
Pontassieve – martedì 23 febbraio, dalle ore 9,15 alle 12,15 prenderà il via a Pontassieve, presso l’Istituto Secondario Superiore Ernesto Balducci, un ciclo di incontri tra la Confesercenti di Firenze e gli studenti. Sarà un breve corso di orientamento all’impresa riservato alle classi V dell’indirizzo Economico dell’Istituto. La serie di iniziative prevede altri incontri con studenti nei vari Istituti di Scuola Superiore della Provincia, promossi in particolare dalla sezione Giovani Imprenditori Confesercenti di Firenze nel corso del 2016. La mattina inizierà con i saluti di rito del Sindaco del Comune di Pontassieve Monica Marini; interverranno poi Flavio Ceseri, Presidente Confesercenti Pontassieve; Christan Domizio, Presidente Giovani Imprenditori Confesercenti Firenze; Claudio Clementi, Responsabile generale Confesercenti Mugello-Valdisieve, con il contributo Quando fare impresa è “un’impresa”: come si diventa operatori del commercio, del turismo, dei servizi; Lapo Cantini, Relazioni esterne Confesercenti, Generazione di fenomeni, dal “posto fisso” alla partita IVA; conclude Giulio Mannucci, Preside dell’Istituto Balducci; in fine spazio al dibattito con gli studenti. Durante questi brevi corsi orientativi si cercherà di rispondere ad alcune domande che ogni giovane si pone, affacciandosi sul mondo del lavoro. Cosa fare da “grande”? Come affrontare con fiducia la sfida di un lavoro autonomo o di una attività imprenditoriale nello scenario di una crisi sistemica? Come si diventa imprenditori di se stessi? Occorrono talento e doti personali, oppure non bastano, ed è una cosa che si può apprendere con adeguata formazione? Come si fa tutto questo? Per Christian Domizio, Presidente Giovani Imprenditori Confesercenti Firenze - con questo ciclo di iniziative perseguiamo un obbiettivo principale: quello di contribuire, in qualche modo, alla diffusione di una cultura d’impresa tra le nuove generazioni, senza la quale, sarà difficile se non impossibile sovvertire gli ultimi dati sulla disoccupazione giovanile nel nostro paese. In una realtà lavorativa in cui il cosiddetto “posto fisso” sembra sempre più essere una chimera, mentre si stanno assottigliando le possibilità di lavoro dipendente nel settore pubblico come in quello privato, un futuro economicamente sostenibile dev’essere progettato anche attraverso l’autoimprenditorialità, mettendo in campo attività economicamente sostenibili e redditizie.