
Sembra ieri quando sabato 16 aprile 2011, quindi un anno e mezzo fa, presenziammo ad una bella e significativa cerimonia all’interno dell’ex Asilo Infantile “A. Frilli” di San Piero a Sieve, per la consegna da parte dei famigliari dello scultore Giorgio Rossi (San Piero a Sieve 1893 – Firenze 1963), di un rarissimo dipinto dell’artista sanpierino, raffigurante il panorama del paese mugellano. Riproponiamo, per i nostri lettori, quello che scrivemmo sul Sito Web OK!Mugello, il 20 aprile 2011: “ - Quante volte al centro dei monumentali Giardini Municipali di Borgo San Lorenzo, sia per diletto o per seguire manifestazioni, cerimonie e rievocazioni istituzionali, abbiamo osservato il gruppo scultoreo bronzeo, che troneggia sul monumento in travertino, innalzato nel 1927, in onore e in ricordo dei Caduti del comune di Borgo San Lorenzo durante la I° Guerra Mondiale (1915/1918), raffigurante “il caduto morente sull’ara del sacrificio con la visione della Patria che lo protegge nella sua gloria”. Con il tempo, per la passione della storia paesana e mugellana, si viene poi a conoscere il nome dell’autore (così come gli autori, tanto per citare qualche esempio, delle statue di Giotto a Vicchio, del Re Umberto I° a Borgo e Vaglia, del Mausoleo a Ponzalla, senza dimenticarci del grande Antonio Berti, Mario Bini, Augusto Chini, Mario Ferretti, etc, etc), artisti insigni che hanno nobilitato con la loro indubbia arte, la cultura della loro terra. Giorgio Rossi (San Piero a Sieve 1893 – Firenze 1963), grande scultore, grande artista, fu l’autore, benché ancora molto giovane, a Borgo San Lorenzo del complesso scultoreo in bronzo sopra descritto, che gli fu commissionato da un comitato di saggi, dopo la visione di altre opere di altrettanti scultori dell’epoca, presieduto dal Generale Guglielmo Pecori Giraldi, ed inaugurato con una grandiosa cerimonia, come si legge nei giornali d’epoca. Questa la brevissima parentesi borghigiana dello scultore sanpierino, poiché la sua vita artistica è talmente copiosa che ci vorrebbe ben altro spazio per descriverla in maniera decorosa (significativa la monografia del prof. Stefano De Rosa, autore fra l’altro del volume sul borghigiano Giovacchino Forzano, regista, scrittore, librettista di Puccini, Leoncavallo e Mascagni), felici però nel venire a conoscenza che dopo molti anni di oblio, finalmente, lo scultore mugellano venga rivalutato, ricordato, riposizionato il tutto il suo valore artistico e umano. E’ in atto in questi giorni (lo scorso 2010 l’Ente Cassa di Risparmio gli dedicò una grande mostra nella Sala delle Colonne in via Bufalini), è in atto dicevamo, una sua mostra a Pontassieve nel Palazzo Municipale denominata “Nel segno della Sieve” (sono esposte circa 30 opere) e domenica scorsa 17 aprile 2011, anche l’amministrazione comunale di San Piero a Sieve gli ha reso omaggio con una breve ma sentita cerimonia nei locali dell’ex Orfanotrofio Frilli, messo disposizione dalla Confraternita di Misericordia presente con il Governatore Alessandro Chiesi, dove all’interno ci sono alcune opere dello scultore. Dopo l’intervento del Sindaco Marco Semplici (era presente anche l’assessore alla cultura Alessandro Giovannelli), lo scrittore locale Lanfranco Villani ha tracciato una biografia genealogica dello scultore, quindi la pronipote signora Paola Pagliai, con accanto altri famigliari, ha fatto dono al comune sanpierino di un dipinto ad olio del bisnonno raffigurante il panorama di San Piero a Sieve; un piccolo gioiello iconografico del paesello natio, che suggella dopo tanti anni questo ricordo di uno dei più illustri figli sanpierini. (A.G.). Proprio in questi ultimi giorni ci è giunto un comunicato dalla bisnipote Signora Paola Pagliai, che integralmente pubblichiamo: “ - Cari Amici, un altro piccolo grande passo nel percorso di riscoperta di Giorgio Rossi: la Galleria degli Uffizi ha accettato e collocato l’autoritratto dello scultore mugellano raffigurato a pag. 85 della monografia “Giorgio Rossi. Scultore nel secolo breve”. Ho consegnato la scultura pochi giorni fa al direttore degli Uffizi Antonio Natali e alla dr.ssa Giovanna Giusti, responsabile del dipartimento dell’Arte dell’Ottocento e Contemporanea. Non so chi di voi ha letto il bellissimo articolo sul Corriere della Sera di venerdi 5 ottobre 2012, dedicato alla parte del Corridoio Vasariano che ospiterà i ritratti degli artisti del ‘900, viventi e non: è lì che dovrebbe andare Giorgio Rossi insieme a Chagall, Manzù, Guttuso e altri. La giornalista che ha scritto l’articolo li definisce “gli immortali” e Giorgio Rossi si merita davvero di stare fra loro. Allego la foto che mi ritrae con la dr.ssa Giusti e con la scultura, immagine scattata dal carissimo amico Paolo De Anna ( figlio del dott. Gastone DeAnna, per 40 anni Capo Redattore delle Provincie de La Nazione, di cui ci onoravamo della sua amicizia –ndr), che anche in questo caso si è caricato la scultura sulle spalle (nel vero senso della parola) per la consegna agli Uffizi. Un caro saluto a tutti voi. Paola Pagliai-“. Che dire di questo bellissimo e significativo riconoscimento. Abbiano sempre detto e scritto che la storia non va mai nascosta, distorta (come abbiamo ultimamente letto in alcuni libri sul territorio), o cancellata, poichè torna sempre immancabilmente a galla a raccontarci la verità storica su tutto e di tutto. Quanti “grandi” mugellani (scultori, pittori, cantanti lirici, scrittori, commediografi, cineasti, scenografi, etc,etc), che hanno avuto il torto o la sfortuna di vivere nel famigerato “ventennio” (perfetto l’articolo di Lanfranco Villani sulla figura del grande pilota borghigiano Emilio Materassi su un settimanale locale), che erano stati messi all’indice, con il perentorio ordine di non menzionarli; ma quando un uomo è grande, è grande in tutte le latitudini e in tutte le ideologie, totalitarie aberranti o democratiche che siano. Tutto torna alla luce, tutto. Giorgio Rossi è agli Uffiizi: San Piero a Sieve e il Mugello ne devono esser fieri. Foto 1 (in alto un particolare e qui sopra): La consegna dell’opera scultorea alla Direzione degli Uffizi di Firenze. Foto 2 (qui sopra): Aprile 2011. La consegna del panorama di San Piero a Sieve dell’artista Giorgio Rossi, da parte della Signora Paola Paglia, al Sindaco Marco Semplici. Foto: Un “bassorilievo” in bronzo dello scultore Giorgio Rossi raffigurante il Cav.Antonio Frilli, fondatore dell’Asilo Infantile di San Piero a Sieve. (Foto A.Giovannini)