
A Firenze, la recente introduzione di misure sperimentali per la gestione dei bus turistici ha sollevato interrogativi riguardo alla loro efficacia e al rispetto delle normative. Nonostante il periodo di prova, che si estenderà fino al 1° giugno, e le possibili difficoltà iniziali di comunicazione, si è osservata una significativa presenza di bus turistici in aree sensibili come il lungarno della Zecca, piazzale Michelangelo e la zona dello stadio Franchi.
La sosta prolungata di questi veicoli con i motori accesi, al fine di mantenere una temperatura confortevole per i passeggeri, ha generato preoccupazioni riguardo all'impatto ambientale e alla qualità dell'aria per i residenti.
Le autorità cittadine hanno implementato lo "Scudo Verde", un sistema di monitoraggio telematico, e condotto campagne di sensibilizzazione per promuovere il rispetto delle regole. Tuttavia, permangono dubbi sull'effettiva conoscenza e applicazione delle normative da parte degli autisti dei bus turistici.
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Rimangono aperti interrogativi riguardo alle ragioni per cui alcuni bus turistici continuano a transitare attraverso le porte telematiche dello "Scudo Verde" senza apparenti restrizioni e sulla possibilità di regolamentare la sosta con motori accesi per ridurre l'inquinamento.
Al momento, non sono disponibili risposte definitive a tali questioni, ma si auspica che le autorità competenti forniscano chiarimenti e adottino misure appropriate per garantire il rispetto delle normative e la tutela dell'ambiente.
Stefano Dini
A inizio articolo si parla di misure sperimentali Si prosegue con periodo di prova fino al 1 giugno. Vediamo s entro quella data saranno recepite le misure altrimenti saranno multe , penso.