Ieri (sabato) abbiamo pubblicato vari articoli sulla protesta andata in scena a Vicchio contro l'ipotesi di realizzare un impianto eolico sui crinali tra Villore e Corella (clicca qui). Oggi torniamo sulla questione con due interessanti contributi. Il video servizio realizzato dalla nostra redazione sulla giornata di ieri e la versione integrale dell'intervento letto dal palco da Laura Barlotti, della lista civica Dicomano che Verrà.
Buona sera a tutti e grazie per essere oggi in questa piazza con noi.
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Io sono Laura Barlotti consigliere d’opposizione a Dicomano per il gruppo Dicomanocheverrà, una lista civica e consigliere all’Unione dei Comuni
Fin dall’inizio, settembre ottobre 2019 abbiamo seguito questo progetto con attenzione e poi con preoccupazione, in particolare dopo la prima riunione tra consiglieri comunali di Dicomano e Vicchio e AGSM, la ditta proponente, che fu fatta proprio qui a Vicchio
Già quel pomeriggio i due sindaci di Dicomano e di Vicchio si sedettero dalla stessa parte di AGSM, quasi a volerci presentare assieme questo progetto che secondo loro dovrebbe salvarci dalla catastrofe ambientale.
Ricordiamo che AGSM è una nota società partecipata del comune di Verona e il progetto è stato presentato in Regione Toscana da Agsm il 31/12/2019. La Regione Toscana è l’ente deputato ad autorizzarlo all’interno di un procedimento che prevede anche una conferenza dei servizi nella quale sono coinvolti molti enti che dovranno esprimere il loro parere in merito, tra cui anche i comuni di Dicomano e Vicchio.
In cosa consiste il progetto oramai lo sappiamo: si prevede di collocare a circa 1.000 metri di altezza, sul crinale Monte Giogo di Villore e Corrella, 8 aerogeneratori la cui altezza complessiva, torre piu’ pale, sarà di circa 170 metri, di cui 7 nel comune di Vicchio e 1 nel comune di Dicomano.
Ma i comuni interessati saranno molti di piu’: San Godenzo, Rufina e il Mugello tutto direi.
In prossimità di ogni torre poi dovrà essere realizzata una piazzola grande come un campo da calcio, profonda 15 metri.
Pensiamo alla quantità di materiale che dovrà essere trasportato
E parliamo proprio delle strade.
Premesso che la strada di accesso sarà quella che dal bivio di San Bavello (comune di San Godenzo) sale verso Corella proviamo solo a pensare a cosa accadrà alle vie di comunicazione, aspetto che interessa fortemente il comune di Dicomano ma un po’ tutti i comuni della zona: le torri dovranno essere trasportate da mezzi speciali di poco inferiori ai 40 metri dal casello di Barberino fino al bivio di San Bavello (cio’ comporterà ben 21 interventi di adeguamento da fare sulle strade!) e da lì girare per Corella dove sarà fatta una nuova strada camionabile! Non so se conoscete Corella. Pensiamo alle curve alle pendenze. Cosa accadrà in quella zona?
Quindi noi in nome della transizione ecologica ci ritroveremo il nostro crinale, nel bel mezzo del Mugello, nelle Terre di Giotto e del Beato Angelico, ai confini del parco dell’Acqua Cheta e del Parco delle Foreste Casentinesi, costellato da una serie di grattacieli.
Ma non pensate che sia finita qui, perchè questo progetto, sarà solo l'apripista della trasformazione della sorte dei nostri crinali, destinati come ha già detto qualcuno a diventare un'area industriale priva di operai. Quindi una volta aperta la strada e fatto questo impianto proseguiranno sul crinale con altri.
Il paesaggio e tutto l’ambiente ne usciranno quindi fortemente deturpati e modificati, danneggiati irrimediabilmente, facendo perdere di valore a tutto il contesto, a tutta la zona, immobili inclusi.
I due sindaci oltre al presidente dell’Unione ci hanno spesso accusati, non avendo altri argomenti, di essere sempre contro tutto.
Non è vero! Certo che siamo favorevoli allo sviluppo e all’investimento nelle energie alternative ma riteniamo che non si possa prescindere da un’attenta analisi dei contesti ambientali piu’ adatti al loro inserimento al fine di valutare la reale utilità per la comunità e la fattibilità di progetti di questo tipo. In pratica la loro sostenibilità
Un crinale di 1000 metri come questo è davvero il contesto piu’ adatto?
Non solo, i dati sulla ventosità sono stati secretati con l’assenso della Regione Toscana, quindi non conosciamo i dati effettivi.
Perché quindi non collocare questi impianti in contesti piu’ adatti? Magari piu’ bassi e anche vicino alle vie di comunicazione, come è l’impianto di RIVOLI sempre realizzato da AGSM e dove a piu’ riprese sono stati portati in gita, anche dai nostri amministratori con tanto di foto propaganda su social etc…diversi nostri concittadini. Ma l’impianto di Rivoli è a 200/300 metri di altezza, con torri piu’ basse e vicino a un’autostrada.
In questo caso non capiamo dove stia il beneficio e non capiamo l’ostinazione non solo di AGSM che deve fare profitti e non salvare l’ambiente, ma anche dei nostri sondaci e della Regione ad andare avanti.
Tante sono quindi le domande che sorgono…
Abbiamo provato ad approfondire il progetto anche nel corso di due incontri aperti al pubblico fatti a febbraio 2020 a Borgo San Lorenzo e Dicomano..dai quali anche grazie al contributo di esperti e tecnici è emerso che si tratta di un progetto non solo fortemente impattante ma anche di un progetto incompleto, carente di una serie di analisi, approssimativo. Insomma un progetto che la Regione Toscana non avrebbe nemmeno dovuto accettare e per il quale non avrebbe nemmeno dovuto avviare tutto il procedimento autorizzatorio.
E perché quindi lo ha fatto?
Da lì, abbiamo quindi richiesto alla Regione Toscana di avviare un’inchiesta pubblica, con l’obiettivo di ascoltare tutti i soggetti interessati sia favorevoli che contrari, stimolare la partecipazione e far emergere le varie criticità. Un’inchiesta pubblica si avvale di un comitato composto da un presidente e due commissari e dovrebbe svolgersi con equilibrio, imparzialità, dando lo stesso spazio a tutte le parti
E’ stato invece curioso vedere come sia stato dato piu’ spazio agli amici degli amici, che pur dichiarando di non conoscere il progetto, né tantomeno questo territorio, sono intervenuti a favore dell’eolico e sponsorizzando AGSM, invece che ai soggetti direttamente coinvolti Insomma un campo da gioco con un arbitro che non ci è parso imparziale, e che spesso affidava l’ultima parola ad AGSM.
Perché?
Perché poi è stato permesso a AGSM di incontrare in modo privato con procedimento già in corso i sindaci del Mugello e visitare anche alcuni uffici comunali?
Non solo, ma a giugno 2020 esce su Corriere della Sera – Verona la notizia di un’inchiesta legata all’ndrangheta, che ha portato all’arresto di 23 persone, e a una serie di provvedimento cautelari, nella quale si dice essere coinvolto anche l’Ex presidente di Amia, la municipalizzata di Verona che si occupa di rifiuti e partecipata al 100% da Agsm l’azienda che ha presentato il progetto per il nostro appenino,
Diversi di noi condividono questa notizia esprimendo preoccupazione su tutta la vicenda (ricordiamoci le diverse inchieste legate ai legami tra eolico e ‘ndrangheta. Passano pochi giorni e AGSM ci informa in uno strano modo di aver fatto una querela contro alcuni di noi.
Quindi la nostra colpa sarebbe stata quella di aver condiviso una notizia pubblica che forse poteva gettare e ombre sulla loro immagine?
Allora se davvero questo è il contesto, il terreno sul quale ci stiamo muovendo è davvero poco chiaro e forse anche un po’pericoloso.
L’eolico è sicuramente un grande affare, e di questo grande affare una delle vittime rischia di essere il nostro Mugello
La transizione green e l’emergenza climatica, cavalcate anche da associazioni false ambientaliste (fa riflettere il recente intervento del presidente di Legambiente), diventano allora solo un pretesto per fare affari, grandi affari, sui quali chiaramente anche la malavita da tempo ha messo gli occhi, ma che solo in pochi casi portano reali benefici all’ambiente e alle tasche dei cittadini.
Abbiamo poi anche chiesto alla maggioranza politica che governa i nostri comuni, cosa ne pensasse di questo progetto…Come fosse possibile da una parte dire di voler promuovere il turismo, i prodotti tipici, l’agricoltura sostenibile, la sentieristica, e dall’altra essere favorevoli ad un progetto simile….
E chiaramente il muro di gomma del PD non si smentisce mai!
La risposta è stata che la valutazione era tutta tecnica e se i tecnici dicono che l’impianto si puo’ fare allora perchè non farlo?
Ma una visione del territorio, una strategia, non esiste?
Qual è il ruolo della politica? Non sono stati votati questi signori anche sulla base di un programma? Oppure oramai si vota un partito solo per abitudine o opportunità?
Perché nessuno dei due sindaci ha parlato di tutto questo in campagna elettorale? Abbiamo votato a maggio 2019 e ad agosto stavamo già parlando del progetto di AGSM. Possibile che i due primi cittadini non sapessero niente di un progetto di questa portata e nemmeno dell’anemometro che da tempo era sui nostri crinali??
Perché i due sindaci, hanno sponsorizzato fin dall’inizio questo progetto pieno di contraddizioni, che rappresenterà un’ulteriore ferita per il nostro Mugello?
Perché sempre la Regione Toscana in Conferenza dei Servizi ha disatteso quanto previsto dal Piano Paesaggistico, che è una legge, che esclude interventi di questo tipo in contesti come il Crinale di Monte Giogo di Villore e Corella e non ha tenuto conto dei numerosi pareri contrari al progetto, in particolare quello del Parco Nazionale delle Foreste casentinesi oggetto anche di un vergognoso attacco da parte di AGSM?
E’ forse piu’ importante anche in questa regione sapere fare LOBBY che progetti corretti?
Purtroppo su questo anche la vicenda legata all’utilizzo dei rifiuti tossici delle concerie per il fondo stradale creare qualche preoccupazione.
Sapete infine, in sintesi come hanno motivato il parere favorevole al progetto i comuni di Vicchio e Dicomano?
Il comune di Vicchio dice che siccome nella Convenzione Europea del paesaggio il paesaggio è definito come una creazione anche umana, allora mettendo le pale si crea paesaggio e quindi tutto va bene
Il comune di Dicomano invece in sostanza dice che questa è un’ottima occasione per mettere a posto le strade
Pressapochismo? Arroganza? Presunzione? Incoscienza?
In pratica ci dicono che tutto puo’ essere mercificato e oggetto di scambio, anche la natura, il territorio, la nostra cultura, il nostro paesaggio che non è cosa diversa dall’ambiente, come vogliono farci credere.
Il presidente Mattarella proprio in questi giorni è intervenuto a fronte dell’intenzione di una parte del governo di andare verso un ridimensionamento dei poteri delle Sovrintendenza verso una semplificazione delle procedure, chiesta anche da 80 sindaci del Pd, in modo da avere mani libere su tutto direi..e quindi installare anche pale eoliche in 4 e 4 , 8 senza badare troppo al paesaggio etc,,,
Mattarella ha detto “Gli insulti al paesaggio e alla natura oltre a rappresentare un affronto all’intelligenza, sono un attacco alla nostra identità”
Non possiamo quindi parlare di transizione ecologica senza il rispetto per la nostra ricchezza culturale e paesaggistica,
E ancora “Accanto alla cultura c’è il valore della ricerca, del paesaggio, del patrimonio storico e artistico, tutti beni da promuovere e tutelare”
Ricordiamo anche che l’art. 9 della Costituzione che qualcuno sta tentando di cambiare recita “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”
Luca Vitali
Bellissimo il presidio, ma qui occorre qualcosa di più per convincere la Regione a fermare questo progetto: Mugellani bisogna fare un passo avanti e PRETENDERE CHE VENGANO APPLICATE LE LEGGI! Non c'è più tempo, la Conferenza dei Servizi si chiuderà il 15 di luglio!