7 APR 2025
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Mugello, salute e ambiente non sono in vendita

In vista del 7 aprile, Tatiana Bertini (PRC): “Territorio sacrificato e ferito. È tempo di invertire la rotta”

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presidente Mugello Ovest Tatiana Bertini presidente Mugello Ovest Tatiana Bertini © Direttivo Mugello Ovest
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In occasione della Giornata europea contro la commercializzazione del diritto alla salute, che ricorre il prossimo 7 aprile, la segretaria del circolo PRC Mugello-Ovest, Tatiana Bertini, ha voluto condividere una riflessione profonda e articolata sulle condizioni del Mugello, territorio che da anni – secondo la sua analisi – viene trattato come “sacrificabile” e “di servizio”, a discapito della salute dei cittadini, della qualità ambientale e della tenuta del tessuto sociale.

“La salute – scrive Bertini – non è solo un concetto fisico, ma si intreccia alla sfera psicosociale e ambientale. Purtroppo, in questi anni, abbiamo visto il sistema sanitario allontanarsi progressivamente dai territori, con centralizzazioni ed esternalizzazioni che hanno ridotto drasticamente l’offerta ospedaliera e territoriale”. L’esempio emblematico è l’ospedale del Mugello, definito spoke, sempre più povero di specialistiche, e il progressivo venir meno di medici di base e specialisti in convenzione, specie nell’Alto Mugello.

Le criticità, evidenzia Bertini, si sommano ai limiti infrastrutturali – come i trasporti pubblici insufficienti – e al costante rischio di dover percorrere decine di chilometri, o rivolgersi al privato, per ricevere cure essenziali. “Sempre più spesso le persone rinunciano a curarsi”, afferma con preoccupazione.

Ma il tema della salute si collega inevitabilmente a quello ambientale. Bertini ripercorre le grandi opere che hanno ferito il Mugello – come la TAV e la Variante di Valico – e denuncia le pesanti ricadute: “Le falde deviate, i torrenti prosciugati, le compensazioni mai arrivate. E ora, la bomba ecologica della discarica dimenticata a Le Spiagge, esplosa con la frana sul Rio Rovigo. Un disastro ambientale che rischia di raggiungere l’Adriatico se non si interviene subito”.

Una storia, quella del Mugello, segnata anche da numerose discariche mai bonificate: dalla Cava di Paterno ai Bosco ai Ronchi, fino all’emergenza attuale del Rio Rovigo, “simbolo di una lunga catena di errori, omissioni e abbandoni”. E mentre cresce la preoccupazione per il DL 1660 – che potrebbe criminalizzare le forme di resistenza civile come i blocchi stradali – si chiede una risposta concreta da parte delle istituzioni.

Nel mirino anche i nuovi progetti di impianti eolici industriali, che, secondo Bertini, stanno trasformando i crinali mugellani in aree di sfruttamento energetico, mettendo a rischio non solo l’ambiente ma anche l’economia del territorio basata sul turismo sostenibile e slow, come dimostra il successo della Via degli Dei.

Infine, la segretaria del PRC Mugello-Ovest lancia un appello per una vera inversione di tendenza politica: “Il Mugello deve essere valorizzato per le sue specificità, i suoi servizi devono essere potenziati e deve essere reso più resiliente al dissesto idrogeologico accelerato dai cambiamenti climatici. È ora di curare e preservare, non di speculare”.

Conclude con un messaggio chiaro per il 7 aprile: “La salute e l’ambiente non sono in vendita. Nemmeno i nostri diritti. No all’economia di guerra. Sì a politiche pubbliche, solidali e sostenibili”.

Un richiamo forte, che parte dal cuore del Mugello e si rivolge a tutti i livelli istituzionali.

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