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Autodromo. Il comitato ai sindaci: 'Applaudono Greta ma non pensano a emissioni'

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Autodromo. Il comitato ai sindaci: 'Applaudono Greta ma non pensano a emissioni' Autodromo. Il comitato ai sindaci: 'Applaudono Greta ma non pensano a emissioni' © n.c.
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Una nota ironica e molto critica da parte del comitato Il Suono del Mugello sui 'fan' di Greta: Stupisce che i sostenitori di Greta Thunberg, la sedicenne che viaggia nel mondo intero per sensibilizzare le persone sulla questione del clima e dell'inquinamento che ne è causa, come gli amministratori del Pd toscano, primo fra tutti il sindaco di Firenze Nardella, abbiano celebrato di recente il circuito mugellano per le ricadute economiche su tutto il territorio regionale, senza soffermarsi neanche un istante sull'inquinamento ambientale prodotto da quella struttura. Si tratta in primis di un inquinamento acustico, che dilaga ben oltre i confini del comune di Scarperia e San Piero, e di una massiccia immissione nell'atmosfera di gas di scarico tossici. Nel primo caso ragioniamo, come emerge dai dati trionfalistici dello studio condotto dal Centro Studi Turistici e Irpet citato dal sindaco Nardella, di emissioni sonore diffuse in Mugello per ben oltre 260 giorni all'anno, dunque non solo durante le gare, ma anche quando il circuito viene utilizzato da privati che con la moto girano per otto ore di fila senza silenziatori omologati da codice della strada, perché autorizzati da particolari e illimitate deroghe. Detto in parole semplici: il comune cittadino verrebbe multato se con il proprio mezzo violasse la quiete pubblica, viceversa il cittadino che entra nell'autodromo pagando fior di quattrini può farsi scudo di una deroga illimitata al rumore. È evidente che l'interesse privato prevale su quello pubblico, visto che gli utili di circa 2,0 milioni (dati certi del 2016; probabilmente ad oggi sottostimati considerata la crescita progressiva della ricaduta economica sul territorio!) non vengono certo condivisi dall'Amministratore delegato dell'autodromo con le comunità che sopportano, quasi 300 giorni su 365, i rumori fastidiosissimi e dannosissimi del circuito. Peraltro i fonometri che servono per le misurazioni dei decibel vengono collocati su postazioni stabilite ad inizio anno dagli stessi addetti del circuito con approvazione dell’Amministrazione comunale, senza interpellare i recettori più colpiti e non seguendo le indicazioni di Arpat e Asl. Andrebbero spostati e controllati periodicamente perché le onde sonore variano a seconda del vento e del meteo, le misurazioni andrebbero eseguite nel momento di massimo rumore presso i recettori. Se, a quanto detto sopra, si aggiunge il fatto che la pista dell'autodromo viene noleggiata anche per feste /manifestazioni dell'apparente durata di un fine settimana, ma che in realtà iniziano dal giovedì precedente la domenica e durano fino al lunedì - benché le autorizzazioni vengano rilasciate soltanto per due giorni - si può immaginare lo sconforto di chi vive nei pressi del circuito. Non bastano le gare canoniche, non bastano i privati, ci sono anche i rave party con conseguenti problemi di mobilità per i residenti e talvolta anche di ordine pubblico.... C'è poi la qualità dell'aria: i gas di scarico di chi gira nel circuito non sono monitorati e almeno per le gare, si tratta dell'utilizzo di benzine fuori dagli standard e quindi più inquinanti. Queste emissioni si diffondono nell'etere, in virtù del vento e anche del particolare posizionamento del circuito, collocato in una conca, e raggiungono tutti i comuni vicini. Nessuno si faccia illusioni: le ricadute sull'ambiente riguardano tutto il Mugello, non solo gli abitanti della zona limitrofa al circuito. Non risulta che Arpat effettui controlli sulla qualità dell'aria, non risulta che nessun comune del Mugello abbia richiesto queste misurazioni: non esistono documenti al riguardo. Dunque, se è comprensibile che il sindaco di Firenze si rallegri per la ricaduta economica (che riguarda circa 414 unità lavorative locali) con un utile stimato in 129 milioni di euro (di cui il 61% nei comuni mugellani e il 24% nell'area metropolitana), in quanto i suoi elettori beneficiano di opportunità lavorative, ma non sopportano disagi, è meno comprensibile la soddisfazione dei sindaci mugellani che dovrebbero preoccuparsi della salute dei loro concittadini. Oltretutto fanno pagare una Tari molto molto bassa ai proprietari del circuito e non applicano una tassa di soggiorno, i cui proventi potrebbero almeno compensare i disagi delle molte persone che si sono rivolte al Comune, alla Prefettura e ad altri enti che possano tutelarli. In conclusione si registra, purtroppo, la solita ipocrisia dei politici: applaudono Greta quando si parla di Amazzonia, ché tanto è lontano da noi e applaudire non costa nulla, ma trascurano i propri concittadini nel nome del profitto, neanche fossero loro i padroni dell'autodromo. A questo punto chiediamo a tutta la politica del Mugello di rispondere ai nostri comunicati prendendo posizione sull’argomento, si accettano critiche, suggerimenti ed eventuali confronti. Non si può continuare a far finta di niente o cercare di nasconderlo…il problema dell’inquinamento sia acustico che atmosferico esiste, è reale e bisogna intervenire! Il comitato Il Suono del Mugello Spiegano anche, ricordando le ragioni della loro protesta: Non è più tollerabile una situazione di deroga illimitata sull'inquinamento acustico per 260 giorni l'anno. Per 260 giorni all'anno girano in pista fino a 60 auto e 80 moto contemporaneamente per più di 8 ore consecutive senza nessun tipo do controllo sulle emissioni in atmosfera.

Tutto il mondo industriale civile va verso una diminuzione degli inquinamenti, quì al Mugello si verifica una strana controtendenza, anacronistica con il tempo in cui viviamo, in danno a molti residenti contigui all'impianto di prorpietà Ferrari gestito da Mugello Circuit.
Chiediamo che le deroghe illimitate sull'inquinamento acusticho non siano più concesse dall'amminnistrazione comunale, al limite deroghe concesse solo per le gare di prestigio internazionale. Gli altri appassionati girino pure, ma silenziati e con il fap, come da codice della strada.

 

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