
La notizia che ha dato il via alla discussione sui social (non particolarmente lunga ma comunque interessante) è stata pubblicata ieri (domenica 23 luglio) dal sindaco Stefano Passiatore. E riguarda un 'piccolo' atto vandalico nei giardini pubblici, con un palo per la segnaletica che è stato sbarbato e appoggiato su un cestino. La cosa però ha dato il via a una serie di considerazioni: un interessante botta e risposta social sugli episodi di vandalismo a Dicomano, che riproponiamo in parte qui sotto. Scrive Sandra:
Siamo arrivati a questo, non so cosa dobbiamo aspettarci non hanno un minimo di rispetto, (certo quando vedi dei ragazzi minimo di 12 anni quasi all'una di notte ancora fuori cosa pensi ma i genitori dove sono, e ci credo che poi succedono queste cose)Risponde Marin:
Cerchiamo di non fare di tutta un'erba un fascio. Ieri c'erano fuori anche i miei figli (11 e 13 anni) ma solo perché avrei fatto tardi anch'io. Non voglio pensare che lasciar libero un figlio ne faccia un delinquente, penso sia un insieme di cose molto più complesse. Non ultima la predisposizione ad essere un delinquente. Un figlio che vede il genitore che non si allaccia la cintura in macchina, o che ne segue i commenti dispregiativi su facebook nei confronti di un sindaco che installa gli autovelox non è detto che cresca testina ------ come il proprio genitore. 😉Scrive Elena:
Gli stessi che appena fatte rotoballe dietro campi sportivo te le buttano nel fiume, si parla sicuramente di ragazzini di 13/14Nella foto: un atto vandalico in Mugello. In quel caso a San Piero a Sieve