
Ancora una volta torniamo a parlare di scuola, l'ultima volta che lo avevamo fatto ci eravamo lasciati con la storia di Matteo. Un bambino autistico di Pontassieve che al suo primo giorno di scuola elementare si era trovato senza maestra di sostegno e del babbo Francesco che, per tale motivo, aveva protestato giungendo fortunatamente ad un lieto fine per il figlio (Leggi qui l'articolo).
Oggi, però, torniamo a parlare del tema con la voce di una madre di una bambina di Pontassieve che ancora sta lottando per lo stesso identico obiettivo: una maestra di sostegno per la figlia con disabilità . Sono passati 15 giorni dall'inizio della scuola e per la bambina ancora nessuna maestra è stata nominata (come per altri 34 bambini del Comprensivo di Pontassieve, ndr). "Mia figlia necessita di un docente che la segua e ancora nessuno ha notizie in merito, mi fa estremamente piacere sapere che a qualche bambino è stato già assegnato però dopo 15 giorni non è possibile", spiega la madre ad Ok!Valdisieve.
Il problema però non si limita ai bambini che necessitano docenti di sostegno. Ancora, infatti, l'organico scolastico in generale non è completo a causa di un blocco delle graduatorie che sembra subentrato dalle procedure ministeriali, ovvero dei tecnici burocratici del ministero. A Pontassieve, nello specifico, i docenti totali mancanti tra infanzia, secondaria e primaria sono 50 (compresi insegnanti di sostegno e personale Covid) dei quali 35 sono quelli di sostegno. L’unica graduatoria della prima fascia è esaurita. Questo è quanto è stato stabilito nel Consiglio di istituto straordinario online che ha avuto luogo venerdì scorso (25 settembre, ndr).
Per tale motivo a Pontassieve si è vista necessaria l'adozione del prolungamento dell’orario provvisorio (8:30/14:30) fino a completamento dell’organico scolastico (ogni scuola del plesso basandosi su questo ricomincerà l’orario ordinario una volta integrato l’organico mancante). Tale scelta è stata condivisa anche da altri comprensivi della Valdisieve (e non solo). Le famiglie verranno avvertite tramite registro elettronico.
Altro problema, non di meno importante, che ha sottolineato al nostro giornale la madre della bambina è quello della didattica a distanza nel caso di positività Covid o isolamento fiduciario. "Ho assistito a tutto il Consiglio online - spiega la madre - e quello che ho capito è che nessuno sa bene come muoversi. Un tema particolarmente spinoso è quello della D.A.D che è stato sottolineato per il caso di positività alla Galilei di Sieci. In tal modo sono venuta a conoscenza che per il momento nessun piano per la didattica a distanza, o meglio didattica digitale integrata come viene chiamata ora, è stato attuato. Come giustificazione è stato dato che, testuali parole, il caso di positività 'è venuto fuori troppo presto'. Per me, come per molti altri genitori, è inconcepibile".
"Altro problema - continua - che da quanto spiegato durante il Consiglio i docenti in quarantena sono considerati dallo Stato in malattia e dunque, neanche se venisse attuato un piano potrebbero svolgere la didattica a distanza. Con le nomine bloccate, dunque, ad esempio, nel caso di un maestro di una specifica materia unico per tutta le classi della scuola sarà impossibile per i bambini studiare quella materia se a questo viene imposta la quarantena".
Il corpo docenti del plesso di Pontassieve si sta muovendo per protestare a fronte della situazione che si è creata. Anche i genitori stanno cercando in modo parallelo una soluzione.