
Da Forza Italia di Borgo San Lorenzo riceviamo e pubblichiamo questa interessante nota. L'elenco delle misure che il comune potrebbe prendere per mettere il lavoro al primo posto. E si scopre che molto interessante. Ecco la nota:
IL LAVORO AL PRIMO POSTOE' di oggi la notizia che la disoccupazione nazionale è al 13%. E Borgo non sta meglio dell'Italia.Eppure, come niente fosse, non abbiamo sentito nessun candidato parlare di LAVORO.Quando chiediamo perché non si parli di lavoro, la risposta che arriva è sempre la stessa: cosa può fare l'amministrazione per il lavoro?L'amministrazione può, eccome, ma chi vive nel mondo del lavoro in Regione, in Provincia o in Comune, non ne ha la più pallida idea.Abituati a decenni di giunte di sinistra, distanti anni luce dall'economia reale, pensano che solo il lavoro in qualche ente pubblico, privilegiato, o in una delle tante cooperative di regime (poco retribuito ed esente art.18, ricordiamolo) sia l'unica possibilità che l'Amministrazione può offrire.E invece no. Molte sono le scelte che una amministrazione può fare.L'amministrazione potrebbe non disencentivare l'iniziativa privata.Va detto forte e chiaro, la disoccupazione a Borgo (e il conseguente pendolarismo verso Firenze, su una linea ferroviaria da milleottocento), è anche frutto di precise scelte delle passate amministrazioni. Anni in cui in cui le aziende private si sono sentite dire che "a Borgo non c'è bisogno di aziende come le vostre". O gli imprenditori si sono sentiti dire che le espansioni di un capannone non sono per aumentare il lavoro ma per fare speculazione edilizia. Erano gli anni della Città dei Servizi (scuole, ospedali, comunità montane).L'amministrazione potrebbe cambiare i regolamenti.Tolgono lavoro anche i regolamenti restrittivi e talvolta vessatori per cui a un agriturismo non si concede di costruire una piscina (in quanto roba da ricchi!) mentre magari il turista richiede anche una piscina per scegliere tra il Mugello o il Chianti.L'amministrazione potrebbe incassare i crediti.Con i 300.000 euro di mensa ed affitti non riscossi, soldi liberi da vincoli di spesa, l'Amministrazione potrebbe finanziare progetti veri.Come finanziare "affitti agevolati a tempo" a qualche giovane artigiano (dai settori in cui l'Italia ancora eccelle: sartoria, pelletteria, agroalimentare, gastronomia) che potrebbe prendere casa in uno dei tanti fondi vuoti del centro storico di Borgo.Una operazione del genere farebbe del centro storico un "incubatore naturale" e ne potrebbe riqualificare l'immagine e riportare gli afflussi di visitatori inesorabilmente perduti verso gli outlet o la grande distribuzione.L'amministrazione può decidere in urbanistica.Può ad esempio accogliere e sostenere gli investimenti di privati che abbiano le capacità economiche di fare progetti di qualità, come un hotel a 5 stelle, con centro benessere e spa, in uno degli angoli più belli del nostro comune, ovvero la campagna di San Cresci. Con le dovute garanzie sia paesaggistiche che occupazionali, ovviamente.Eppure anche su questo fronte, si fa finta di non capire. O magari proprio non si capisce. Come quando si sognava (!) un polo Universitario all'Ospedale di Luco. O come quando si immagina che possa essere la Pianvallico (rieccola!) a poter fare un albergo di lusso a Luco (quando la Pianvallico non ha né i soldi, né le capacità manageriali, né Luco ha gli spazi adatti).Il Lavoro è al primo punto del programma di Forza Italia a Borgo. E la disoccupazione la prima piaga da curare.Molto semplicemente, se vogliamo lavoro, bisogna accogliere chi offre lavoro.Luca Ferruzzi, plurilaureato, uomo delle istituzioni (che ha lavorato per la FAO, l'ONU, la Comunità Europea, il Miistero degli Esteri), tecnico abituato a gestire "progetti a costo zero" in paesi emergenti e senza risorse, è una possibilità di svolta, armato di buon senso, nel senso liberale di cui Borgo ha bisogno.