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Il bosco dei bambini del Centro Demetra abbandonato dal comune. Una vergogna "rimediata" velocemente (VIDEO)

E' bastata questa volta solo una segnalazione per rimediare a una bruttissima figura. (VIDEO)

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Il bosco dei bambini del Demetra abbandonato a se stesso fino a pochi giorni fa Il bosco dei bambini del Demetra abbandonato a se stesso fino a pochi giorni fa © Ok!News24
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Era il marzo del 2021 (e viaggiavamo ancora con le mascherine del covid davanti alla bocca) quando a Firenze, nel quartiere di Coverciano è nato "il bosco dei bambini" del centro Demetra. (articolo qui).
Cento alberi piantati e regalati alla città come simbolo per le tantissime vite che questa eccellenza italiana tutta fiorentina ha aiutato a nascere dato che il Demetra è una clinica di fecondazione assistita.
La forza della vita simboleggiata in cento alberi per lo più da frutto, come i frutti che il Demetra riesce a far nascere in ogni stagione dell'anno.
Un bosco speciale e unico che racconta (grazie a il Qcode posto su i pali) le storie dei bambini nati grazie alla procreazione assistita. La storia di sogni, delusioni, speranze e gioia che come in un'altalena vivono tutte le coppie che attraversano questa esperienza.

Un grande frutteto che è stato, e lo sottolineiamo, donato alla città dal Centro Demetra in un’area di circa quattro ettari di via del Guarlone. A servizio del bosco è stato realizzato anche un impianto d' irrigazione a goccia.
Da sottolineare che il Demetra è il primo sponsor (e per ora l'unico) che ha risposto all'appello della forestazione urbana a seguito del bando di sponsorizzazione pubblicato dall’assessorato all’Ambiente ad agosto 2020. 
C'erano tutti quel giorno di marzo 2021 all'inaugurazione insieme alla direttrice del Demetra dottoressa Claudia Livi e in prima fila l'allora assessore all'ambiente Cecilia Del Re.

Chissà se è un caso ma, dopo l'allontanamento della Del Re dalla Giunta il bosco dei bambini ha vissuto un periodo d'oblio. L'impianto d'irrigazione si presentava palesemente interrotto in più punti tant'è che alcuni alberi hanno sofferto e soprattutto l'area è diventata una selva abbandonata.

Se è così che l'amministrazione "ringrazia" i privati che donano alberi alla città abbiamo un problema serio e se a questo aggiungiamo la vergogna di trattare così un "boschetto" che è anche simbolo di vita e nascita la vergogna si moltiplica.
Personalmente passo spesso da quella strada e non ho visto mai nessuno (leggi operai del comune) prendersi cura di quel bosco perché sottolineo che i boschi vanno curati perché non sono selve.
Ho pensato che forse passavo in orari sbagliati ma poi quanto la selva è arrivata quasi a celare le fronde degli alberi in crescita ho capito che forse il problema era serio e che non era che io passavo di l^ in orari sbagliati ma che forse, nessuno si occupava di quel bosco e tagliato il nastro dell'inaugurazione si è lasciato tutto all'oblio e all'abbandono.

E' bastato solo chiedere come mai succedeva questo per scoprire poi, due giorni dopo, (incredibile coincidenza!) in una mattinata di primavera un solerte operaio intento a sistemare e ripulire il bosco dei bambini.
Una vergogna rimediata velocemente ma un pessimo esempio di gestione pubblica di un bene (anzi 100 beni come 100 alberi) donati da un privato alla comunità che ha il dovere di curare.
 



 

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