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Bagni pubblici "fantasma" a Firenze. Un problema che c'è

Una mozione presentata in consiglio comunale e proteste da varie parti della città con tanti di striscione e richiesta sul sagrato di Santo Spirito. Ma qual'è la soluzione possibile?

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bagni chiusi in piazza Indipendenza bagni chiusi in piazza Indipendenza © Andrea Ascciuti
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Lo striscione comparso come protesta sul sagrato della basilica di Santo Spirito pare essere stata la raffigurazione della goccia che ha fatto traboccare il vaso, e mai come in questo caso la definizione ci sta!
"Il diritto alla pisciata" che replicava alle contestazioni dei residenti contro i fiumi di urina lasciati sul sagrato del capolavoro brunelleschiano denunciava la chiusura dei bagni comunali di Santo Spirito sollevando al contempo un problema che attraversa tutta la città.

Quando la carenza e inaccessibilità dei bagni pubblici era denunciato dai turisti nelle loro recensioni molti replicavano facevano spalluccia e liquidando la questione come lamentela del turista mordi e fuggi che arriva in centro e vuole solo "usare" la città ma adesso che la pandemia ha polverizzato i turisti dalla nostra città anche i fiorentini si sono accorti che il problema bagni pubblici c'è. In centro come in periferia.

Se è di poche settimane fa la risposta bizzarra a una domanda di attualità che sollevavava la questione bagni pubblici a Villa Favard annunciati con tanto di cartellonistica ben in evidenza ma di fatto inaccessibili il tema torna d'attualità, e non solo in questo parco.
"Nessuna lamentela in merito" e stata la risposta dell'amministrazione al consigliere comunale Palagi. Ma chi e quando ha chiesto ai frequentatori cosa ne pensavano dei bagni "fantasma" di Villa Favard?
Nessuno viene da rispondere perchè la soluzione fai-da-te- è ben visibile contando i moltissimi fazzoletti sparpagliati fra le siepi, unico bagno possibile del parco dove il rischio forte è quello di calpestare esscrementi.
A Villa Favard chi ha avuto la fortuna di trovare i bagni aperti (dopo averne ritirato la chiave al chiosco che però è sempre chiuso almeno fino alle 14) li ha trovati disagevoli e molto sporchi.
Ci aspettavamo magari dal comune di sapere perchè il chiosco, che risulta l'assegnatario e responsabile del bagno e della sua pulizia, è sempre chiuso in orario mattutino e perchè i bagni sono sempre sporchi ma prendiamo atto della curiosa risponda domandandoci cosa risponderà invece il comune al consigliere Asciuti che porta sui tavoli della Giunta i bagni di piazza Indipendenza.

Anche qui, come a Villa Favard, "stiamo assistendo ad un aumento del degrado causato, purtroppo, anche dai pochi servizi igienici presenti nel centro storico”. denuncia Asciuti che ha presentato in Consiglio comunale una mozione per chiedere la riattivazione degli stessi. “Purtroppo assistiamo a scene di vera inciviltà con persone che, senza alcuna forma di educazione e di rispetto, espleta i propri bisogni ovunque. In piazza Indipendenza – aggiunge il consigliere – si è raggiunto l’eccesso con un bagno chiuso perché guasto e che è stato vandalizzato e rovinato da escrementi di ogni genere."

Ma anche da altre zone della città arrivano lamentele sui bagni che non ci sono o se ci sono, nonostante la segnaletica che gli indichi, sono insesorabilmente chiusi.
L'ultimo caso dal ceck point turistico di via Venosta a Firenze sud dove le toilette al ritorno dei primi turisti post pandemia risultano chiusi. Menomale ci verrebbe da aggiungere dato lo stato di sporco e di illegalità in cui si trovavano.
Non era certo un bel biglietto da visita all'arrivo a Firenze, ma forse non si poteva approfittare del lockdown per restaurarli, pulirli e assegnarli a chi (e se) ne abbia voglia di prendersene cura?

In città esiste un problema bagni pubblici che non possiamo e non dobbiamo liquidare con banali lamentele qualunquistiche senza porci domande e risposte.
Il consigliere Asciuti chiede che i bagni di piazza Indipendenza siano aperti h24. Chi protesta in Santo Spirito li vorrebbe anche qui aperti h24 e chi frequenta Villa Favard almeno in corrispondenza dell'orario di aprtura del parco dalle 9.00 alle 20.00.
Aperti, puliti e vigilati ovviamente per evitarne cattivo uso e vandalismi. Ma chi lo dovrebbe o potrebbe fare?
Volontari? Associazioni? 
Il nodo è complesso e dopo il fallimento dell'opzione cooperative serve davvero una valutazione seria e difficile.
 

 

 

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