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Calenzano, centri estivi e l'accessibilità economica

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centri estivi non per tutti centri estivi non per tutti © Sinistra per Calenzano
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Anche quest’anno Sinistra per Calenzano torna ad occuparsi dei centri estivi, con un’interrogazione a risposta scritta presentata durante lo scorso Consiglio comunale, e anche stavolta il problema rilevato riguarda l’accessibilità economica di questo servizio.

Nella delibera n. 86 del 18 maggio, la Giunta municipale ha stabilito alcune forme di agevolazione per le famiglie: in particolare, oltre a disporre l’esonero dal pagamento per minori con famiglie seguite dai servizi sociali per un massimo di sei settimane, si decide di corrispondere contributi fino al 50% della tariffa settimanale per i minori il cui nucleo familiare presenti un ISEE inferiore o uguale a 9.000 €, per un massimo di due settimane.

Eppure altri Comuni a noi vicini prevedono una ben più ampia articolazione delle fasce di erogazione dei contributi alle famiglie per l’iscrizione dei propri figli ai centri estivi, sostenendo non solo le situazioni di maggiore fragilità sociale, ma supportando anche famiglie con fasce di reddito ISEE medio basso.

Le attività ludiche, sportive, ricreative ed educative messe in atto dai centri estivi costituiscono infatti una importante risposta alla necessità di una sana socializzazione, soprattutto dopo una fase lunga di contenimento di tali attività in conseguenza dell’emergenza sanitaria che ha fortemente limitato anche le opportunità per bambini e ragazzi, e favorire l’accesso di tutti i minori a tali servizi rappresenta un aspetto prioritario delle politiche socio-educative: non si può ignorare la situazione sociale, che ha visto nell’ultimo anno e mezzo, segnato dalla pandemia, un aumento notevole delle difficoltà economiche per la maggioranza delle famiglie.

Sinistra per Calenzano chiede che la Giunta riconsideri le proprie scelte, allargando la fascia dei potenziali beneficiari e prevedendo quindi contributi anche per fasce ISEE superiori ai 9.000 €, attraverso una delibera integrativa che ampli la fascia dei beneficiari dei contributi economici per sostenere la frequenza di bambini e ragazzi ai centri estivi, come avviene nei Comuni vicini.

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