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Il boom demografico che uccide il suolo

Come l'impatto demografico influisce sulla fragile Italia. Prosegue l'approfondimento del nostro direttore Nadia Fondelli.

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Demografia e fragilità del suolo Demografia e fragilità del suolo © Foto di 593714 da Pixabay
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Quanto la demografia incide sulla fragilità del nostro paese?
Molto, l'economia si muove insieme ai flussi della popolazione e così come lo spopolamento mette a rischio la montagna, l'urbanizzazione incontrollata manda sott'acqua le pianure.
La recente alluvione della piana fra Firenze, Prato e Pistoia parla chiarissimo.
Una zona che nell'ultimo ventennio ha subito un boom demografico importante con quello che ne consegue in termini di cementificazione (e quindi impermealizzazione del suolo) perché più abitanti significa più case, più servizi, più infrastrutture, etc...

Nel territorio della “Piana Fiorentina” (ovvero abbiamo preso in esame i comuni di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano, Signa, Poggio a Caiano e Carmignano, insieme ai due comuni capoluogo di provincia Prato e Firenze) pur rappresentando per estensione soltanto l’1,8% circa della superficie regionale, si concentra il 19,6% della popolazione toscana e circa il 24% delle imprese.

A questa concentrazione corrisponde una densità abitativa fra le più elevate della regione, sia nei due comuni capoluogo che nel resto dell’area, con l’eccezione dei comuni di Calenzano e Carmignano che includono anche porzioni di territorio relativamente poco urbanizzate.
Nell’ultimo quinquennio tutti i comuni della piana hanno visto aumentare la loro popolazione a tassi superiori rispetto a quelli medi toscani.
Il contributo maggiore in termini di crescita della popolazione dell’area è dovuto alla dinamica dei comuni di dimensioni minori (Signa, Calenzano e Campi Bisenzio) e del capoluogo regionale.
Lasciamo ai lettori il dettaglio della lettura dell'incremento demografico, comune per comune.

Campi Bisenzio
L'andamento demografico storico dato dei censimenti della popolazione dal 1861 al 2021 parla chiaro pur tenendo conto delle variazioni territoriali subiti in questi centocinquanta anni per cui i dati storici che seguono sono stati elaborati per renderli omogenei e confrontabili con la popolazione residente nei nuovi confini.
Nel primo censimento del 1861 la popolazione era di 12.872 abitanti e nell'ultimo del 2021 è di 47.541 abitanti.
Una cifra che parla da sola per esprimere la deruralizzazione e l'industrializzazione della piana che vede nel breve spazio di 150 anni la popolazione quadruplicare!
Una corsa quasi verticale negli anni '50 e '60 del Novecento e ripresa con vigore dopo l'ulteriore sviluppo da fine Novecento in poi.
Una curva quella demografica sempre in costante crescita (se si esclude il periodo post prima guerra mondiale dal 1921 al 1935 quando la popolazione italiana fu decimata al fronte) che ha avuto il suo picco nel 1971 (+49,7%) e nel 1981 (+22,8) e un secondo picco in anni recenti, dopo la nuova spinta all'urbanizzazione più recente nel 2011 (+15,2) e nel 2021 (+10,7).
Campi Bisenzio si colloca al 6° posto su 273 comuni in Toscana per dimensione demografica

Sesto Fiorentino
Anche nel caso di Sesto Fiorentino l'andamento demografico storico dato dei censimenti della popolazione dal 1861 al 2021 parla chiaro pur tenendo conto delle variazioni territoriali subite. I dati storici che seguono sono stati elaborati per renderli omogenei e confrontabili con la popolazione residente nei nuovi confini.
Nel primo censimento del 1861 la popolazione era di 8.582 abitanti e nell'ultimo del 2021 è di 48.872 abitanti.
L'incremento in questo caso è ancora più evidente e si può ritenere che anche la maggiore vicinanza chilometrica a Firenze abbia inciso nello “spostamento” verso il vicino comune che di fatto è un unicum oggi con la città.
Il boom economico degli anni '60 del Novecento ha lasciato una traccia evidentissima ma la curva di crescita è sempre stata costante anche nei due periodi post bellici.
Incredibile il dato del 1971 (+86,7%) che segue alla doppia cifra di dieci anni prima (+20,3) ma anche l'ultimo censimento si attesta su un +2,2.
Sesto Fiorentino si colloca al 14° posto su 273 comuni in Toscana per dimensione demografica

Calenzano
Calenzano rappresenta un po' un caso a se nello sviluppo demografico della piana. Uno sviluppo che ha visto sì raddoppiare la sua popolazione dal 1861 quando era di 5.762 abitanti fino all'ultimo censimento del 2021 che ha registrato 18.041 abitanti ma senza quell'incremento esponenziale dei comuni limitrofi.
Le letture possibili sono due. La prima è che l'urbanizzazione è stata soprattutto produttiva/commerciale e geograficamente ai margini del territorio comunale e la seconda che, al di fuori del centro molta nel territorio comunale è l'area collinare e di media montagna che ha mantenuto inalterato il suo aspetto.
Anche qui l'incremento maggiore è figlio dell boom economico degli anni '60 del Novecento (+26,9) nel 1971, (+21,3%) nel 1981 e poi un inusuale incremento a doppia cifra anche nel 1991 con un +11,1.
Nei decenni successivi dopo un breve assestamento la salita è sempre proseguita per tornare anche a doppia cifra.
Calenzano si colloca al 45° posto su 273 comuni in Toscana per dimensione demografica.

Signa
Anche nel caso di Signa l'andamento demografico storico dato dei censimenti della popolazione dal 1861 al 2021 tiene conto delle variazioni territoriali subite. I dati storici che seguono sono stati elaborati per renderli omogenei e confrontabili con la popolazione residente nei nuovi confini.
Dai 6.119 abitanti del 1861 a Signa siamo saliti a 18.894 del 2021. Come per Calenzano una crescita al raddoppio ma senza i numeri eccessivi di Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino e anche in questo caso riteniamo che l'urbanizzazione del borgo storico, ubicato in collina e sviluppatosi sul corso del fiume Arno abbia determinato un urbanizzazione consapevole.
Al picco del +26,3 del 1971 in linea con gli altri territorio non si è mai anticipato né seguito numeri cosi importanti anche se l'andamento alla crescita è sempre stata costante anche se contenuta.
Signa si colloca al 43° posto su 273 comuni in Toscana per dimensione demografica
 
Poggio a Caiano

Anche Poggio a Caiano, come nella maggioranza dei comuni presi in esame non si sottrae all'andamento demografico storico che tiene conto delle variazioni territoriali subite.
2.078 abitanti nel 1861 e 9.956 nel 2021. Uno sviluppo contenuto che non ha mai visto Poggio a Caiano “sfondare” il muro dei 10.000 abitanti.
L'andamento costante ha visto una lieve flessione nel periodo post prima guerra mondiale ed è tornato a correre fortemente dopo gli anni Cinquanta con un'onda lunga a doppia cifra dal 1971 al 2011 rispettivamente: +26,2 (1971) +38,5 (1981), +26,3 (1991) e +11,6 (2011).
Poggio a Caiano grazie al suo svilupparsi lungo il corso dell'Ombrone e all'ombra della meravigliosa villa medicea forse ricordando la disastrosa alluvione  del 1992 è stata attenta a un urbanizzazione eccessiva.
Signa si colloca al 89° posto su 273 comuni in Toscana per dimensione demografica.

Carmignano
Interessante analizzare l'incremento demografico del comune di Carmignano dov'è Seano, una delle zone più colpite dall'alluvione del 2 novembre.
Da 7.315 abitanti del primo censimento si arriva agli attuali 14.753.
Uno sviluppo che ha visto raddoppiare gli abitanti ma con un andamento a leggere la curva, completamente diverso dagli altri territori presi in esame e figlio di una grande diversità territoriali e socio economiche delle sue frazioni.
Il comune dopo la perdita demografica figlia della prima guerra mondiale ha continuato decennio dopo decennio a veder decrescere i suoi abitanti sulla spinta della migrazione verso le città del dopoguerra con numeri decrescenti che sono stati costanti fino al dato del 1971.
Poi l'inversione di tendenza con il ripopolamento di fine Novecento conseguente alla spinta urbanisitica industriale/commerciale. Numeri di crescita a doppia cifra che hanno permesso a Carmignano non solo di recuperare il saldo negativo di sessanta anni ma addirittura, grazie all'incrementi costanti a doppia cifra di arrivare al raddoppio attuale odierno rispetto al 1861.
Particolarmente importanti i numeri dal 1991 ad oggi (+26,6), del 2001 (+23,7), del 2011 (+18,0) e del 2021 di +5,4.


 

 

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