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18 dicembre 1565, il matrimonio di Francesco I de’ Medici e Giovanna d’Austria

del matrimonio tra Francesco e Giovanna d’Austria fu un tassello fondamentale per l'ascesa della casata dei Medici.

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18 dicembre 1565, il matrimonio di Francesco I de’ Medici e Giovanna d’Austria 18 dicembre 1565, il matrimonio di Francesco I de’ Medici e Giovanna d’Austria © Facebook
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del matrimonio tra Francesco e Giovanna d’Austria fu un tassello fondamentale per l'ascesa della casata dei Medici. Segnò infatti l’ingresso della Toscana nel novero delle Nazioni europee.
Il padre di Francesco, Cosimo I, puntava da tempo a realizzare questo obiettivo, almeno sin dal 1561. Lo dimostra la corrispondenza con i suoi diplomatici.
Alla fine riuscì nell'intento. Il fidanzamento tra il suo primogenito e la figlia di Ferdinando I, imperatore del Sacro Romano Impero, fu il 21 marzo 1565.
A dicembre dello stesso anno Giovanna sposò il rampollo della famiglia Medici. Un'esponente degli Asburgo diventava così signora di Firenze.

Tutto questo anche se Francesco, in realtà, era innamorato dell'affascinante nobile veneziana Bianca Cappello e, nel 1578, l'avrebbe anche sposata ufficialmente, dopo essere stato suo amante.
Una vicenda che ancor oggi non manca di suscitare ipotesi intriganti, legate anche alla modalità della morte dei rispettivi coniugi, che li rese liberi di amarsi alla luce del sole.
L'arrivo della dama asburgica, che sarebbe entrata a Firenze da Porta al Prato, fu un avvenimento epocale.

Era necessario accoglierla al meglio, abbellendo la città e organizzando nozze trionfali, con scenografie grandiose disseminate per tutta Firenze, a partire da Santa Maria del Fiore, dove il matrimonio fu celebrato.
L'attenzione al dettaglio fu accuratissima, tanto che le case con le facciate non sufficientemente di pregio vennero ricoperte con dei pannelli.
Fra gli artisti che parteciparono ai fastosi allestimenti c'era Giambologna, dal 1561 al servizio di Francesco.

Gli addobbi e le scenografie trasformarono per lungo tempo l’aspetto urbano. Ed anche alcune scelte strutturali cambiarono per sempre l’assetto di una città che già era in forte trasformazione, con il grande cantiere degli Uffizi aperto sotto la direzione di Giorgio Vasari.

Tra le opere "permanenti" che modificarono il volto alla città, citiamo il Corridoio Vasariano, gli affreschi con immagine di 14 città austriache nel Cortile del Michelozzo in Palazzo Vecchio, l’allontanamento dei macellai da Ponte Vecchio, dove vennero sostituiti dagli orafi.

Nel matrimonio la ragion di stato prevalse su quella del cuore: nel 1576 Massimiliano II riconobbe a Francesco I il titolo di Granduca, che Cosimo aveva avuto solo dal papa nel 1569. L'obiettivo politico e strategico fu dunque raggiunto.

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