9 APR 2025
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Mario Meoni e il Gigante del Gianbologna

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Mario Meoni e il Gigante del Gianbologna Mario Meoni e il Gigante del Gianbologna © n.c.
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Fra le tante opere d’arte, segnatamente in scultura, che ogni tanto andiamo ad osservare negli studi di tanti amici artisti del territorio, l’ultima in ordine di tempo è stata una scultura in bronzo che l’artista Mario Meoni stava fotografando in un noto studio fotografico per una brochure di sue opere realizzate in questi ultimi tempi. Prima di dissertare su questa opera ricordiamo che l’amico Mario Meoni, è l’autore della scultura che viene consegnata, ormai da oltre dieci anni, dall’Associazione “dalle terre di Giotto e dell’Angelico” a grandi personaggi del mondo dell’arte e della cultura di ordine nazionale ed internazionale (vedi fra gli altri Antonio Paolucci, Giuliano Vangi, Philippe Daverio, così tanto per ricordarne tre che sono venute in mente), durante significative cerimonie che ormai sono rimaste nell’immaginario collettivo di tutti coloro che le hanno seguite. In questo contesto quando le autorità preposte consegnavano l’opera scultorea di Mario Meoni, raffigurante “Giotto e il Beato Angelico”, i premiati rimanevano molto impressionati e piacevolmente sorpresi dalla piccola-grande opera d’arte magnificamente modellata e plasmata dalle mani dello scultore mugellano. Ed eccoci alla scultura in oggetto raffigurante il “Gigante dell’Appennino” o anche detto il “colosso” del Gianbologna che lo ideò ammassando pezzi di pietrame e di spugne a formare la muscolatura e le membra, il quale in posizione seduta (se fosse in piedi misurerebbe oltre 50 braccia, come si diceva una volta), preme con la sinistra il capo di un mostro versante acqua nella vasca sottostante. Pensiamo che pochi non abbiano ancora visto questo immenso capolavoro del Gianbologna, in un lembo di terra fra i più belli del contado mugellano verso il fiorentino. Il nostro artista Mario Meoni, ha realizzato in bronzo il “Gigante” in misura 40x38, ma non è l’ampiezza o la larghezza che conta, conta cioè la perfetta simbiosi, che ne è venuta fuori. Un piccolo capolavoro, che abbiamo la fortuna di pubblicare in anteprima per il gaudio dei tanti estimatori. Complimenti all’amico Mario. Foto 1 Foto 2

 

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