Una chiacchierata in cui parliamo con l'amministratore e con la persona lasciando fuori in questo caso la politica. Un bilancio di fine mandato prima di consegnare le chiavi del comune alle elezioni amministrative di giugno 2024 che stabiliranno chi sarà il nuovo Primo Cittadino.
Anna Ravoni la vogliamo introdurre con le parole che lei stessa ha scelto nel 2014 quando, dal suo blog si è presentata ai fiesolani alla testa della sua lista civica "Cittadini per Fiesole" e contro ogni previsione ha conquistato il comune del Colle.
"Sono nata a Borgo San Lorenzo nel 1959 ma a tre anni, dopo la perdita di mio padre, già vivevo con mia mamma nella casa dei nonni a Pian di Mugnone. Mi considero quindi completamente e appassionatamente fiesolana. Nella nostra città svolgo l'attività di tributarista e vivo a Caldine con Renzo, mio compagno da venti anni. Le mie varie esperienze nel mondo associativo e sportivo mi hanno legata in modo indissolubile alla vita dell'associazionismo e del volontariato locale.
Iscritta all'età di 14 anni alla Fgci, dopo una militanza di 35 anni, dal Pci al Pd, delusa dalla mancanza di democrazia interna ne sono uscita dando vita alla lista civica che ha proposto la mia candidatura a Sindaco di Fiesole nel 2009. Dopo quattro anni nel Consiglio Comunale la mia determinazione al cambiamento si è fatta più forte di prima. Per questo, spinta dai tanti cittadini che come me sentono questa esigenza ho deciso di candidarmi nuovamente a Sindaco dei Fiesolani nelle elezioni del 2014".
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Iniziamo. Sindaco o Sindaca come la devo chiamare?
Per me Sindaco perché è una carica e quindi non va nel al maschile ne al femminile.
Bene Sindaco Ravoni, per lei si chiude un ciclo di dieci anni. Il suo secondo mandato è stato caratterizzato dall'emergenza covid, la crisi più grave che il nostro paese ha conosciuto dalla fine della seconda guerra mondiale. Partiamo da qui, che momento è stato?
Un periodo duro che ho affrontato in modo diretto stando vicina ai cittadini. Tutti i giorni telefonavo a chi era in quella maledetta lista che mi inviava l'Asl, chiamando casa per casa. Purtroppo nel nostro comune abbiamo perso 46 persone. E' stato davvero un momento terribile in cui si è bloccata tutta la macchina amministrativa.
Personalmente, ripensandoci adesso, è stato davvero difficile ma è stato un momento che mi ha permesso di stare a contatto con la gente. Ricordo i ragazzini che si nascondevano nei boschi e nei prati per stare insieme; le persone che con la scusa del cane violavano la clausura, ma soprattutto ricordo le famiglie che hanno sofferto e non solo per la salute.
Dal punto di vista economico l'amministrazione ha dovuto fare un grande sforzo perché quando arrivavano i ristori dal Governo dovevamo farci trovare pronti e ridistribuirli e quindi attivarci velocemente per capire chi e come poteva averne diritto. Peraltro in quell'occasione sono venuta a conoscenza di molte situazioni delicate che poi, per fortuna, sono rientrate. Un umanità che non dimenticherò e ricordi che rimangono dentro.
Dal punto di vista della macchina amministrativa abbiamo avuto il blocco totale di tutto. La prima iniziativa che abbiamo dovuto fermare è stata la festa dell'8 marzo che a Fiesole ha una tradizione importante. Tutto fu bloccato dall'oggi al domani e oltre alle iniziative culturali il problema grosso è stato sociale pensando che i bambini non potevano andare a scuola e gli anziani non potevano avere i servizi domiciliari. Il mio auguro è che nessun altro Sindaco si debba trovare ad affrontare un momento del genere.
Questo mio secondo e ultimo mandato è stato quindi il più complesso smentendo il detto che il secondo mandato di un Sindaco scorre sempre in tranquillità. Per me non è stato certamente così!
Ci sono mancati due anni e questo ha influito anche sul programma di mandato.
Faccio un esempio: il piano operativo comunale è slittato di un anno Tutti si lavorava on line ma non era la stessa cosa e due anni di vita amministrativa mancate è pesante in un bilancio conclusivo. Personalmente sono da sempre contraria al terzo mandato del Sindaco ma credo che, in questo caso, con un secondo mandato durato solo tre anni avrebbe avuto senso farlo. I cittadini devo avere ben chiaro che è per questo che alcune cose previste nel programma di mandato non sono state portate a termine a fine legislatura.
Vediamo il bicchiere mezzo pieno. Il covid ha lasciato in eredità un maggiore rapporto diretto con i cittadini?
Sì anche se come sappiamo il detto di quei giorni che dopo "tutti saremmo più buoni" è stato smentito dai fatti. Come amministrazione ci siamo resi conto di tante realtà che prima non conoscevamo. Sappiamo ad esempio che la stretta convivenza ha creato problemi interpersonali in alcune famiglie che ho vissuto personalmente nel corso delle mie telefonate quotidiane.
Sono venuta a conoscenza di nuclei che avevano reali difficoltà e che non erano conosciute dalla macchina amministrativa ma anche, e lo dico con franchezza, di famiglie che sfruttavano alcuni servizi sociali pur non avendone diritto ed è emerso ahimè anche tanto lavoro nero.
Un programma di fatto dimezzato dalla pandemia e poi il ritorno alla normalità. E' stato difficile?
E' stato ed è ancora difficile perché purtroppo nelle amministrazioni pubbliche si sono strutturate situazioni del periodo del covid. Faccio un esempio concreto: continuare a fare le riunioni con la Città Metropolitana e con la Regione Toscana via telematica è per me è incomprensibile. Il rapporto personale è ben diverso da quello schermato da un computer. Questo lascerà il suo strascico così come lo "smart working" prima sconosciuto e che oggi sta creando tanti problemi ai cittadini soprattutto.
Gli impiegati sono contenti di lavorare da casa ma i cittadini sono costretti a prendere un appuntamento per pratiche anche banali perché tutti i dipendenti sono contemporaneamente in smart working. Questo è bene dirlo è un danno ai cittadini.
Ho provato ad oppormi a questo ovviamente nei limiti che la legge mi consente ovvero limitando al 15% il lavoro da casa anziché al 35% per cento che concede la Regione garantendo i dipendenti che usufruiscono della legge 104, le mamme con figli piccoli etc.
Credo che a lavorare a pieno ritmo come prima non torneremo mai perché si sono modificati i ritmi e la mentalità delle famiglie.
Anche il tessuto commerciale fiesolano è cambiato?
E' cambiato sicuramente nel corso degli ultimi vent'anni anni progressivamente e anche a Fiesole e ancora prima che io diventassi Sindaco abbiamo assistito al fenomeno della chiusura dei piccoli negozi di vicinato. Nel corso del mio mandato sono stati chiusi quattro negozi, un numero alto per Fiesole. Nella Valle del Mugnone ha influito la nascita di un grosso supermercato e l'unica zona dove i negozi reggono è rimasta la Valle dell'Arno credo a causa dell'età alta della residenza.
Purtroppo anche qui influisce la pandemia perché l'uso degli acquisti on line, necessari in quel periodo ma proseguiti dopo ad emergenza finita stanno dando il colpo di grazia alle piccole botteghe. Personalmente non ho mai fatto e mai farò acquisti sui grossi portali preferendo andare nei negozi dove si vive un rapporto diretto e umano ma è un fatto che la pandemia abbia dato il colpo di grazia a tante attività che sopravvivevano.
Capitolo turismo. C'è stata una ripartenza?
A Fiesole sta andando bene. Appena si è potuto riaprire sono tornati i turisti anche perché fortunatamente abbiamo degli ambienti che aiutano. Penso al Teatro Romano dove si può stare all'aperto a vivere millenni di storia senza sentirti l'oppressione di essere in troppi contingentati in un ambiente al chiuso. Il turismo a Fiesole è rinato.
Parliamo di cultura.
Un mio orgoglio è l'Estate Fiesolana. Quando sono diventata Sindaco si contavano in ogni stagione circa 10mila presenze e quest'anno si è chiuso a 45mila. Un boom che rivendico dovuto alla scelta di farla organizzare da chi questo lo fa di professione. Avendo affidato l'evento con un bando quinquennale con opzione per altri cinque a un gestore esterno, nello specifico Prg e Music Pool questo ha permesso di programmare e investire.
Rivendico quindi di aver fatto rinascere l'Estate Fiesolana a Fiesole e anche l'Auditorium di cui si parlava dal 2001, anno in cui fu posata la prima pietra. Portare a termine quel progetto era nel mio programma elettorale fin dal 2014. Quando sono diventata Sindaco per la prima volta ho visto che c'erano già pronti un milione e centomila euro accantonati per fare il secondo lotto dell'auditorium, ora teatro di Fiesole. Ho deciso subito che non potevamo spendere quei soldi come Comune perché questo non può affidare direttamente i lavori, ma deve fare la gara la gara per il progetto del secondo lotto, la gara per la verifica, la gara per la ditta, la gara per il collaudatore il tutto e quindi non ci sarebbero bastati quei danari ma soprattutto i tempi sarebbero stati troppo lunghi.
Ho stoppato l'investimento e fui massacrata dall'opinione pubblica e soprattutto dall'opposizione politica del Pd ma sono andata avanti per la mia strada e grazie all'agenzia del demanio e in particolare a due dottoresse che ci hanno seguito abbiamo realizzato un bando di valorizzazione e gestione. Quando nel 2016 l'ho proposto per la prima volta mi hanno dato tutti di pazza, ma poi nel 2017/2018 si sono presentate tre società che poi si sono unite nella Teatro di Fiesole srl che hanno accettato la sfida investendo oltre al milione e cento che gli abbiamo affidato altri seicento mila euro. Una conferma che avevo ragione io e che quel milione e cento non sarebbe bastato. Poi a teatro di Fiesole srl hanno saputo gestire e seguire bene le ditte come il pubblico non avrebbe mai potuto fare.
Lo avevo promesso che lo avrei fatto partire e così è stato anche se in ritardo a causa del covid.
Un altro suo successo Sindaco è Sant'Antonino?
Quando ci siamo insediati abbiamo visto che la Asl lo aveva nel piano delle alienazioni per 7 milioni e centomila euro.
Anche in questo caso grazie a un lavoro importante fatto insieme la Asl ha capito che era bene rifare la perizia e quindi l'ha potuta mettere in bilancio a 3 milioni e 490 mila euro che essendo il valore reale ha permesso di vendere l'immobile e quindi anche qui in ritardo per il covid poiché doveva essere venduto nel 2020, l'ex ospedalino è stato venduto nel 2022.
Da un punto di vista urbanistico siamo a posto, da un punto di vista tecnico si stanno confrontando e valutando Regione, società della salute e la ditta che porterà avanti il progetto di quello che sarà sicuramente un polo socio sanitario e che potrà essere una Rsa diversa, ovvero una moderna struttura socio/sanitaria per anziani.
La mia speranza è prima di fine mandato di poter dare il via lavori, ma forse non ci riuscirò. Credo senz'altro però di poter consegnare nelle mani del nuovo sindaco il progetto concluso. Rimanendo alla sanità sono contenta che Camerata, anche se posto nel territorio di Firenze ma legato storicamente a Fiesole, sia diventato un ospedale di comunità che peraltro funziona molto bene.
Parliamo del distretto biologico
Può sembrare una cosa secondaria ma per noi è molto importante anche nell'ottica di un cambiamento della mentalità dei nostri cittadini. Un progetto che non vuol dire solo andare ad acquistare nelle aziende. Un progetto riuscito che ha legato aziende, ristoratori, albergatori, commercianti, associazioni e cittadini creando davvero una comunità virtuosa che lascio in eredità al nuovo Sindaco che invito a coltivarla credendo nel biologico.
Un progetto che ci ha dato e ci da molte soddisfazioni e molti riconoscimenti; l'ultimo, me lo ha comunicato il mio assessore, è arrivato giusto in questi giorni da parte parte di un professore universitario portoghese. Il nostro distretto a differenza di altri è partito dal basso ovvero da un gruppo di lavoro "consumo consapevole e mangiar sano" formato all'interno dell'associazione Cittadini per Fiesole che lo ha creato andando a contattare "porta a porta" le singole aziende del territorio. Quindici hanno deciso di stare nel gruppo e poi abbiamo contattato ristoratori, albergatori e associazioni, le due pro loco e i cittadini. e gli abbiamo messi in rete.
Il nostro distretto biologico oggi viene visto dalla comunità nazionale e internazionale come un progetto pilota da prendere a modello.
Per me un sogno realizzato che avevo nel programma di mandato tant'è che nel 2014 quando sono stata eletta per la prima volta nel comune di Fiesole e credo anche nel territorio metropolitano ho istituito l'assessorato allo sviluppo economico con delega all'agricoltura.
Fiesole quindi non è solo turismo, ma ha intorno alle sue bellezze artistiche quelle naturali di un distretto biologico diventato esempio tant'è che siamo andati a fare dei convegni a Calenzano e nel Mugello che guardano a noi con interesse e anche all'università di Firenze ne hanno parlato.
Capitolo trasporto pubblico locale
Premetto che con Autolinee Toscane è una tragedia quotidiana per i disservizi. E' bene dirlo non funziona!.
Sono orgogliosa però di avere riportato nella valle dell'Arno la linea 34 a Ellera anche se, anche in questo caso, il servizio con At è potuto partire solo a novembre 2021 perché la gara Tpl partita all'inizio del 2011 ha subito molti ricorsi e controricorsi e ha avuto espletamento solo all'inizio del 2021. Per cui in nemmeno un anno abbiamo rimesso il bus su strada con una gara iniziata nello stesso anno grazie all'inserimento nel primo lotto di gara, altrimenti si sarebbe slittati al 2024.
I bilanci comunali sono sempre disastrati?
Questo è il nostro maggiore orgoglio!
Abbiamo ripianato il bilancio del comune di Fiesole. Ricordo che quando mi sono insediata il comune aveva 25 milioni di debiti più 2,8 milioni di debiti fuori bilancio che sono emersi negli anni successivi su un bilancio comunale di 12 milioni.
Quindi era un comune indebitato il doppio del suo bilancio annuale.
Con politiche attente, e ringrazio il mio assessore al bilancio che è stato eccezionale, siamo riusciti a contenere tutte le spese. Alcune del tutto inutili che abbiamo subito tagliato come l'auto del sindaco con un autista dedicato. Io vado in giro con la mia auto per il territorio senza rimborsi spese. Abbiamo tolto anche la carta di credito del sindaco con cui pagava pranzi e cene ai suoi ospiti e poi abbiamo prestato attenzione a tutte le spese e tutti i costi del comune creando purtroppo anche dei disagi a qualcuno come ad esempio le società sportive a cui abbiamo dovuto imporre un affitto dato che fino al mio insediamento non pagavano niente creando anche dei possibili problemi con la Corte dei Conti che poteva contestare ciò all'amministrazione.
Nel 2022 con riferimento al bilancio 2021 siamo peraltro riusciti ad uscire dal piano di riequilibrio e quest'anno nel 2023 avremo delle risorse in più che ci permetteranno di fare investimenti che non abbiamo potuto fare in questi anni.
La novità è ad esempio è che daremo dei contributi alle società sportive che gestiscono i nostri impianti poichè sono luoghi molto importanti per la nostra comunità che gestiscono oltre cento bambini fra calcio, tennis, ginnastica, danza, etc...
Siamo riusciti a dare contribuiti anche ad altre fondazioni del territorio che da anni non venivano più erogate e soprattutto abbiamo creato un sistema normale di gestione del bilancio. Quest'anno per la prima volta dal 2012, ovvero un anno successivo a quando fu firmato quel maledetto piano di riequilibrio che ho sempre contestato (di 2 milioni e 200 mila euro decennale) quando sei uno dei 47 comuni italiani più ricchi su 8000 e il terzo comune per reddito della Toscana. Ricordo che da quel piano ne siamo usciti prima della scadenza decennale anche per non avere più sopra di noi sempre l'occhio vigile della Corte dei Conti e del Ministero degli Interni.
Oggi possiamo rifare mutui e qualche investimento prima impossibile e a tal proposito abbiamo acceso un mutuo per 600 mila euro per andare a concludere l'intervento di Caldine sulla scuola.
Ecco parliamo di scuole
Si oltre a Caldine i cui lavori sono al momento in attesa dell'approvazione dalla centrale unica di committenza della città metropolitana, grazie a un investimento stiamo terminando l'intervento a Compiobbi. La scuola dell''infanzia del Girone è a posto e il 7 gennaio torneranno nelle loro classi anche i bambini della primaria con una scuola restaurata e sismicamente a posto. Ci sono già i fondi anche per la scuola di Compiobbi in attesa che anche lì la città metropolitana sblocchi la Cuc.
Sulle scuole spesso si scatenano polemiche sui social, vogliamo spiegare il rompicapo dei bandi?
Come funzionano i bandi comunali?
Sono tre passaggi di progettazione: c'è la fase preliminare, quella esecutiva e quella definitiva e per tutte e tre queste fasi serve un bando diverso. Oggi per fortuna, con il nuovo codice degli appalti è stato eliminato un passaggio conglobando la preliminare e la definitiva che sono diventate di progettazione di fattibilità ma rimane poi l'esecutiva. I tempi?
Lunghi ovviamente perché dopo i bandi per i quali servono circa 2/3 mesi per realizzarli c'è la fase di pubblicazione che deve durare altri 3 mesi e poi vanno verificati e poi e poi... Insomma, siamo sotto scacco della burocrazia italiana...
Rimanendo all'edilizia a che punto è la passarella sull'Arno
Giusto oggi (venerdì 19 ottobre) apprendo da una nota che mi arriva dalla città metropolitana che prossimamente ripartiranno i lavori per la passarella Compiobbi-Vallina. Sono felice perché se i lavori ripartono nelle tempistiche che ci hanno detto i cittadini di Compiobbi avranno finalmente di nuovo a disposizione la piazza e il camminamento sull'Arno.
Situazione migranti. L'esperienza di Fiesole?
Noi ne abbiamo 160 fra nordafricani e ucraini collocati nei vari conventi vuoti e devo dire che non creano nessun tipo di disagio.
Nel 2015 ricordo un'assemblea infuocata a Borgunto prima che arrivassero i primi 50. C'era molta preoccupazione ma dissi che saremmo stati attenti e che con la volontà di tutti si sarebbero integrati e così è stato.
Fiesole in questo è un esempio d'integrazione, purtroppo a livello nazionale manca una legge che ci potrebbe permettere di metterli a fare lavori socialmente utili.
Favorevole ai centri per il rimpatrio?
No il centro unico per il rimpatrio non va bene. La Toscana a mio avviso ha gestito bene questo tema grazie all'integrazione diffusa.
La manutenzione delle strade, cosa che chiedono molto i cittadini sui social...
A livello metropolitano è stata rifatta la provinciale 55 e adesso si sta combattendo sulla provinciale 302 (la Faentina bloccata dalla frana dell'Olmo) per la ripartenza dei lavori che dovrebbero essere a gennaio. Quanto alla manutenzione delle strade comunali abbiamo tanti problemi di buche e dossi perché in tanti anni non è stato fatto niente. Noi siamo riusciti a fare dal 2021 un piano di manutenzione gare investendo 90 mila euro, poi nel 2022 ne abbiamo investiti altri 90 mila, dal 2023 grazie alla fine del piano di rientro abbiamo potuto investire 500 mila e l'anno prossimo ne metteremo a disposizione altri 440 mila euro. Chiaramente per le strade disastrate di oggi sono spiccioli ma è un segnale che lasciamo al nuovo Sindaco nella certezza che la programmazione sulle strade debba diventare una prassi.
Durante il suo secondo mandato sono nati a Fiesole i Consigli di Zona...
Ci abbiamo creduto perché siamo certi che potranno diventare un bel momento di partecipazione e di collaborazione con il Consiglio Comunale, che, comunque, rimane il fulcro politico decisionale dell'Amministrazione.
Non un organo in più o una sovrastruttura, ma un momento di raccordo con i consiglieri che possa avvicinare di più i cittadini delle varie zone con l'Amministrazione stessa nella risoluzione delle problematiche locali.
Altre cose che vuole dire ai nostri lettori?
Sono contenta di avere ricreato a Fiesole una comunità, una comunità che dialoga fra se.
Lo abbiamo fatto istituendo iI primo giorno di primavera la festa dei bambini nati l'anno precedente e per i quali il giorno della festa dell'albero piantiamo un alberello per ogni bambino nato l'anno precedente.
Il 27 dicembre facciamo la festa dei 18enne in occasione della promulgazione della Costituzione Italiana che facciamo raccontare da un professore. Poi il 14 febbraio c'è la festa delle coppia che ricordo siamo stati fra i primi ad istituire. Piccole occasioni in cui ci troviamo insieme. Infine rivendico che la nostra Fiesole è oggi riconosciuta come una città dei Carabinieri.
Grazie ai nostri tre martiri sono riuscita a riavvicinare i Carabinieri a Fiesole e i fiesolani ai Carabinieri e a tutte le divise perché di esse, se non si fa niente di male non si deve avere paura, ma anzi, le Forze dell'Ordine devono essere visti come quelli che ci aiutano.
Infine sottolineo anche l'ottima relazione avviata con la Diocesi, che ho qua di fronte alla mia finestra. Un rapporto importante perché anche questo fa comunità sia che si sia credenti o non dato che comunque ci ritroviamo su certi valori.
Un cruccio che le rimane a fine mandato?
I crucci sono tanti, tutti legati al periodo covid. Speravo soprattutto di essere più avanti con Sant'Antonino ma lascio volentieri l'avvio dei lavori al futuro Sindaco auspicando che sia un'esponente di "Cittadini per Fiesole" perché noi ci ripresenteremo alle elezioni.
Rumors dicono che c'è già il nome del candidato...
Ci stiamo lavorando. Garantisco che "Cittadini per Fiesole" c'è e ci sarà. E' un'esperienza che prosegue e spero di lasciare le situazioni non terminate in mano al Nostro Sindaco.
Anna Ravoni cosa farà da grande?
Tornerò al mio lavoro di tributarista che in questo tempo mi sono mantenuta, ci tengo a sottolinearlo. Ho uno studio a Pian del Mugnone e tornerò a lavorare a tempo pieno. Non farò comunque mancare la mia esperienza a "Cittadini per Fiesole" che ormai è la mia casa dato che dopo 35 anni di militanza politica ho scelto di non iscrivermi più a nessun partito perché ritengo che le segreterie nazionali non possano dettare legge alle amministrazioni locali. Una realtà questa molto presente anche oggi con ordini del giorno presentati in consiglio comunale che arrivano a pioggia "dettati" direttante dalle segreterie nazionali. Noi siamo e stiamo sul territorio. Siamo cittadini di questo territorio e se mi chiede se l'esperienza del civismo sia ripetibile a livello regionale le dico sicuramente di no.
Mi ha anticipato...Quindi nel 2025 non ci darà spazio per portare l'esperienza di Fiesole in Regione Toscana?
No perché a livello territoriale più ampio sono necessari i partiti. Forse in ambito metropolitano è ancora possibile replicare l'esperienza anche se Barberino Val d'Elsa e Firenzuola (per prendere due poli estremi) sono molto diversi ma civismo è civitas, ovvero città.
Avviso importante:
Ricordiamo che i quotidiani appartenenti al network di OKNews24 (OKMugello.it, OKValdisieve.it e OKFirenze.com) stanno conducendo interviste a tutti i sindaci dei territori che andranno ad elezione per fare un bilancio consuntivo di mandato da offrire ai lettori a sei mesi dalle amministrative 2024 indipendentemente che si ricandidino o no.
Ci sforziamo di dare voce a tutti in modo il più possibile imparziale, mantenendo al contempo la nostra impronta giornalistica di ricerca, elaborazione e, quando necessario, messa in evidenza delle notizie.
Per dovere di cronaca, abbiamo inviato richieste di intervista a tutti i sindaci ma rimaniamo in attesa delle loro risposte al fine di poter fornire un quadro più completo possibile.