OK!Valdisieve

Grandiosa Beatrice Visibelli in "La cameriera di Puccini"

La cameriera è agitata, per la cocciniglia che sta distruggendo le sue piante e per Dorina (Doria Manfredi) che si è avvelenata per lo...

  • 55
Uno scatto con Beatrice Visibelli Uno scatto con Beatrice Visibelli © Massimiliano Miniati
Font +:
Stampa Commenta

Alla villa di Torre del Lago nel 1908. arriva un giovane giornalista per intervistare il Maestro e Marianna  si rende immediatamente conto che il giovane, che ha perso il taccuino sul quale c'erano le domande da fare, di Puccini conosce giusto il nome, e sembra essere più interessato alla sua vita privata, alle auto, alla caccia.

La cameriera è agitata, per la cocciniglia che sta distruggendo le sue piante e per Dorina (Doria Manfredi) che si è avvelenata per lo scandalo che la vorrebbe amante del maestro.

Giacomo Puccini non è in casa, è quindi lei, Marianna interpretata da una grandiosa Beatrice Visibelli a parlare con il giovane giornalista, rivelando la parte più intima del grande maestro.

Come può pensare quel giovane che di Puccini conosce solo i nomi delle opere, Tosca, Manon, Lescaut (che non sono due nomi e due opere ma una sola) la Boheme, di scrivere qualcosa su Puccini, e qua comincia uno spettacolo bellissimo, un racconto fatto di emozione pura, perchè anche lei subisce il fascino del maestro ed una volta, mentre lui dormiva gli ha addirittura dato un bacio sulla fronte.

"Oh mio babbino caro" l'aria di Giacomo Puccini e del Borghigiano  Giovacchino Forzano tratta da "Gianni Schicchi" è la prima delle arie interpretate  dal soprano Bei Bei Li  che accompagnata al piano da Andrea Vulpani trafigge il cuore del pubblico del Corsini che l'ascolta in estasi.

Senza orchestra, solo con le note straordinarie del piano, la voce sembra entrarti dentro e che l'interpretazione sia solo per te creando un'emozione particolare ripetuta anche nelle successive "Vissi d'arte" dalla tosca "Quando m'en vo' soletta" da La Bohème,poi "E lucevan le stelle" (sempre da Tosca) con il solo piano a fare da sottofondo ai ricordi di Marianna, e qua, la Visibelli offre una dimostrazione di recitazione da Premio UBU.

Mentre parla con  Francois Meshreki (nel ruolo del giovane giornalista), la vita del maestro, quella privata, quella che lei racconta ma che lui non deve scrivere, l'antipatia per la moglie, gli scandali e quella volta che lui l'aveva portata in macchina a Lucca a teatro alla prima di una sua opera, in quel misto di dolcezza e di quel modo di fare "Toscano" schietto e sagace. 

il testo scritto e diretto da Nicola Zavagli è veramente bellissimo e la magistrale interpretazione di Beatrice Visibelli (che avevamo già applaudito al Corsini in "La mite" e "I Marziani al mare" e che vedremo al Giotto di Borgo nel 2025 in   “La leggenda del pallavolista volante” con Andrea Zorzi), ha letteralmente catturato il cuore del pubblico, regalando agli spettatori un'ora e mezza di straordinaria emozione terminata con un'esecuzione magnifica di "Un bel dì vedremo" dalla Madama Butterlfy e quell'esplosione di applausi che solo chi ha assistito a qualcosa di veramente bello, regala a chi gli ha permesso di vivere un momento di grandissima emozione.

La cameriera di Puccini con Beatrice Visibelli e Francois Meshreki - soprano Bei Bei Li - al piano Andrea Vulpani - costumi Cristian Garbo - testo e regia Nicola Zavagli - produzione Teatri d’Imbarco

Lascia un commento
stai rispondendo a