
Le posizioni di Legacoop e Confcooperative, ma anche di chi ha lavorato anni con l'economia mugellana. Il giorno dopo la richiesta di commissariamento da parte degli ispettori ministeriali, contenuta nella loro relazione conclusiva, arrivano le prime reazioni. Questa mattina (domenica 18 agosto) sono Legacoop e Confcooperative a difendere l'azienda sulle colonne del quotidiano La Nazione, definendola solida e fiorente.
Nell'articolo si riporta una nota congiunta delle due organizzazioni, firmata dal presidente di Legacoop Toscana, Stefano Bassi, e dal leader di Confcooperative Firenze - Prato, Stefano Meli. Nota che evidenzia come i rilievi posti dagli ispettori siano di natura amministrativa e comunque di scarsa entità; e possano quindi essere affrontati dall'attuale gruppo dirigente. Nella presa di posizione delle due associazioni di categoria, in sostanza, si richiama la necessità di tenere distinte le sorti dell'azienda dalle responsabilità penali delle singola persone. E si rimarca che la richiesta di commissariamento non può fondarsi solo su un generale 'clima pesante' intorno alla cooperativa. E infine un appello al Ministero dello Sviluppo Economico, cui spetterà la decisione definitiva.
A reclamare il commissariamento, invece, il capogruppo Pdl in Consiglio Provinciale, Erica Franchi. Secondo la quale comunità - cooperativa e fondazione sono tutt'uno, con il leader storici che si trovano al momento sotto processo.
Sull'argomento interviene anche Leonardo Romagnoli, per anni presidente del Gal Start Mugello e per anni assessore alle Attività Produttive del Comune di Borgo San Lorenzo. Con un lungo articolo editoriale su Radio Mugello, Romagnoli parla di 'uso politico delle ispezioni ministeriali'. Romagnoli evidenzia che le cooperative, in virtù del loro regime, sono soggette ad ispezione ministeriale ogni due anni e che quindi, si presume, il Forteto sia stato in questi anni già visitato senza che, a quanto pare, negli anni sia emerso niente. Romagnoli quindi, nel suo articolato intervento, si chiede se non sia meglio invece lasciare lavorare la Magistratura e allo stesso tempo lasciare lavorare la cooperativa per le sue attività agricole, fuori da ogni speculazione politica.