Un pomeriggio molto freddo quello di domenica 1 gennaio 2017 , ma alla Casa di Giotto a Vespignano in mezzo a tanti amici pittori, artisti, scultori, fotografi, estimatori ed amanti del luogo, convenuti in occasione del tradizionale brindisi che di fatto apre la nuova stagione artistica e culturale, in uno dei lembo di terra più belle ed ameni del nostro Mugello. Ricevuti dai dirigenti dell’Associazione “ dalle terre di Giotto e dell’Angelico” con in testa il presidente Giuliano Paladini e dal vice presidente Fabrizio Scheggi e dagli altri consiglieri, la giornata è iniziata con dei favolosi cartocci di caldarroste, grazie alla solerzia e alla sagacia dello scultore Fabrizio Maiorelli, che aveva allestito un bel fuoco e una capace padella dove scoppiettavano buonisime caldarroste, che ovviamente hanno avuto un grande…successo, così come ha avuto successo lo scultore Stefano Carauna maestro dell’intaglio che realizzava pregevoli sculture con diversi tipi di frutta, zucche di varie misure, insomma ogni tubero prendeva variegata forma sotto le abili mani dell’intagliatore fra la meraviglia degli astanti. Nelle sala inferiore e nella sala superiore, era ancora in essere la mostra collettiva di fine anno 2016, che era stata dedicata come omaggio al maestro Carlo Galleni (Firenze, 1920- Isernia 2015), amico della Casa di Giotto per tanti anni, scomparso lo scorso novembre 2015. E proprio in questo frangente che Paladini e Scheggi hanno consegnato a tutti i pittori che hanno partecipato alla collettiva, un libretto, con la presentazione dello stesso Fabrizio Scheggi, dove sono raccolti tutti i dipinti che ingentiliscono il museo mugellano di Vespignano. Una bella iniziativa. Questa mostra chiuderà domenica prossima 8 gennaio 2017. Quindi è stato annunciato che fra breve sarà organizzata una conferenza stampa per portare a conoscenza di un grosso libro iconografico e storico in onore di Giotto, che proprio nel 2017 ricorre il 750° anniversario dalla nascita e il 680° anniversario della morte, avvenuta com’è noto l’8 gennaio del 1337 in via del Cocomero, a pochi metri dalla Cattedrale di Firenze e dove ivi fu sepolto. Gli artisti che hanno preso parte alla mostra collettiva in onore del Maestro Carlo Galleni sono stati i seguenti:
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