10 APR 2025
OK!Valdisieve

Marradi. Centinaia a manifestazione per la fabbrica dei marroni. Cronaca, commenti e dichiarazioni

"Giù le mani dalla fabbrica dei marroni". La cronaca e le rivendicazioni di Cgil e Cisl. Ma anche le posizioni di Gandola e Torselli

  • 1
  • 487
Un momento della manifestazione Un momento della manifestazione © Pagina Facebook Paolo Omoboni
Font +: 22px16px
Stampa Commenta

"Giù le mani dalla fabbrica dei marroni”: a Marradi in centinaia alla manifestazione (organizzata da Flai Cgil, Fai Cisl e Comune) a sostegno della lotta di lavoratrici e lavoratori di Ortofrutticola del Mugello. Spiegano da Cgil e Cisl: “Un’altra dimostrazione dell’unità e del senso di comunità che hanno sempre contraddistinto questa vertenza. Vogliamo soluzioni, non è tardi per il proseguimento nel 2022 dell’attività produttiva del Marron Glacé con un piano industriale serio, che valorizzi l’occupazione e il territorio”. E continuano:

"Giù le mani dalla fabbrica dei marroni”: stamani a Marradi manifestazione (organizzata da Flai Cgil, Fai Cisl e Comune) a sostegno della lotta di lavoratrici e lavoratori di Ortofrutticola del Mugello. Il corteo (oltre 500 persone con tanti sindaci, cittadini, organizzazioni, delegati di aziende) è partito da piazza Scalelle presso il Comune, per arrivare al presidio permanente davanti alla fabbrica, dove sono intervenuti lavoratrici, lavoratori, i segretari generali di Flai Cgil e Fai Cisl e istituzioni.

Hanno detto Flai Cgil, Fai Cisl e il sindaco Tommaso Triberti: “È stata una manifestazione bella e partecipata, che ha dimostrato il senso di comunità che ha sempre contraddistinto questa vertenza. Il messaggio partito oggi è che qua siamo tutti mobilitati e uniti a rivendicare soluzioni solide e certe per il futuro di questa fabbrica. Non è tardi per il proseguimento nel 2022 dell’attività produttiva del Marron Glacé prendendo quindi il tempo per valutare  l'eventuale piano di reindustrializzazione, perchè diventi un piano industriale serio, che valorizzi il territorio e la filiera del marrone, garantendo agli stagionali contratti di una durata che permetta una sopravvivenza economica; non accettiamo, infatti, la scelta di Italcanditi di spostare subito la produzione a Pedrengo, un piano di reindustrializzazione poco credibile, il contratto di soli 4 mesi per gli stagionali, la sostituzione delle linee di produzione”.

Alla manifestazione era presente anche il consigliere metropolitano Paolo Gandola, di Forza Italia:

“La politica è fatta di partecipazione e gesti concreti e dopo il consiglio comunale straordinario del gennaio scorso, stamani non ho voluto mancare alla manifestazione a Marradi, indetta dall’amministrazione comunale e dai sindacati, in sostegno dei lavoratori dell’Ortofrutticola del Mugello, per richiedere, ancora una volta, lo sviluppo di un piano industriale serio che valorizzi il territorio e la filiera corta, garantendo la salvaguardia  occupazionale”.

Così si esprime Paolo Gandola, consigliere  metropolitano di Forza Italia - centrodestra per il cambiamento, stamani presente a Marradi al corteo promosso dai sindacati, insieme a Raffaella Ridolfi, capogruppo di Siamo Marradi e Rodolfo Ridolfi, capogruppo azzurro all’Unione dei Comuni. 

“Dopo gli sviluppi della vertenza in corso che riguarda la fabbrica dei marroni, annotano i tre esponenti, continuiamo ad essere profondamente preoccupati per quello che potrà essere il futuro dello stabilimento di Italcanditi. Per questo ribadiamo ancora una volta, la nostra contrarietà a veder trasportare altrove i macchinari per la produzione delle confezioni di Marron Glacés, oggi presenti nello stabilimento di Marradi, da destinare al mercato della produzione di alta qualità nè ci soddisfatta la promessa di mantenere la produzione dei Marron Glacés solo per il 2022”. 

“Da parte dell’ente metropolitano, ribadisce ancora una volta il consigliere Gandola, serve un maggior impegno in questa vertenza. Non solo oggi, durante la contingenza, per consentire un positivo sbocco della vertenza, ma anche per il futuro, verso tutta la vallata dell’alto Mugello, verso cui abbiamo il dovere di garantire maggiori servizi a partire, ad esempio, da una più adeguata tutela del territorio, delle sue infrastrutture e della sua viabilità. La città metropolitana non può rimandare ancora una volta questa riflessione, occorre aprire subito un tavolo di lavoro e dimostrare, concretamente, di tenere davvero ai lavoratori dell’Italcanditi e a tutti i residenti della vallata che da troppi anni sono costantemente ignorati dalla politica Fiorentina”.

E una nota arriva anche da Francesco Torselli, di Fratelli d'Italia:

“La produzione del marron glacé non deve essere delocalizzata altrove, deve rimanere a Marradi. Altrimenti sarebbe come portare via l'amaretto da Saronno. Lo abbiamo ribadito con forza in occasione dell'ultimo Consiglio regionale quando l'intero parlamento toscano si è schierato in difesa di questa importante produzione locale. Ed è necessario affermarlo anche oggi con forza.Siamo vicini ai lavoratori e alle lavoratrici della 'fabbrica dei marroni' che da oltre un mese sono impegnati, senza sosta, nel rivendicare il loro posto di lavoro.
L’offerta di Italcanditi, al momento, non è sufficiente. Per preservare, anche in futuro, lo stabilimento di Marradi occorre fissare fin da ora dei punti fondamentali. Primo fra tutti il fatto che il marron glacé deve essere realizzato nel Comune dell’Alto Mugello dalla lavorazione della materia prima fino all’incartamento. Difendere il marrone di Marradi non significa difendere il posto di lavoro dei nove dipendenti presenti oggi, ma significa garantire il futuro di Marradi e della sua produzione tipica.Ancora una volta invitiamo la politica locale ad essere più cauta quando arrivano colossi finanziari come Italcanditi. Il vicepresidente Saccardi non si limiti a scendere in piazza. Insieme al governatore Giani, deve offrire soluzioni concrete a questi lavoratori”. Lo dichiara Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano.

Lascia un commento
stai rispondendo a

Commenti 1
  • Michele Battistini

    Ennesima passerella di politici e poltronari sulla pelle dei lavoratori se la proprietà vuole portare via i macchinari si allestisce un nuovo capannone con nuovi macchinari ci sono fondi comunitari per valorizzare i prodotti di filiera magari senza fare ingrassare i soliti amministratori. I marroni buoni sono del Mugello

    rispondi a Michele Battistini
    sab 5 febbraio 2022 07:17