
Il gruppo consiliare “Liberamente a Sinistra in Movimento” rompe il silenzio e affida a un’interrogazione formale, con risposta verbale e scritta, il proprio forte dissenso nei confronti dell’atteggiamento assunto dalla Giunta comunale in seguito all’alluvione che il 14 marzo ha colpito duramente il territorio. In particolare, le consigliere Caterina Corti e Laura Maria Cosetta Fratini lamentano l’assenza di un confronto istituzionale all’interno delle sedi consiliari, sottolineando come Scarperia e San Piero sia tra i comuni più colpiti del Mugello e, tuttavia, non sia ancora stato convocato un Consiglio Comunale per discutere dell’accaduto, a differenza di quanto avvenuto negli altri comuni della zona.
Le due consigliere riconoscono la presenza fisica degli amministratori comunali sul territorio nei giorni successivi alla calamità e l’impegno in assemblee pubbliche, ma ribadiscono che “non sono le strade il luogo deputato alla discussione istituzionale, bensì le democratiche sale del Consiglio Comunale”. Una mancanza, secondo il gruppo di minoranza, che lede il ruolo delle opposizioni e la trasparenza dovuta ai cittadini.
Nel testo dell’interrogazione, “Libera Sinistra in Movimento” richiama anche le responsabilità del passato, puntando il dito contro scelte urbanistiche discutibili, come quelle legate al villaggio di Campomigliaio e alla zona artigianale di San Piero, definite “urbanizzazioni mai da autorizzare in aree notoriamente soggette a esondazioni”.
Le consigliere chiedono conto inoltre delle iniziative adottate e in programma da parte dell’Amministrazione, nonché degli sviluppi dopo l’emergenza, citando anche l’ordinanza di inagibilità notificata ai residenti di Cardetole e la recente collaborazione con tecnici provenienti dalla Regione Liguria.
“Chiediamo che venga rappresentata ai cittadini e al Consiglio l’effettiva fotografia degli eventi e lo stato dell’arte – affermano Corti e Fratini – La nostra è una richiesta di trasparenza, partecipazione e condivisione di responsabilità”.
Il gruppo conclude ribadendo l’urgenza di una convocazione ufficiale del Consiglio Comunale in forma aperta, per discutere pubblicamente della gestione dell’emergenza e delle azioni future, sottolineando che “i cittadini hanno diritto di sapere, e i consiglieri di opposizione hanno il dovere di vigilare”.