
Lo spazio domenicale di questa settimana è dedicato da OK!Mugello alla bella poesia scritta da una giovane studentessa di Borgo San Lorenzo, che ci ha chiesto (per il momento) di poter restare anonima. Una poesia scritta durante un viaggio a Napoli. Spiega l'autrice: "Amo viaggiare, lo vedo come un riscatto per chi ha dovuto lottare con molti fantasmi e che purtroppo si è sentito chiuso in una gabbia. Se dovessi pensare alla parola "futuro"vedo una ragazza a giro per il mondo con una valigia..di emozioni. Ma lasciamo spazio alle sue belle parole: Dalla terrazza ti osservo bella come sei ribelle come me e ordinata nel tuo disordine mi emoziono pensando che in queste strade c'è passata lei: la mia salvezza. Mi emoziono pensando che tra le tue vene sono passati grandi personaggi che hanno segnato la storia della letteratura. sei bella napoli. Non mi fai paura camminarei da sola addirittura ti ho vissuta tra le tue vie strette ed ho sentito spazio, sei stretta ma fai sentire libera..come una farfalla nella natura sei allegra napoli ma a volte piangi... parlano male di te lasciali perdere mi è bastato un giorno per capirti, è bastato uno sguardo ho capito che forse nella valvola atrioventricolare del tuo cuore hai qualche ferita, profonda.. ferite che nessuno ha mai curato ma che tutti hanno visto e non so se siano causate dalla lava del sommo Vesuvio o forse dai pregiudizi delle persone oppure causate da chi non ti rispetta. Ma nonostante tutto tu brilli, come via Toledo alle 9 di sera con tutte quelle luci in cui si sembra di essere quasi in una favola. sei letteratura al maschio Angioino . sei letteratura e storia in ogni tuo organo, in ogni tua arteria. sei triste nei quartieri spagnoli. Tutti ti fotografano ma nessuno vede le tue lacrime, io ti ho vista in disparte, piangevi in silenzio, ti ho dato un fazzoletto per asciugarti . ti ho vista sorridere in piazza plebiscito, tra una foto e l'altra e tra una granita al limone e il profumo di babba che sa di amore mi sono abbandonata a te. Ti ho vista intellettuale e piena d'amore passando dall'università di lingue. Ti ho vista limpida passando da via partenope, osservando le tue onde sbattere sui tuoi problemi. Ti ho vista stanca osservandoti da posillipo. Ti ho vista forte e salata come le lacrime passando da castel dell'ovo. Ti ho vista sola tra via corso umberto mentre le macchine ti sfiorano e le urla del silenzio ti disturbano o forse no.. forse ti fanno compagnia. Forse la tua solitudine è la tua compagnia.. come per me. Ti ho studiata dentro e ho visto ogni tua sfumatura. Napoli io ti ho osservata,ti ho studiata. Tu mi appassioni. Ma è viaggiare che mi appassiona, mi salva, mi fa sentire diversa, mi fa sentire viva. E immagino mentre percorro le tue strade un giorno di essere a Nizza, magari vengo a raccontarti come sta poi verrò a raccontarti della paella di Barcellona e delle sue stradine, ti racconteró tutti i miei viaggi per il mondo..e tu ascolterai mentre mangeró la tua pizza che sazia di vita e sorriderai.. perché quando vedi Napoli hai la conferma che viaggiare è cio che ci rende vivi, viaggiare è un riscatto per chi si è sentito per anni in una gabbia troppo stretta. perché in ogni tunnel possiamo trovare una via d'uscita, basta volerlo. Napoli tu non sei la terra dei fuochi.. tu dentro fai sentire i fuochi.. si..ma d'artificio!
Salvatore Testa
Grazie per quello che hai sentito per la "mia" terra di origine, grazie per le tue parole, grazie per quello che hai sentito e che hai provato, ancora grazie che queste emozioni vengono descritto da una "Italiana" come molti si definiscono e parlano di male dei Napoletani e di Napoli senza nemmeno conoscerla. Con ammirazione da un cittadino Puteolano (NA)