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Nencini sulla variante di Rufina e ponte di Vallina: "Appaltabili nel 2017”

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Nencini sulla variante di Rufina e ponte di Vallina: Appaltabili nel 2017” Nencini sulla variante di Rufina e ponte di Vallina: Appaltabili nel 2017” © n.c.
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Rufina – La variante a Rufina ed il doppio ponte di Vallina si faranno. È questa la buona notizia rivelata dal Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Riccardo Nencini, al convegno “Muoversi in Toscana” - Mobilità e infrastrutture in Valdisieve e Valdarno Fiorentino, tenutosi nel pomeriggio di venerdì 29 aprile. Era un po’ nell’aria, una “brezza di rivelazioni importanti”; non capita spesso di assistere ad una tale concentrazione di amministratori in un luogo così decentrato, e di tutti i livelli istituzionali, seppur in una magnifica location come quella di Villa Poggio Reale a Rufina. Infatti oltre all’altro principale relatore, originario del Casentino, Vincenzo Ceccarelli, Assessore Regionale alla Mobilità, erano presenti anche i sindaci dei comuni della zona, oltre all’altra consigliera regionale Serena Spinelli, e ad alcuni funzionari della Regione. Dopo la breve apertura del moderatore Andrea Vignolini di Lady Radio, è intervenuta la promotrice della serata, la Consigliera Regionale Fiammetta Capirossi; a cui è seguito il saluto del Sindaco di Rufina Mauro Pinzani, che ha messo subito sul piatto un paio di temi caldi della mobilità valdisievese – il maledetto binario 18 della stazione ferroviaria fiorentina di SMN, e la precaria e pericolosa situazione del ponte di Contea. Come ha dichiarato Nencini nel corso della serata - è grazie al pungolo continuo degli amministratori come Pinzani che queste opere si faranno. Su precisa domanda di Vignolini, il Viceministro originario del Mugello dà la lieta notizia, dopo una breve premessa sul calo degli investimenti per ripianare la spesa corrente - più del 30% in 5 anni - e la “lenta morte delle province” come seri fattori di complicazione della situazione. Nonostante ciò, sono stati stanziati nel Piano Pluriennale Anas 2015-2019, poco meno di 150 milioni di euro per i due interventi sulla SS67, all’incirca poco più di 60 milioni per la variante, e 75 scarsi per il doppio ponte. Il tutto con “appaltabilità” nel 2017. Sarebbe stato previsto a livello nazionale che il 40% dell’ammontare complessivo dei fondi fosse destinato alla manutenzione dell’esistente. Nel piano si prevede per questa zona anche ulteriori 10 milioni per la manutenzione ordinaria della SS67 nel tratto Compiobbi-Anchetta e la sistemazione del ponte di Contea; 440 milioni circa per la costruzione della terza corsia tra Firenze-Sud e Incisa; ed allontanandosi ancora un po’, la costruzione della bretella Fano-Grosseto, opera strategica per collegare le due coste e i rispettivi porti. L'altro relatore, l'Ass.e Ceccarelli ha confermato il sostegno regionale - in passato la Toscana è stata penalizzata... ma dal 2001 ha nelle priorità la SS 67. Le cose sono complicate anche da un quadro istituzionale incerto e in continuo mutamento. Ad esempio la manutenzione ordinaria delle strade è rimasta alle province, ma quella straordinaria alla Regione. Nonostante la congiuntura sfavorevole, Ceccarelli continua a dare buone notizie, con lo stanziamento di 1,5 milioni per l’adeguamento di alcuni tratti della strada per la Consuma, e il consolidamento della carrabilità dei mezzi pesanti per le curve di Camperiti e Cerreta. Le “nuove” sul trasporto ferroso sono invece meno “buone”. Se da una parte viene confermata la volontà di riqualificare la mobilità collettiva, in una situazione secondo Ceccarelli già molto buona, avendo il maggior rapporto servizi-cittadini; dall’altra, è stata confermata la mancata possibilità di elettrificare la Valdisievese o di intervenire sui costi commerciali, ma soltanto un timido proposito di intervenire sulla diminuzione dei tantissimi passaggi a livello, principale causa di ritardi secondo lui. Anche se alla Regione risultano per questa tratta dati del tutto soddisfacenti, con una percentuale di ritardi di poco meno del 5%, in linea o addirittura sotto i livelli regionali. Alcune fonti ci rivelano che al massimo riusciranno a togliere un solo passaggio a livello. Un’altra novità annunciata sicuramente per tempo, è il rinnovamento dei mezzi rotabili diesel, che però saranno pronti addirittura per il 2019, e la conferma che finché non sarà completato il sotto-attraversamento di SMN, nel prossimo futuro l’unica possibilità di scambio per i treni che transitano per Pontassieve, sarà alla stazione di Campo Marte. La rivalutazione infrastrutturale della Valdisieve può quindi avvenire e continuare soltanto - se tutti gli amministratori comunali confermeranno questo patto d’onore, che ha definito delle chiare priorità in piena unità di intenti - come ha sostenuto Passiatore nel proprio intervento. Mentre Nencini avverte - per il corretto proseguo delle procedure, deve essere confermata questa unità di vedute tra i sindaci, anche nella produzione dei progetti esecutivi - perché la laddove dovessero essere presentati al Ministero progetti da altre amministrazioni più pronte e unite, si rischierebbe un cambio di destinazione delle risorse, vedendosele “scippare sotto il naso”.  

 

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