
Negli anni Venti un gruppo di mugellani fondò la Sem (Società Escursionisti Mugellani). Domenica scorsa 2 settembre 2012, mentre eravamo in quel di San Martino a Vespignano a visitare alla Casa di Giotto la mostra collettiva di due brave e preparate pittrici, Patrizia Gabellini di Borgo San Lorenzo e Cristina Falcini di Scarperia, facenti parte dell’associazione “ dalle terre di Giotto e dell’Angelico”, di cui abbiamo dato ampie notizie negli ultimi articoli sul Sito Web OK!Mugello, ci siamo incontrati con un nutrito gruppo di amici mugellani, molti vicchiesi ma anche borghigiani e di altre località, i quali tutti in una lunga fila indiana, se ne andavano verso la Casa di Giotto in occasione di un evento denominato “Il sentiero dei pittori Giotto e Cimabue”, ideato ed organizzato dal G.E.V. (Gruppo Escursionistico Vicchiese), in un spirito di conoscenza del territorio in tutti i suoi Aspetti artistici, culturali, paesaggistici, storici e quant’altro. A ricevere il G.E.V con il suo presidente Vincenzo Remella, alla Casa di Giotto c’era praticamente quasi tutta la giunta comunale vicchiese con in testa il sindaco Roberto Izzo, il vice sindaco Massimo Pasi ed alcuni Assessori (Gamberi, Cipriani, etc, etc), oltre a dirigenti dell’Associazione “dalle terre di Giotto e dell’Angelico” e fra questi il presidente Emanuele Maria Al.essi e Rionaldo Ontanetti, i quali ognuno nel suo specifico ruolo hanno salutato gli escursionisti, lodando l’attività di questa nuova associazione mugellana. Ed ecco i corsi e i ricorsi della storia; il 2 aprile del 1922, venne fondato a Borgo San Lorenzo a cura di un gruppo di appassionati mugellani (c’erano anche personaggi di San Piero a Sieve e Vicchio di Mugello) una Società (prima si diceva Società, ora Associazione), denominata S.E.M. (Società Escursionistici Mugellani), composta da alcuni personaggi molto conosciuti fra cui Adolfo Gozzi (direttore delle Ceramiche “Chini San Lorenzo”), Angiolo Berretti, proprietario delle famose Concerie di Borgo, Giovanni Pini, Alfredo Agostini, proprietario della fabbrica di pasta, Giulio Mascherini il ricordato “cimpe” e tanti altri. Le gite si susseguivano alle gite, addirittura andava spesse volte anche un piccolo gruppo musicale denominato “La Mandolinistica” e in quegli anni i componenti del SEM, si portarono in Monte Giovi, in vetta alla Colla, in Brancabalardi, a Moscheta, sulla Calvana, in cima al Monte Giovi, ai Pianacci, (sempre a piedi ovviamente), al Montesenario addirittura sulle Alpi apuane, e tanti altri luoghi ancora. Il SEM durò circa dieci anni, ma furono tempi davvero intensi pensando al periodo (strade sterrate, sentieri scoscesi, difficoltà di contattare i soci, etc,etc), partecipati e felici, come si legge sovente volte negli archivi storici e sui giornali locali dell’epoca, e poi la natura era ancora intatta. Lunga vita al GEV di Vicchio, ai suoi dirigenti ed a tutti i soci ed appassionati. Foto 1 (in alto): Anno 1926 – I soci del SEM in gita sui monti della Calvana. Si sono portati dietro addirittura il Gagliardetto della Società; infatti se poniamo bene gli occhi si legge S.E.M. Foto 2° (qui sopa): Alcuni componenti del G.E.V. ascoltano le parole di saluto delle autorità amministrative e dei dirigenti dell’Associazione “dalle terre di Giotto e dell’Angelico”. Foto 3 (qui sopra): Il discorso di saluto delle autorità verso gli escursionisti del G.E.V. alla Casa di Giotto; da sinistra il dirigente dell’Associazione “dalle terre di Giotto e dell’Angelico” Rinaldo Ontanetti, il sindaco di Vicchio Roberto Izzo, il presidente della stessa associazione Emanuele Maria Alessi e il presidente del Gev Vincenzo Zemella. (Foto ed archivio A.Giovannini)