10 APR 2025
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Porta a Porta o 'punto di raccolta'? Una protesta dal Trebbio, per anziani e non solo

  • 2015
Porta a Porta o 'punto di raccolta'? Una protesta dal Trebbio, per anziani e non solo Porta a Porta o 'punto di raccolta'? Una protesta dal Trebbio, per anziani e non solo © n.c.
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“Sono ormai risolte le criticità collegate alla nuova modalità di raccolta” si legge così nell’articolo apparso sulla nostra testata e titolato “Via al Payt a Scarperia e San Piero nel quale si spiega come risparmiare addirittura(!) il 10 per cento sulla tassa. Tassa che viene regolarmente pagata anche dai residenti al Trebbio, che con la “nuova modalità di raccolta” sono costretti a tenere la spazzatura in casa nell’attesa del giorno designato. E poi devono metterla in auto ed andare a portarla al “Punto di raccolta” stabilito (che per alcuni dista anche qualche chilometro) per il borghetto patrimonio dell’Unesco. Ora, l’italiano è italiano e “Raccolta porta a porta” esclude che ci sia un “Punto di raccolta”, se un utente deve prendere il bussolotto e portarlo a 300, 400 metri 1 chilometro da casa, non è più “Porta a porta” è semplicemente un’odissea! M.T. 82 anni, reduce da un’operazione al femore, per portare il bidoncino al punto di raccolta, dovrebbe farsi una discesa sterrata di un centinaio di metri per poi attraversare tutto il borgo per andare a depositarlo al “punto di raccolta”; poi chiaramente fare tutto a ritroso semplicemente usando le stampelle, facile no? E tornare fino a quella porta dove il contratto con Alia dice di ritirare la spazzatura (si chiama Porta a porta o no?). Altro particolare che preoccupa chi passa a Trebbio anche solo i mesi estivi è che, 20 bidoncini pieni di resti alimentari in fermentazione attirano gli animali ed in campagna sappiamo tutti che, non mancano i cinghiali, i cervi, i branchi di cani selvatici e quei lupi che ogni tanto di fanno uno spuntino con qualche pecora mugellana. Voglio solo fare un’ipotesi, ma se una sera, magari un’anziana andando a mettere la spazzatura al “punto di raccolta” si trovasse accerchiata dagli animali? Da casa sua, chiuderebbe la porta e sarebbe al sicuro, ma in fondo al borghetto a chi potrebbe raccomandarsi? Oltretutto la strada per arrivare alle coloniche della tenuta del Trebbio è perfettamente agibile nonostante non sia asfaltata e comunque non sarebbe una giustificazione alla costrizione degli utenti a portarsi in giro la spazzatura. Prima di dare l’appalto ad una ditta, un comune dovrebbe informarsi se questa ha i mezzi per garantire a tutti i cittadini lo stesso servizio, il Comune di Scarperia e san Piero, cosi come gli altri comuni mugellani avrà considerato che i cittadini non sono solo quelli che abitano in paese e magari in piano. Ci sono moltissimi utenti per i quali il “porta a porta” è diventato un incubo, quelli senza terrazzo per esempio, costretti a tenersi in casa i resti alimentari per giorni e finora è andata bene perché è stato freddo, vedremo tra 15 giorni quando le formiche si faranno vedere e le case cominceranno a profumare di discarica. Funziona benissimo il sistema Firenze, cassonetti con la chiavetta che ti permettono di invitare 4 amici a cena e finito di cenere scendere e buttare i resti nel cassonetto, pagando per la quantità di immondizia che produci. Provate a fare prosciutto e popone il lunedì sera e tenervi le bucce in casa fino al giovedi mattina…. Quindi prima di “Festeggiare” per aver risolto le criticità accertiamoci che ALIA ed i Comuni abbiano ben chiaro che non esistono cittadini di serie diverse , che tutti pagano e devono ricevere lo stesso servizio. “E facile pedalare in piano, è sulle salite che si vede il vero ciclista!” chi ha orecchi intenda.

 

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