
A partire da martedì 6 giugno inizia la seconda edizione di #UffiziLive, l’iniziativa che le opere degli Uffizi in suggestivo dialogo con le arti dal vivo. Avviata come sfida l’anno passato, con grande successo, questa rassegna 2017 risulta ancora più articolata della precedente, e offre un programma ricco ed eterogeneo per generi e linguaggi. La selezione dei partecipanti è stata condivisa con i rappresentanti di alcune importanti realtà di spettacolo cittadine, e ha potuto attingere dal ventaglio di oltre 250 proposte, giunte a risposta dell’avviso pubblico con scadenza ad aprile scorso. Scegliere tra tanti bravi artisti è stato arduo, ma il criterio di varietà adottato significa solo che per molti non ancora selezionati si tratta di attendere la prossima edizione. Il menu di quest’anno è senz’altro splendido. Una rassegna di performance, musica, danza e teatro che vedrà partecipare artisti da tutta Italia e non solo. Grande spazio sarà dedicato soprattutto ai giovani e alle “idee giovani”, uniti alla valorizzazione del percorso artistico delle donne, intese non solo come performers, ma anche come soggetto di ispirazione prediletto in molti percorsi artistici: temi, aspetti e volti femminili immortalati in tante opere d’arte della Galleria delle Statue e delle Pitture degli Uffizi saranno al centro di molti spettacoli, ma in modo sempre diverso e originale. Il museo si apre alla contemporaneità attraverso il dialogo tra le nuove forme espressive e l’antico: molti pure i progetti sperimentali, innovativi, di contaminazione fra generi espressivi fino anche all’utilizzo di suggestive tecnologie digitali, dal light design alle sperimentazioni elettroacustiche. Un’attenzione particolare è stata rivolta anche a contenuti e linguaggi di respiro internazionale, considerando che quello delle Gallerie degli Uffizi è un pubblico assolutamente eterogeneo per cultura, lingue e sensibilità. Graditissimi ospiti anche due ensemble esteri, provenienti dalla Spagna e dall’Inghilterra. “Per una sera a settimana, nel Museo si vivrà un’esperienza a tutto tondo, al di fuori dell’approccio logocentrico cui siamo tutti abituati: le arti visive usciranno dal loro status storico e collezionistico e saranno messe in dialogo con le arti dal vivo, con l’emotività e con il corpo umano, con l’orecchio e la musica. Sarà un “viaggio” splendido, che permetterà di guardare le opere da una prospettiva inaspettata, più libera e coinvolgente: sentiremo che i quadri, le sculture, gli spazi architettonici ci appartengono intimamente, ed entreremo a far parte dello splendido scenario storico”, aggiunge il Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt.