10 APR 2025
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Cafaggiolo. Scoppia la polemica, attacco di 'Liberamente a sinistra'...

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Cafaggiolo. Scoppia la polemica, attacco di 'Liberamente a sinistra'... Cafaggiolo. Scoppia la polemica, attacco di 'Liberamente a sinistra'... © n.c.
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Una voce decisamente fuori dal coro. Ecco la nota che riceviamo e pubblichiamo dalla lista Liberamente a Sinistra, che si presenta alle elezioni nel comune di Scarperia e San Piero:
Ci sono molti modi per Comuni e Regione di svendere un patrimonio pubblico: in senso proprio, trasformandone la destinazione da pubblica a privata da mettere sul mercato, magari per farne un resort di lusso come nel caso dell’Ospedale di Luco di M.llo, antico monastero Camaldolese, ma anche consentendo che beni culturali importantissimi, già in mano di privati, siano sottratti alla fruizione della comunità e stravolti per sempre nella loro identità, come nel caso del cosiddetto Progetto Cafaggiolo. E’ questo un  programma che fa capo alla multinazionale Lionstone del magnate argentino A.Lowenstein, per la trasformazione di un’area di oltre 300 ettari attorno al famoso castello mediceo, che ricade per metà nel territorio del Comune di Barberino e metà in quello di S.Piero, con un investimento di circa 170 milioni di Euro, per la realizzazione di una struttura turistica esclusiva  di super lusso con oltre 500 posti letto in  250 suite  e 30 appartamenti , per lo più ricavati dalle cubature del ricchissimo patrimonio di edifici storici della tenuta, compreso lo stesso Castello. Consideriamo il Progetto , un tormentone che dura ormai da molti anni tra annunci e smentite, un esempio negativo di programmazione territoriale condotta tenendo ai margini la popolazione , il cui consenso si è cercato di conquistare facendo balenare il miraggio di un enorme numero di posti di lavoro, con tutta evidenza non plausibili in relazione al tipo di intervento.  Ma consideriamo anche questo Progetto come la possibile avvisaglia di una conquista coloniale dei beni culturali mugellani da parte di capitali stranieri , per farne una meta di turismo internazionale di super lusso, come sembra peraltro stia accadendo sulla costa Toscana e Ligure ad opera in particolare di capitali russi. Sempre poi che ci sia davvero l’intenzione di realizzare il resort turistico di super lusso, o invece più semplicemente e realisticamente, trattandosi di una multinazionale che opera nel campo immobiliare, di poter vantare nel proprio portfolio un progetto di grande prestigio grazie al brand Toscana – Medici, specie ora che il castello è stato dichiarato Patrimonio Unesco dell’Umanità,  che valga ad aumentare il valore delle quotazioni borsistiche. Una operazione di immagine quindi con finalità puramente finanziarie. Non solo per la popolazione ma anche per i Consiglieri Comunali dei due Comuni interessati il Progetto Cafaggiolo è stato avvolto fin dall’inizio da una grande nebulosità, senza uno straccio di progetto, con interrogativi pesanti che non trovavano risposta : dalla firma del primo protocollo d’intesa tra i due Comuni nel Giugno del 2011 seguito poi nel settembre dall’Accordo tra proprietà, Provincia, Regione, Sovrintendenza e Autorità di bacino dell’Arno, i Consiglieri hanno dovuto attendere il giugno del 2013 per poter visionare un progetto di massima prodotto dalla Società Cafaggiolo. Un impatto scioccante, almeno per le Consigliere PRC di S.Piero, a partire dalla scheda di progetto relativa al Castello che prevede di realizzare al primo e secondo piano ben 36  suite per di più ”concepite come unità abitative complete nelle loro funzioni” e al piano terra e interrato reception, ristorante-bar, SPA-fitness, sale per eventi e riunioni. Pensiamo a cosa ciò può  comportare anche solo  in termini di tracce, tubazioni, scarichi, sulla delicata struttura medicea. Nell’edificio adiacente, la Manica Lunga,  coeva alla ristrutturazione del Castello da parte dell’architetto Michelozzo e sede un tempo della famosa fabbrica di ceramiche di Cafaggiolo, la scheda prevede altre 31 suites. Per altre 6 strutture immediatamente intorno al Castello si prevede la realizzazione di oltre 29 suites.  Nelle schede relative alle coloniche degli 8 poderi che fanno parte della Fattoria e ad altre 7 strutture varie tra mulini, fornaci, fienili, e anche una chiesa con canonica, si contano 88 suites con 144 posti letto, ma, non essendo state ancora presentate tre schede di poderi, bisogna  pensare che si aggiungeranno almeno un’altra ventina di suite. A tutto questo ben di dio di suites è da aggiungere un resort esclusivo da realizzare nella zona Santini “..composto da 6 aggregati ognuno dei quali comprendente 4 unità abitative, per un totale di 24 appartamenti con superficie tra 110 e 150 mq…ciascuna abitazione sarà dotata internamente di sauna, bagno turco, area massaggi e vasca idromassaggio, oltre che di una piscina privata per il nuoto controcorrente all’aperto”, e infine c’è anche una zona di nuova edificazione, Fossatello, con visuale verso il Castello, senza specificare il numero degli appartamenti, assicurando anche qui però che ogni appartamento sarà dotato di vasca per il nuoto controcorrente e di una sauna interna. La pressione di tutto questo sciabordio di acqua con saune, vasche, piscine, sulle scarse risorse idriche della zona è evidente, il vicino invaso di Bilancino che deve assicurare l’acqua al comprensorio Firenze, Prato, Pistoia, alla fine di ogni estate si abbassa vicino al limite di non ritorno e misure severe di risparmio idrico vengono imposte alla popolazione. Richiamiamo quanto osservato nella parte sul diritto all’acqua a proposito delle grandi strutture  ricettive  con picchi di richiesta idrica come il Golf Poggio dei Medici, che sottraggono risorse vitali alla popolazione.E’ singolare nel progetto, a fronte dell’abbondanza di suites e appartamenti, la scarsità di strutture ricreative, sportive e di attrazione turistica, se si eccettuano i tre campi per il gioco del polo, tanto da far venire il dubbio se si tratti davvero di una mega-struttura turistica e non invece di una mega-speculazione immobiliare. D’altra parte sul sito della multinazionale si leggeva una considerazione illuminante e cioè che “..avere un appartamento all’interno di un Hotel di lusso rende semplice l’affitto.” Chiarire la vera natura dell’intervento è  importante sia dal punto di vista della legittimità dell’intervento edilizio (sembra che la nuova legge Urbanistica della Regione non lo bloccherebbe perché si tratta di ricettività turistica e non di volumi residenziali ) ma anche per l’aspetto occupazionale diretto e indotto, essendo meno plausibile che un insediamento che turistico non è possa generare tutti i posti di lavoro prospettati, inizialmente 400 poi  lievitati ,via via che crescevano le difficoltà di accettazione del  progetto, addirittura a 700. Ma ciò che più colpisce nel progetto è la pretesa del miliardario di sottrarre agli occhi dei comuni mortali la vista del Castello deviando la strada Regionale 65 che collega  Firenze alla Futa, così da non disturbare gli illustri ospiti , per di più a spese della Regione e che sia stata da questa accettata in via di principio , nonostante l’onerosità delle soluzioni prescelte dell’ordine di una decina di milioni di Euro, secondo un  tracciato ancora in via di definizione. Il pensiero corre alle strade del Mugello sempre più devastate dalle frane… Attualmente sul Progetto filtrano informazioni contrastanti, a fine estate 2013 sembrava fosse stato bloccato per l’opposizione della Sovrintendenza e che anche i Comuni avessero dubbi sui volumi, ma che poi sia stato presentato un nuovo Master Plan più contenuto e che in un incontro dello scorso 21 marzo  tra gli Enti proposti si sia deciso di andare avanti, facendo passare la strada in galleria. Fatto sta che il Presidente Rossi in visita ufficiale in Mugello il 7 marzo ha annunciato la firma entro Pasqua dell’Accordo di Programma che permetterà di dare il via al Progetto Cafaggiolo, cosa che però ad oggi sembra non sia avvenuta. La nostra proposta a questo punto è che il nuovo Comune Scarperia e S.Piero, sul cui territorio ricade metà della tenuta di Cafaggiolo,  pretenda anzitutto che il nuovo Consiglio venga messo a conoscenza dello stato attuale del Progetto e delle modificazioni apportate discutendone approfonditamente con la popolazione, che deve poterne conoscere gli esatti termini, e poi eventualmente contestarlo compreso l’eventuale Accordo di Programma che fosse stato stipulato, essendo questo intervenuto in un momento in cui, a causa della fusione, il Comune era privo della propria rappresentanza democraticamente eletta.

 

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Commenti 2
  • CARLO

    ho letto tutta la nota, ell ampollosa di nulla.E vien da assopirsi. e quelli che soffrono d'insonnia quando arrivano a met nota della sinistra de che, si addormentano come orsi al letargo. vaia vaia vaia. Speriamo che tutto vada a buon fine.

    rispondi a CARLO
    lun 12 maggio 2014 09:10
  • Alfredo

    Il nuovo che avanza? fatelo cascare il castello poi andate voi a rimetterlo a posto.... la sinistra nuova? ma de che.....

    rispondi a Alfredo
    lun 12 maggio 2014 08:04