
La Cellula “F.Engels” della Valdisieve del Partito Marxista-Leninista Italiano ha rilasciato un comunicato riguardo alle recenti alluvioni che hanno colpito i comuni del Mugello e della Valdisieve, in particolare il disastro causato dall’esondazione del fiume Sieve nelle giornate del 14 e 15 marzo. Il Partito ha espresso forti critiche alle autorità competenti, in particolare alla gestione dell’invaso di Bilancino, accusando le istituzioni di non aver affrontato in maniera adeguata la questione e di aver minimizzato la gravità della situazione.
La Cellula “F.Engels” ha sottolineato che, nonostante le dichiarazioni rassicuranti di Publiacqua e del Genio Civile, il sistema di gestione delle acque e degli invasi non è adeguato a fronteggiare i crescenti rischi legati ai cambiamenti climatici e agli eventi meteorologici estremi. Secondo il Partito, le istituzioni stanno cercando di giustificare l’incapacità di prevenire disastri come questi, scaricando la responsabilità sulla “forza della natura”, mentre il vero problema risiede nel sistema capitalistico che, secondo la Cellula, ignora le reali esigenze di protezione del territorio e della popolazione.
Una gestione inadeguata e la necessità di un cambiamento radicale
Il Partito Marxista-Leninista Italiano critica anche l’approccio delle istituzioni locali e regionali, accusandole di non aver preso misure sufficienti per evitare la ripetizione di simili eventi. La Cellula “F.Engels” ha dichiarato che la responsabilità delle amministrazioni locali, a tutti i livelli, è di non aver investito abbastanza nella sicurezza e nella prevenzione, così come nella manutenzione delle infrastrutture idrauliche. Invece di prendere misure concrete per proteggere il territorio, le amministrazioni sono state “impotenti e inerti di fronte alla catastrofe”.
La Cellula “F.Engels” ha concluso il comunicato con un appello alla classe lavoratrice e ai cittadini affinché si uniscano nella lotta per una gestione pubblica e responsabile delle risorse naturali. Il Partito chiede una rivoluzione ecologica che non solo risolva il problema della gestione delle acque, ma che avvii anche un processo di trasformazione radicale del sistema socio-economico, in modo da garantire la sicurezza, la giustizia e il benessere per tutti, non solo per i pochi privilegiati.
Con queste parole, il Partito Marxista-Leninista Italiano ribadisce la necessità urgente di un cambiamento radicale nella gestione delle risorse naturali e nella politica ambientale, invocando una mobilitazione popolare per difendere il territorio e la vita dei cittadini.
Le dichiarazioni integrali
"All’indomani del disastro che ha colpito gran parte dei comuni del Mugello e della Valdisieve a causa dell’esondazione del fiume Sieve del 14 e 15 marzo, le autorità di gestione del bacino idrico di Bilancino, hanno fatto quadrato a tutela del loro operato.
Publiacqua, la partecipata pubblica che ha in gestione il servizio idrico integrato del gestore dell’Ato 3 Medio Valdarno, chiamando in causa anche il Genio civile quale autorità responsabile in materia e che definisce i rilasci per la sicurezza idraulica, si è infatti affrettata a specificare che l’invaso ha svolto al meglio il suo compito di regimentazione delle acque ed evitato così un “disastro che poteva essere di portata ben maggiore”.
In ogni caso le perplessità rimangono, considerata soprattutto la repentina salita del livello delle acque in così breve tempo; ma se l’affermazione di Publiacqua corrisponde al vero, allora il problema è ancor più consistente ed il rischio di alluvioni nel nostro territorio, infinitamente più elevato.
Già, perché se un funzionamento diverso della gestione dell’invaso (salvo nuovi errori) rassicurerebbe quantomeno per il futuro, constatare che Bilancino ed il suo ente gestore non ha alcuna responsabilità, non ha potuto e non potrà far nulla in circostanze simili, significa di fatto affermare che l’evento può ripetersi ogni anno, più e più volte, soprattutto se considerato che i fenomeni meteorologici estremi dovuti al cambiamento climatico sono ormai ovunque all’ordine del giorno.
Allora, se da un lato Publiacqua ed il Genio Civile alzano pilateschi le mani, dall’altro ed a maggior ragione la Regione e tutte le amministrazioni competenti, a partire dai Comuni che governano il nostro territorio, che siano in carica da sei anni o da uno, hanno l’obbligo urgente di individuare contromisure immediate e strutturali affinchè certi disastri non si ripetano più.
Dopo i fatti del 13 e 14 marzo, tutte le popolazioni coinvolte, così come quelle sfiorate da questa sciagura, hanno ben chiaro che questa è una priorità assoluta del nostro territorio, assieme alla sanità e alla cura, al lavoro, ed a tutti i servizi pubblici essenziali."
Bagnatici Giovanni
Ma obbligare i coglioni che gestiscono il lago a tenerlo in inverno/primavera a 3/4 metri sotto il livello massimo noooooooo!!!!!!!!!!!
Stefano B.
Io penso, che quando ci sono previsioni di perturbazioni particolarmente violente , da bollino rosso o arancio, il lago possa essere abbassato di livello nei giorni precedenti , in modo che se le precipitazioni sono più intense il lago può contenere e a sua volta venga fatto defluire l'acqua più dolcemente. Ci sarà una piena del fiume, ma non un disastro come quello dei giorni 14 e 15.