“ Motopenna all’aconese ” 18 -19 giugno la 7° edizione © n.c.
Il raduno a Grassina, poi la partenza per arrivare fino ad Acone. Questo è l’itinerario del main event della 7° edizione del “Motopenna all’aconese”, che si terrà tra domani sabato 18 e domenica 19 giugno. Lo scorso anno ben oltre 250 i partecipanti. La festa inizierà domani con “ Aspettando il Motopenna ”, alla seconda edizione, un’escursione in bicicletta da via Piave a Rufina - con ritrovo alle 15,30 - che si concluderà ad Acone con un tuffo in piscina, dopo la fermata per l’aperitivo in località Tamburino a monte Giovi; poi la cena sempre “in Acone” a cui seguiranno: l’esibizione “Area 51”, la presentazione dell’Associazione “MiaDi” - che cerca di mantenere una rete collaborativa fra l’Ospedale Pediatrico Meyer, il mondo imprenditoriale e la società civile e alla quale sarà devoluto parte dell’incasso - chiude il concerto del gruppo rock “Parvenza”. Il motoraduno domenicale coniuga la passione per le due ruote, il buon cibo locale, ma soprattutto la solidarietà. Il ritrovo alle ore 9,00 in p.za Umberto I a Grassina. Il Tour si concluderà, come già accennato, nel paesino d’Acone, con il tipico pranzo casereccio delle nostre zone, immancabili le mitiche “Penne all’aconese”, prelibatezza dal marchio registrato e dalla ricetta rigorosamente segreta. Questa è un’iniziativa fatta non per accumulare partecipanti, ma per farsi degli amici veri, che rimangano. Pensa che ormai con alcuni di loro facciamo i pullman per partecipare altre eventi insieme. C’è chi addirittura sposta le ferie per venire al Motopenna – racconta Marco Valenti, uno degli storici organizzatori del raduno, mostrando lo spirito con cui viene pensata e portata avanti la manifestazione. Una manifestazione che festeggia il gusto e lo sport, ma con la principale finalità di sostenere l’Associazione “Marco Michelini, figlio del vento”, nata con lo scopo di impegnarsi sempre più attivamente nel sostegno alle famiglie di ragazzi vittime della strada. Il motto dell’associazione: “E’ bello andare in moto! Bisogna però essere sempre coscienti del nostro stato per non mettere a repentaglio la vita nostra e quella degli altri, e poi il bello della moto è il viaggio, se corriamo e arriviamo subito che gusto c’è!”
