
Ci è giunta da Gerusalemme una bella nota dai fratelli, Renato e Dinah Spiegel, di origini ebree che furono salvati dai tedeschi in piena II° Guerra Mondiale nel 1943, grazie al coraggio di due borghigiani: Monsignor Ugo Corsini, pievano di Borgo San Lorenzo e Antonio Gigli, dipendente comunale, ufficiale dello Stato Civile. Ma prima di scrivere quello che ci è giunto da Israele, ecco il ricordo di questa tragica pagina storica, che pubblicammo sul Sito Web Ok!Mugello nel 2014. “ - Quante belle storie rimaste custodite nella mente e mai divulgate ci saranno in giro, ma la storia fa come l’olio “torna sempre a galla” (molti soloni tentano sempre nasconderla), a raccontarci episodi di vita vissuta, veri, genuini, semplici, a tratti eroici, come appunto la storia di una famigliola di origini ebree, che a Borgo San Lorenzo durante la seconda guerra mondiale (anno 1943), trovò rifugio ed aiuto salvandosi quindi dalla deportazione nei lager nazisti. Brevemente appunto per ricordare che questo nucleo famigliare composta da Guido e Fulvia Spiegel nativi di Fiume, con i loro figlioletti Renato e Dinah, giunsero a Borgo San Lorenzo dopo un tragitto lungo e insidioso, trovando ospitalità e abitando in una casetta in via Mazzini l’antica Malacoda. Ma in piena guerra, con i fascisti, i tedeschi e i delatori, sempre presenti, la famiglia chiese aiuto all’indimenticabile pievano don Ugo Corsini il quale d’accordo con l’ufficiale dell’Anagrafe del Comune Antonio Gigli, riuscirono a falsificare le carte d’identità (le abbiamo sotto gli occhi), cambiando nomi, cognomi e città di nascita; l’unica cosa che chiese don Corsini a questa famiglia ebrea, era quella di entrare qualche volta in chiesa durante le funzioni religiose, per non dare adito a sospetti e sussurri. Terminata la guerra la famiglia tornò a Trieste ma dopo 50 anni ecco il loro figlioletto Renato Spiegel, ormai uomo maturo, tornare a Borgo, per rivedere il paese, incontrare i famigliari di Antonio Gigli, di mettere un fiore sulla tomba del vecchio pievano e dopo qualche anno, con la collaborazione dell’amministrazione comunale, preparare la documentazione per poter un giorno ricevere un assegno vitalizio (i nonni di Renato e di Dinah Spiegal morirono ad Auschwitz), dal governo israeliano per coloro che persero tutto durante le famigerate “legge razziali”. Certo venire a conoscenza di questi puri atti eroismo, fa immensamente piacere, specialmente dopo tanti anni; don Corsini e Antonio Gigli (rischiarono la vita per salvare la vita altrui), non dissero niente e nessuno, si tennero nel loro cuore il segreto, non chiesero niente, ne beni, attestati e prebende come fecero purtroppo tanti “voltagabbana” dell’ultima ora. Anzi dopo la guerra don Corsini (testimonianza diretta dello scrivente), dovette subire più volte anche ingiurie ed offese, quando passava per la piazza per raggiunte la Pieve. Ma tant’è. Terminiamo con le parole dello stesso Renato Spiegel, quando ricordava questi personaggi: “sia benedetta la loro memoria”. Noi ringraziamo l’ospitalità di OK!Mugello e gli utenti che vorranno leggere questo povero scritto, ma immensamente ricco di umanità e di un tempo che fu - “. Dopo aver ricordato la storia, dopo qualche mese Borgo San Lorenzo visse una pagina storica davvero grande nel senso umano della parola, quando cioè nella Sala del Consiglio Comunale (sindaco Giovanni Bettarini) e nella Pieve di San Lorenzo, alla presenza della massime autorità, civili, militari, religiose, istituzionali, furono consegnati ai famigliari di don Ugo Corsini e Antonio Gigli , la massima onorificenza del Governo d’Israele con gli attestati con medaglia d’oro riservati ai “Giusti delle Nazioni”, con i loro nomi che saranno impressi nel Viale dei Giusti. Ebbene mercoledi 11 maggio 2016, il signor Renato Spiegel da Gerusalemme ci invia le immagini fotografiche delle lastre in pietra collocate nel Viale dei Giusti, dono sono impressi i nomi di don Ugo Corsini e Antonio Gigli e cosa bellissima, più sopra si legge il nome di Gino Bartali. Non abbiamo parole per ringraziare i fratelli Renatpo e Dinah Spiegel, e da mugellani e borghigiani, non possiamo non essere orgogliosi che i nomi di questi due straordinari personaggi, che non hanno mai trovato spazio a Borgo, siano per sempre impressi nella pietra dei Giusti fra le Nazioni. Ma va bene così. Anzi, va benissimo. Martedi 1 ottobre 2013. La cerimonia a Borgo San Lorenzo per la consegna degli attestati “Giusto fra le Nazioni” ai congiunti di don Ugo Corsini e Antonio Gigli. Martedi 17 ottobre 2013. Un momento della cerimonia; a sinistra Isotta Maretti Scarpelli nipote di Monsignor Ugo Corsini e a destra Paolo Gigli ( scomparso lo scorso anno) figlio di Antonio Gigli. Martedi 1 ottobre 2013.I fratelli Renato e Dinah Spiegel con Isotta Maretti e Paolo Gigli dopo aver ricevuto gli attestati di “Giusto fra le Nazioni” dall’Ambasciatore d’Israele Martedi 1 ottobre 2013. Foto ricordo di tutti i componenti della famiglia Spiegel con il pievano don Maurizio Tagliaferri all’interno della canonica dove don Corsini ricevette nel settembre 1943 questa famigliola ebraica braccata dai nazifastisti: “ scrisse Guido Spiegel padre di Renato e Dinah: “mi si presentò davanti una figura solenne, il capo canuto, l’aspetto sereno, ci guardò e disse … poveri figli miei!” Maggio 2016. Renato Spiegel a Gerusalemme davanti alla lastra in pietra dove sono impressi i nomi di don Corsini e Antonio Gigli Maggio 2016. Dinah Spiegel a Gerusalemme davanti alla lapide in pietra dove sono impressi i nomi di don Corsini e Antonio Gigli Maggio 2016. Gerusalemme. La lapide dove sono impressi i nomi di don Ugo Corsini e Antonio Gigli; più in alto il nome di Gino Bartali. “Giusti fra le Nazioni”.
BARBARA
Grazie, Aldo, per averci ricordato queste belle storie fatte di accoglienza, coraggio, condivisione. Barbara
Giancarlo
Non vorrei sbagliare ma questa notizia uscita dopo 60 anni grazie,come leggo, dal signor Spiegel che torn a Borgo per ricordare i loro salvatori. 60 anni di silenzio,rende onore a prete Corsini e il Gigli, che non hanno mai voluto far sapere quello che avevano fatto. Se erano altri gli avevano fatto un monumento.
SILVESTRO
incredibile questa storia durante l'ultima guerra. Non l'ho mai letta in nessun libro. Davvero eroici perch potevano rischiare la vita se venivano scoperti dai fascisti. Onore per l'eternit a don Corsini e a Antonio Gigli
alfredo
Domando sarebbe cosa fattibile ricordare questo episodio con una lapide all'interno della Pieve?
GIULIA
Non sapevo di questa storia degli ebrei salvati a Borgo. Che coraggio hanno avuto.
Teresa
che orgoglio sapere che nel viale dei Giusti a Gerusalemme ci sono i nomi di due benemeriti compaesani. Non da tutti. Grazie a Giovannini di questo resoconto
carlo
Cosa si aspetta a intitolare una via a don Corsini. Ci sono nomi nella toponomastica borghigiana di gente che non sapevano nemmeno dove era Borgo San Lorenzo!!
marcello
Bellissimo questo ricordo struggente di queste due benemerite persone di Borgo.