
Come i lettori del Sito Web OK!Mugello e il Sito Appennino Web Bologna ricorderanno, lo scorso 2015 ebbe luogo a Borgo San Lorenzo (Firenze - Mugello), la presentazione del libro del drammaturgo, regista cinematografico, giornalista, scrittore, storico e librettista Giovacchino Forzano (n. 1883 – 1970), nativo di Borgo San Lorenzo figlio di Andrea, all’epoca Vice Segretario Comunale e industriale tipografo e di Elisabetta Lanini, di una delle più antiche e notabili famiglie borghigiane. Il libro scritto e curato da Marco Sterpos, scrittore mugellano abitante da tanti anni a Montevarchi, fu presentato dall’assessore alla cultura Cristina Becchi e dal professor Massimo Seriacopi, giovane critico molto apprezzato, docente di letteratura italiana all’Università di Firenze. A distanza di un anno, ci giunge notizia che giovedì prossimo 14 aprile 2016, alle ore 17.30, presso Casa Carducci (Piazza G. Carducci, 5 – Bologna), Elisabetta Graziosi e Marco Veglia presentano il libro di Marco Sterpos:”- Scrivere teatro nel regime - Giovacchino Forzano e la collaborazione con Mussolini-“. Mucchi editore, 2015. Ingresso libero Elisabetta Graziosi e Marco Veglia (Università di Bologna) presentano dunque il nuovo libro di Marco Sterpos. Il volume è dedicato a due autori che del teatro, nel ventennio fascista, furono certamente espressione significativa: il drammaturgo Giovacchino Forzano, e lo stesso Mussolini che, assai interessato al teatro, indusse Forzano a scrivere tre drammi insieme a lui. Ne nacque così la trilogia "eroica" formata da «Campo di maggio» (1930) sui cento giorni di Napoleone; «Villafranca», sul famoso episodio risorgimentale (1932) e «Giulio Cesare» (1939), dove l'«attenzione al tema dell'eroe solo e in difficoltà, spesso tradito dai suoi, ben più corrisponde alla problematica e alle esigenze di "immagine" del duce che alle consuete tematiche del Forzano». Sterpos lamenta come la grande maggioranza dei critici non abbia finora prestato vera attenzione a Forzano e, sulla scorta di due recenti monografie sul drammaturgo, le opere di C. Griffiths e di S. De Rosa, rivendica invece all'autore un importante ruolo nella storia dello spettacolo della la prima metà del Novecento. Riguardo ai rapporti del drammaturgo con Mussolini, Sterpos riconosce che a Forzano sia da imputare una fede cieca nel "duce", ma ritiene questa sorta di "religione mussoliniana" almeno sincera e disinteressata. Essa del resto non implicò mai un'adesione al partito fascista, al quale Forzano si iscrisse solo nel 1933 e per necessità, a tacere che molti atteggiamenti suoi furono in palese contrasto con la linea del PNF. Graziosi e Veglia ne discorrono con lo studioso toscano, già allievo all'Ateneo di Firenze, di Binni, Ramat e Jannaco, e che ha all'attivo una ricca produzione di saggi su Carducci e Alfieri. Terminiamo questa nota storica letteraria di quello che scrivemmo dopo la presentazione del libro di Marco Sterpos a Borgo San Lorenzo: “ - Una mente illuminata, una fervida fantasia, una intelligenza superiore non si misura nel contesto storico dove ha operato. Si misura sempre”. Ed è questo in sintesi quello che hanno cercato di far comprendere gli interlocutori. Ma non esiste l’intelligenza per capirlo. Poca. A Borgo San Lorenzo il libro è in vendita presso Parigi & Oltre in via Giovanni della Casa e Mondadori in via Mazzini – “. La locandina del libro di Marco Sterpos su Giovacchino Forzano.