
Si è appena conclusa a Firenze la conferenza stampa che si è tenuta presso lo studio legale Cnttv, con la partecipazione degli avvocati Giovanni Marchese, Giovanni Giorgetti e Marco Antonio Vallini, nel corso della quale sono state illustrate le complesse e articolate iniziative giudiziarie adottate dallo Studio e dai legali per chiedere il legittimo risarcimento per i danni causati ad alcune delle vittime del Forteto.
La notizia del giorno, secondo quanto è stato spiegato, sarebbe che le 16 cause risarcitorie davanti alla Cedu (la Corte di Giustizia europea, nei casi per i quali per la prescrizione intervenuta non sia più possibile procedere in Italia) non sono state dichiarate inammissibili, e che quindi il loro iter procede. Insieme alle sei cause civili davanti al Tribunale di Genova (competente per i ricorsi presentati a Firenze).
Si tratta di richieste di risarciento milionarie contro lo stato italiano e in alcuni casi anche contro i comuni di Vicchio, Dicomano, Castelfranco e Santa Maria a Monte, dai quali allora dipendevano gli assistenti sociali.
Nel corso della conferenza stampa gli avvocati hanno poi ricordato alcuni importanti interrogativi legati alla questione Forteto. Tra questi: Perché praticamente, a quattro anni dalla sentenza, non si sono intentate azioni risarcitorie nei confronti dei condannati? O ancora perché le istituzioni non hanno dato voce ai genitori condannati ingiustamente in seguito alle false ricostruzioni che uscivano dal Forteto?