Si sono tenuti oggi (venerdì 17 luglio) lo sciopero e il presidio dei lavoratori a della cooperativa San Lorenzo Pam a Borgo San Lorenzo, come protesta per stipendi arretrati non pagati. La Filcams Cgil esprime preoccupazione, chiede un Piano industriale per risollevare l’azienda e lancia un appello ad amministrazione pubblica e associazione datoriale
Spiegano dalla Cgil: Oggi i lavoratori della Cooperativa San Lorenzo (Pam) di Borgo San Lorenzo hanno fatto un'intera giornata di sciopero e il punto vendita è rimasto chiuso. Si è svolto anche un presidio di lavoratori e Filcams Cgil davanti al negozio in piazza Gramsci. La protesta è nata per il ritardo dei pagamenti delle retribuzioni fin dal mese di aprile e per la mancanza di un vero confronto sindacale sul futuro di questa Cooperativa. Siamo stati convocati dalla Presidenza ed abbiamo chiesto un impegno formale a pagare le retribuzioni arretrate, oltre ad un piano industriale per risollevare la Cooperativa. A fronte del mancato impegno di quanto dovuto i lavoratori hanno mantenuto lo stato di agitazione per l'intera giornata. Siamo fortemente preoccupati e, vista l'importanza di questo punto vendita ed il legame storico con il territorio oltre alla funzione sociale che ha svolto in tutti questi anni, chiederemo con forza che l'amministrazione pubblica e l'associazione datoriale delle cooperative si attivino per trovare delle sinergie per uscire da questa situazione di profonda difficoltà. Purtroppo la situazione negativa si protrae da diverso tempo e le azioni messe in campo dal consiglio non hanno avuto alcun risultato. Noi vogliamo che la Cooperativa San Lorenzo si risollevi e chiediamo un vero confronto sindacale.
Firmato: Fabio Fantini Filcams Cgil Firenze
Aldo Giovannini
Dispiace che la Cooperativa San lorenzo, sia in crisi, dopo che per 100 anni ha sfamato nel tempio(guerre, pandemie, terremoti etc,etc) centinaia di famiglie borghigiane. Vorrei ricordare che diversi anni indietro un grande magazzino dello stesso settore licenziò alcuni dipendenti. Le bandiere della CGIL nemmeno l’ombra, come, e a parte lo scrivente di queste note, i giornali locali quelli per le masse operaie e lavoratrici per la pace e la libertà dei popoli, si guardarono bene di scrivere due misere righe. Tante cordialità, Aldo Giovannini Rispondi ↓