Con rammarico, Sinistra per Calenzano dà notizia del respingimento, durante lo scorso Consiglio comunale, del suo Ordine del Giorno per chiedere che i progetti PNRR, come quello per il Nuovo Centro Urbano a Calenzano, non siano sottratti ai normali percorsi partecipativi e alle procedure di autorizzazione e valutazione ambientale e paesaggistica.
"Nel documento - si legge in una nota - si chiedeva il ritiro della proposta di legge regionale 92/2021, proposta da 16 consiglieri in quota PD, che appunto mira a velocizzare l’approvazione dei progetti finanziati con i fondi del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza a scapito delle consuete procedure di partecipazione, autorizzazione e valutazione ambientale: una proposta di legge alla quale in Regione si sono opposti Sinistra Civica Ecologista, Movimento 5 Stelle e parte del Partito Democratico stesso, e che ha visto la contrarietà di più di 30 fra associazioni ambientaliste e non, gruppi consiliari, partiti e comitati (segnaliamo in particolare Legambiente e CGIL), che oltre ad aver firmato un appello per chiederne il ritiro, mercoledì scorso si sono ritrovati sotto il palazzo della Regione per un presidio pacifico, al quale Sinistra per Calenzano ha aderito.
Il PNRR dovrebbe rappresentare un’occasione per rimettere al centro della discussione politica, anche a livello locale, i temi della partecipazione e della transizione ecologica: un approccio che non va vissuto come un limite o come un mero adempimento burocratico, ma per tornare a decidere insieme ai cittadini la prospettiva da dare al futuro delle nostre comunità.
E d’altra parte la transizione ecologica e l’attenzione all’ambiente, assieme al rispetto del confronto democratico, pubblico ed istituzionale, e del valore della partecipazione, sono elementi centrali della proposta politica di Sinistra per Calenzano.
Purtroppo, sia l’Amministrazione che la maggioranza, durante la discussione in Consiglio, non hanno colto queste priorità, rimarcando l’importanza di non perdere tempo per non rischiare di perdere il finanziamento ottenuto, e di procedere speditamente con la progettazione esecutiva del primo stralcio del progetto per la nuova Centralità Urbana, ovvero la costruzione di 72 alloggi ERP nell’area verde compresa fra via Pertini e via Faggi: uno spazio inedificato che riteniamo vada tutelato in quanto è d’importanza strategica, rappresentando l’ingresso che dal centro di Calenzano conduce al futuro Parco delle Carpugnane.
La necessità di un confronto con i cittadini su questa nuova edificazione, se non addirittura di un ripensamento senza se e senza ma - conclude la nota - appariva chiara sin dalla fase di raccolta delle osservazioni sul Piano Operativo Comunale dello scorso aprile: i residenti della zona si erano già organizzati raccogliendo più di cento firme contro questa previsione, a cui ad ottobre si sono aggiunte le 704 sottoscrizioni alla petizione popolare lanciata da Sinistra per Calenzano, petizione a cui ancora non ha fatto seguito alcuna risposta istituzionale.
Nonostante questo, e nonostante le tante possibilità alternative disponibili per la rigenerazione delle palazzine ERP di viale del Pino - nelle modalità esecutive, nell’area di destinazione, e per il relativo finanziamento, e che abbiamo proposto per tempo all’Amministrazione nelle opportune sedi - è stata ulteriormente confermata la volontà di procedere con l’occupazione dell’area verde, anzi registriamo con dispiacere che su questo tema ancora non si è tenuto alcuna iniziativa pubblica da parte delle istituzioni, iniziativa che ormai più che come un confronto partecipativo si profila come un incontro informativo, dove rendere conto di decisioni già prese, e che sinceramente ci appaiono sempre meno giustificabili, sia nel merito che nel metodo.