Il bello e il ben fatto come simbolo distintivo nel mondo di Firenze, che con il suo straordinario patrimonio culturale e produttivo è stata la protagonista della giornata di oggi del Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai.
Un lungo racconto per far conoscere tutte le potenzialità della città metropolitana fiorentina: dalla sua arte alla sua manifattura di qualità, dalla sua offerta culturale al suo essere territorio di imprese innovative, di turismo, di cultura, di ricerca universitaria. Con l’evento “Firenze, capitale del bello e del ben fatto” la città, attraverso la voce dei rappresentanti istituzionali ed economici in missione negli Emirati arabi, si è presentata come città d’arte e produttiva d’eccellenza con un patrimonio artistico che attrae milioni di visitatori da tutto il mondo, e con un polo manifatturiero e un’ampia rete di piccole e medie imprese che producono beni di fascia alta, simbolo della bellezza e della creatività italiana.
“La delegazione fiorentina presente a Expo2020 Dubai è una squadra - ha detto il sindaco Nardella - e ringrazio il commissario generale dell’Italia per Expo2020 Dubai Paolo Glisenti per aver dato a Firenze la possibilità di usare per un’intera giornata lo splendido Padiglione Italia per mostrare ciò che di più bello la nostra città riesce a offrire al mondo intero”.
“Oggi vorrei che il mondo intero guardasse Firenze negli occhi - ha continuato -, così come guarda negli occhi il David, perché così facendo si può scorgere tutta la nostra fragilità, ma anche tutta la nostra forza. La fragilità di chi sente le vertigini dell’affrontare una grande competizione globale fatta di sfide che fanno tremare i polsi, come la lotta al cambiamento climatico, i grandi flussi migratori, la competizione economica e imprenditoriale, che mette le nostre imprese alla finestra, in prima linea, spesso con la sensazione di sentirsi anche sole”. “La giornata di oggi però vuole dare il segnale che siamo più forti e uniti che mai - ha spiegato Nardella - e siamo consapevoli del fatto che l’Italia è amata nel mondo non solo perché è una grande nazione, ma perché ha con sé le più grandi e belle città del mondo. Nessun altro Paese ha questa forza tratta dalla grande proiezione internazionale, che è direttamente proporzionale alla storia delle sue città. Il David è allo stesso tempo un simbolo di una città e di una civiltà”.
“Firenze alimenta l’italianità nel mondo così come l’Italia rappresenta un grande palcoscenico di promozione del nostro sistema - ha proseguito il sindaco -. Molti pensano che Firenze sia solo la capitale del turismo nel mondo, ma non è solo questo: la nostra città ha il sapere e il saper fare. Quando parliamo di Rinascimento dobbiamo parlarne con grande rispetto, cercando di trarre da esso quell’insegnamento che oggi è più prezioso che mai: penso ad esempio al concetto della bottega rinascimentale, dove non vi è mai stata una cesura tra sapere e saper fare. Per Firenze è normale parlare di sapere e saper fare, di bello e ben fatto, di teoria e di pratica, di valori, tradizione e innovazione. Non esiste nessun grande progetto visionario e di innovazione capace di guardare al futuro senza partire dalle nostre radici”. “Questo è il progetto del David al centro del Padiglione Italia - ha concluso Nardella -: non è una copia, è un’opera nuova e diversa; non c’è la pretesa di realizzare un nuovo David, ma c’è l’atto coraggioso di mostrare come la capacità di conservare da un lato e di rinnovare dall’altro siano due aspetti tra loro inscindibili. Questo è Firenze. Firenze è passato e futuro”.
La mattinata al Padiglione Italia è stata dedicata agli interventi del sindaco Dario Nardella (in missione a Expo 2020 Dubai insieme all’assessore a Cultura, Moda, Design e Relazioni internazionali Tommaso Sacchi); di Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana; di Paolo Glisenti, Commissario generale dell’Italia per Expo 2020 Dubai; di Alexander Pereira, sovrintendente Maggio Musicale Fiorentino; di Eike Schmidt, direttore Gallerie degli Uffizi (in contributo video); di Luigi Salvadori, presidente Fondazione CR Firenze; di Giorgia Giovannetti, delegata della rettrice dell’Università degli Studi di Firenze alle Università europee e ai Rapporti internazionali e rappresentante della Rete delle Università EUniwell; di Cecilie Hollberg, direttore Galleria dell'Accademia di Firenze (in contributo video) e di Grazia Tucci, professore del Dipartimento di Ingegneria civile e dell’ambiente dell’Università di Firenze. La mattinata, moderata dalla direttrice de La Nazione Agnese Pini si è conclusa con Marco Bizzarri, presidente e CEO di Gucci, Stefano Aversa, presidente Fondazione Andrea Bocelli e un contributo video di Andrea Bocelli.
Il pomeriggio è stato dedicato invece alle imprese. Il forum economico ha aperto i lavori con gli interventi di Maurizio Bigazzi, presidente Confindustria Firenze; Leonardo Bassilichi, presidente Camera di Commercio Firenze; Antonella Mansi, presidente Centro di Firenze per la Moda italiana; Aldo Cursano, presidente Confcommercio Firenze e ha avuto come tema “Firenze, Capitale del saper fare”.
Sono seguite poi le presentazioni delle imprese che hanno scelto di investire e partecipare alla missione rappresentando la Firenze che produce. Nello specifico sono intervenuti: Marco Gobbini, Artelinea; Giuseppe Caglia, Caglia&Partners; Marco Cappellini, Centrica; Olivia Bitossi, Colorobbia; Federico Barraco, Destination Florence Convention & Visitors Bureau; Giovanni Ferrara, Luca Dini Design & Architecture; Matteo Casanovi, Firenze Smart; Alessandro Giusti, Alessandro Giusti; Vincenzo Di Nardo, GST Appalti e Costruzioni; Alessandro Paolini, Mazzanti Automobili; Selva Barni, Orbital Cultura; Carlo Lastrucci, Powersoft; Simone Granchi, Sigma L2; Elisabetta Fabri, Starhotels; Niccolò Ricci, Stefano Ricci; Mattia Molfetta, Tera Progetti; Paola Castellacci, Var Group - Gruppo SESA. Ha coordinato le due sessioni la Direttrice de La Nazione Agnese Pini.
La giornata è terminata con un concerto dell’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Zubin Mehta.
Anche l’Università di Firenze è stata tra i protagonisti della missione istituzionale. La delegata ai rapporti internazionali e agli accordi multilaterali Giorgia Giovannetti ha ricordato l’impegno assunto dall’Ateneo nell’ambito delle attività svolte dal network delle università europee EUniWell, mentre Grazia Tucci, del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, ha illustrato il progetto della riproduzione del gemello del David, simbolo del Padiglione Italia, e ha annunciato un progetto di un nuovo percorso di alta formazione post laurea dedicato alla riproduzione dei Beni archeologici nelle zone di guerra.