In merito alla vicenda (denunciata alcuni giorni fa, anche su questo giornale, dal sindaco di Marradi, Tommaso Triberti, clicca qui) relativa alle tensioni e all'Imolacentrismo nel consorzio ConAmi ecco che interviene anche Forza Italia di Marradi con la seguente nota: La sindaca dei 5 stelle del Comune di Imola, che detiene la maggioranza assoluta del Conami (Il Consorzio multiservizi che gestisce acqua, gas, energia e ambiente anche per i tre Comuni dell’Alto Mugello: Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio, proprietario all'85% della Società Acquedotto Valle Lamone S.r.L di Marradi) ha nominato il nuovo CDA evidentemente non gradito al PD e Triberti si accorge che “...si sta assistendo ad un gioco di potere del quale ne pagheremo tutti le conseguenze e nel quale i piccoli comuni sono stati marginalizzati”. Come dargli torto! Sono i corsi e ricorsi delle vicende politiche. Peccato che Triberti che pure ne è stato partecipe e protagonista come segretario del Pd, V.Sindaco e consigliere del Pd dal 2003 e poi sindaco abbia dimenticato il comportamento in materia della compagine di sinistra che ha governato il Comune vent'anni degli ultimi venticinque trasformando Marradi da padrone della risorsa acqua in garzone provocando ai cittadini solo incredibili danni ed aumenti delle bollette per un puro ed inutile gioco di potere marginalizzando il Comune. Soltanto Forza Italia e la minoranza in Consiglio Comunale espressero la netta contrarietà a sciogliere il Consorzio stesso”, ritenendolo “utile anche alla luce dei finanziamenti statali a cui poteva accedere” Oggi se avessimo seguito le posizioni di Forza Italia avremmo ancora voce in capitolo ed uno strumento importante. Oggi che il Comune di Imola non è più in mano alla sinistra si fa sentire l’irrilevanza del Comune di Marradi che non ha nessuna autonomia ed ora ha perso anche le raccomandazioni politiche e rischia di far pagare un prezzo ancor più caro ai cittadini per i suoi errori e la sua miopia. Al preoccupato Triberti rinfreschiamo la memoria: “Lo sciagurato percorso voluto dalle amministrazioni di sinistra con il sindaco Beppe Matulli per la svendita a Conami-Hera del Consorzio Acquedotto Valle del Lamone inizia nel 1999 con la delibera di istruttoria per il superamento del Consorzio e si conclude, formalmente, con le delibere dei Consigli Comunali di Brisighella e Marradi, che hanno sancito la totale e definitiva scomparsa dal Consorzio di Marradi e Brisighella. Il D.l. n.78 del 31 maggio 2010 imponeva, infatti, entro il 30 settembre 2013 ai Comuni di cedere le partecipazioni nelle società con perdite di bilancio, nei precedenti ultimi tre esercizi e la Società Acquedotto Valle Lamone S.r.L presieduta dal marradese indicato dalla sinistra Maurizio Farolfi (atualmente direttore) aveva registrato al 31/12/2012 un disavanzo di 23.973,00 euro. E’ toccato quindi al Comune di Marradi sbarazzarsi di quelle poche e irrilevanti quote di partecipazioni che deteneva. In realtà il Comune di Brisighella che pure il 14 dicembre 1999, espresse la propria “contrarietà a sciogliere il Consorzio stesso”, con la delibera n.89 del 17/11/2004 cedendo al CON.AMI gruppo Hera il 28% delle quote del Consorzio Acquedotto Valle del Lamone aveva di fatto sancito definitivamente la fine di una esperienza molto importante per i territori della Valle del Lamone che fin dagli anni ’60 erano proprietari di una risorsa primaria quale è quella rappresentata dall’acqua e che si ritrovavano con un pugno di mosche quali erano le partecipazioni nel Con.Ami. Il Consorzio, trasformato nel 2005 in srl, è nella totale disponibilità di Conami-Hera che detiene l'85% della proprietà. E’ la fine annunciata e ingloriosa di una esperienza imprenditoriale economicamente virtuosa molto importante per i territori ed i Comuni della Valle del Lamone e soprattutto per il Comune di Marradi che fu ideatore e protagonista di quel Consorzio Interregionale tosco-romagnolo e che si è ritrovato protagonista della sua distruzione. La svendita del Consorzio aggiunse inoltre alla situazione finanziaria non certo rosea del Comune un impoverimento patrimoniale enorme. All’epoca la società Romagna Acque avrebbe offerto esattamente il doppio di Conami per il Consorzio Acquedotto Val Lamone. Mauro Ridolfi Coordinatore di Forza Italia capogruppo nell'Unione dei Comuni