8 APR 2025
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Mulinaccio. Per la siccità 'drastica riduzione' delle sorgenti. E per ottobre il Comune ricorda l'ordinanza

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Mulinaccio. Per la siccità 'drastica riduzione' delle sorgenti. E per ottobre il Comune ricorda l'ordinanza Mulinaccio. Per la siccità 'drastica riduzione' delle sorgenti. E per ottobre il Comune ricorda l'ordinanza © n.c.
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Secondo Publiacqua la carenza di precipitazioni significative dei mesi di settembre e ottobre e le temperature diurne sopra la media stagionale, stanno mettendo a dura prova la tenuta delle risorse locali su tutto il territorio dei 'suoi' 46 Comuni. In particolare nella zona di Borgo è stata rilevata, negli ultimi giorni, la drastica riduzione della produzione delle sorgenti a servizio della località " Mulinaccio ". Spiegano dal comune di Borgo:

Publiacqua ha già attivato le procedure per sopperire a questa carenza e rinnova l’appello ai cittadini ad un uso sempre attento e consapevole della risorsa. Ricordiamo che fino al 31 Ottobre è in vigore l'ordinanza che vieta a chiunque, su tutto il territorio comunale, “l'uso dell'acqua dell'acquedotto pubblico per scopi non domestici (quali lavaggio di veicoli, innaffiamento di orti e/o giardini ed altri simili impieghi diversi dagli usi alimentari, attività di cucina e servizi igienici)”. Dal divieto sono escluse “le forniture erogate per scopi particolari, in base a contratti specifici stipulati fra l'utente e l'ente erogatore, con particolare riferimento a: servizi pubblici di igiene urbana compreso i lavaggi pubblici autorizzati; innaffiamenti degli impianti sportivi con manto erboso, i giardini e parchi pubblici; piscine presenti in impianti sportivi, palestre, case di cura, centri di riabilitazione; soggetti economici che impieghino l'acqua quale elemento indispensabile per la propria attività; autolavaggi autorizzati; lavaggio di vetture ad uso pubblico”. La Polizia Municipale, l'Ufficio Ambiente del Comune e il personale dipendente di Publiacqua con funzioni di vigilanza, sono incaricati del controllo dell'esecuzione dell'ordinanza. Chiunque violi il provvedimento sarà sottoposto all'applicazione della sanzione amministrativa da 80 a 500 euro, conciliabile in via breve con il doppio del minimo.

 

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