Trovato morto in casa dopo 10 giorni. Dramma della solitudine © n.c.
Pontassieve – Era stata la vicina ad allertare i soccorsi, allarmata dal forte odore che sentiva arrivare dall'appartamento. Così ieri (martedì 12 aprile) un uomo di 54 anni è stato trovato deceduto in casa a Pontassieve, in avanzato stato di decomposizione. Ad intervenire presso l’abitazione dell’uomo (in viale Armando Diaz, sulle rive della Sieve, vicino la Coop) sono stati i Vigili del Fuoco del distaccamento locale; che si sono aperti un varco di accesso da una delle finestre dell’abitazione. Sembra che l’uomo fosse separato dalla moglie e che conducesse una vita di relativa solitudine, dato che il corpo è stato rinvenuto dopo circa circa giorni dal decesso. Una triste storia per questa povera persona che ha affrontato gli ultimi istanti di vita in completa solitudine, lontano da chiunque altro. Anche in una zona così centrale della cittadina, in un appartamento con diverse persone che vivono nell'immediata vicinanza, per giunta in un punto molto trafficato, è possibile morire soli. E' di queste ore la notizia del ritrovamento di un anziana signora in una zona isolata dell'Arizona (Usa), ancora in vita dopo quasi 10 giorni di isolamento completo, sopravvissuta bevendo acqua di stagno e cibandosi di piante. Lei è stata ritrovata grazie alla scritta "Help", fatta con della legna lasciata sul suolo ed avvistata dai soccorritori; perché le era andata in avaria l'automobile. Tutto questo per dire che a volte il destino gioca brutti scherzi. A volte si concludono con belle e inaspettate sorprese, quando non ci si aspetta nemmeno più. Altre, quando meno ci si aspetta, finisce invece tutto in un attimo. Soli in mezzo a tutti gli altri. Anche se alla fin "fine" siamo sempre soli.
