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Barberino lascia Consiag, ma rimane in Publiacqua

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Barberino lascia Consiag, ma rimane in Publiacqua Barberino lascia Consiag, ma rimane in Publiacqua © n.c.
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La dismissione delle quote Consiag porterà il Comune a liberare circa 2 milioni di Euro, che potranno essere utilizzati, senza particolari vincoli, per investimenti o opere che vadano direttamente a vantaggio della comunità. Oggi, infatti, questi soldi rendono poco più dell’1% annuo. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di utilizzare tali somme per qualcosa di realmente utile e vantaggioso per i cittadini. Si è svolto ieri sera (lunedì 30 novembre) il Consiglio Comunale di Barberino di Mugello. Durante la seduta si è discusso di un argomento che era stato già oggetto di un Consiglio Comunale, svolto nel mese di Aprile scorso. L’occasione è stata una mozione presentata dal gruppo di Rifondazione Comunista che chiedeva il ritiro della delibera in cui il Comune ha deciso di dismettere la propria quota di partecipazione a Consiag. L’amministrazione ha potuto così ribadire le motivazioni che hanno portato a questa decisione scendendo nello specifico delle numerose valutazioni che riguardano aspetti diversi della vicenda e della fattibilità stessa dell’operazione. C’è inoltre la volontà di rispettare la legge dello stato che ogni anno impone un “piano di razionalizzazione delle partecipate”. Partendo proprio da questo infatti, si sono analizzati, nel dettaglio, tutti gli elementi distintivi di ognuna delle aziende partecipate in cui il Comune possiede delle quote. A seguito di queste valutazioni il gruppo Consiag non è risultato strategico per il Comune stesso; Consiag non eroga nessun servizio diretto sul territorio e la cessione delle quote del gruppo non modificherebbe nè l’assetto delle reti, nè la gestione delle stesse. Il servizio idrico integrato, infatti, è stato affidato a Publiacqua dal 1/1/2002 e gli impianti e le reti idriche sono in uso alla stessa società, la quale versa un canone annuo di concessione per l'uso delle stesse reti a tutti i comuni soci in quanto  proprietari. Anche dopo la cessione delle quote Consiag (all’interno delle quali ci sono delle percentuali di Publiacqua), il Comune di Barberino continuerà ad avere le proprie quote dirette all’interno di Publiacqua e quindi rimarrà “in regola” anche nei confronti dell’Autorità Idrica Toscana, oltre a mantenere una quota di partecipazione in un’azienda che, come detto, opera direttamente anche sul territorio di Barberino. La mozione è stata respinta con il voto contrario di tutto in consiglio ad eccezione del Gruppo di Rifondazione Comunista, quindi, rimane valida la decisione dell’amministrazione di dismettere le quote di partecipazione a Consiag.  

 

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