata da chi continua a offendere e giudicare il proprio interlocutore, ci tengo a sottolineare che fare politica sulla salute è cosa fondamentale. Vorrei sapere altrimenti da dove pensa che provengano i denari per le macchine su cui lei lavora e lo stipendio che lei percepisce. Ci tengo anche a sottolineare che non ho minimamente messo in discussione professionalità e competenze dell’équipe di Radiologia dell’Ospedale di Borgo, a cui va invece tutta la mia solidarietà perché costretta a lavorare in condizioni pessime dovute ad una pianificazione e ad una politica regionale palesemente deficitaria. Infine, non amo vantarmi, ma di fronte ai suoi attacchi occorre che per lo meno le faccia presente un paio di cose. Non cambia molto, per la questione che ho sollevato, se si parla di TAC o di TC. Concordo con lei che oggi i sistemi non sono più assiali e chiedo venia per questo scivolone tecnico che, per altro, non inficia nemmeno un po’ il senso del discorso. Ebbene, io non sono un tecnico, non sono un medico, ma mi sono occupato per vent’anni di management sanitario ad alto livello, facendo da consulente e formatore nei più grandi ospedali della Lombardia (Sacco, Niguarda, Bergamo, Pavia, Cremona, Varese, Como, Melegnano, Legnano ecc.) e in Toscana a Pisa, Pontedera e Arezzo. Ancora oggi sono professore cultore della materia all’Università di Siena dove faccio docenza al master per coordinatori infermieristici. Può verificare il tutto nel mio sito professionale, perché io mi firmo e lei può sapere chi sono e cosa faccio. Io non posso fare altrettanto con lei. Mi creda, quando parlo di necessità di fare contratti con altro tipo di vincoli per i fornitori, ne parlo a ragion veduta. E non lo faccio criticando il fornitore (è indiscutibile che la Siemens sia leader di settore), bensì evidenziando la necessità di imporre al fornitore stesso delle clausole un po’ più stringenti per essere pronti a far fronte alle criticità di apparecchiature che sono fondamentali per la diagnostica. La saluto e le auguro di avere sempre qualcuno pronto a difendere il lavoro dei professionisti della salute come il sottoscritto. Chi mi conosce professionalmente lo sa. Chi non ha di meglio da fare che sparare accuse politiche, invece, non lo sa. O fa finta di non saperlo. Simone Peruzzi
Joseph Porta
Nessuno mette in dubbio la seriet la disponibilit e la professionalit di chi lavora nell'interno dell'ospedale.. Non si dovrebbe far politica sulla salute dei cittadini e su chi lavora negli ospedali, ma siccome le USL sono gestite dalla politica e dai sindacati non si pu escludere la politica.. Quella politica che ha sperperato (o rubato ) che non fa differenza milioni di euro nella gestione sanitaria Toscana... Soldi che potevano servire per gestire meglio le strutture e il lavoro che affrontano ogni giorno dottori, infermieri, e chi lavora nelle strutture ospedaliere il resto sono chiacchere