Le amministrazioni locali di allora e chi aveva ruoli di referenza politica in materia di trasporti, quindi, avrebbero dovuto essere a conoscenza di queste chiusure già da quel tempo, avrebbero dovuto porre la questione al centro di un dibattito pubblico e cercato di agire con più efficacia nei tavoli di concertazione con Regione Toscana e RFI. Questo non è avvenuto e scaricare la responsabilità di una scarsa incisività sull’attuale amministrazione di Borgo San Lorenzo, in carica da un mese, appare del tutto pretestuoso e contraddice lo spirito dell’Ordine del giorno proposto dallo stesso PD, approvato all’unanimità nel Consiglio Comunale appena tre giorni fa con gli emendamenti proposti dalla maggioranza e dalle altre forze di minoranza.
Come ricostruisce l’ordine del giorno, in un primo incontro con RFI, Trenitalia e Regione Toscana il 3 luglio scorso, il Sindaco Romagnoli ha chiesto che si evitasse la chiusura della tratta svolgendo i lavori nelle ore notturne. La risposta di RFI e Regione Toscana è stata negativa per le tempistiche di durata dell’intervento viste le tassative scadenze previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (cui afferisce il finanziamento dell’intervento in oggetto).
Vista ormai l'impossibilità di evitare questa situazione, l'attuale Giunta, insieme alle altre amministrazioni comunali del Mugello, in un secondo incontro, ha denunciato l'insufficienza del servizio di autobus sostitutivi e chiesto garanzie per i pendolari sul rispetto delle quali continuerà a tenere alta l’attenzione con un attento monitoraggio in collaborazione anche con il comitato dei pendolari. Il Sindaco, come sottoscritto nell’ordine del giorno, si è impegnato a richiedere a Regione Toscana l’attivazione di un fondo di compensazione per gli eventuali mancati introiti per le strutture turistiche e ricettive del territorio in conseguenza delle difficoltà per i turisti di raggiungere il Mugello nel periodo di chiusura della linea.
Queste saranno altre delle azioni su cui le amministrazioni del Mugello e quelle interessate dalla linea Faentina, assieme ai comitati dei pendolari, si sono impegnate a muoversi, con forza e coesione. Strumentalizzazioni, che si affrettano a trovare responsabilità politiche omettendo quelle del passato, non servono né a un corretta informazione né, tanto meno, alla Faentina.