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Commissione aree interne, alluvione in Mugello e Londa: i Sindaci fanno il bilancio dei danni alla Regione

I temi cruciali del dibattito durante la Commissione aree interne. Audizione dell’assessore regionale alla Protezione civile e di alcuni Sindaci

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Frane sulle strade dell’Alto Mugello Frane sulle strade dell’Alto Mugello © OKMugello
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La commissione Aree interne presieduta da Marco Niccolai (Pd) ha dedicato una seduta ai Comuni colpiti dall’alluvione che ha interessato con fenomeni molto intensi, tra il 15 e il 17 maggio, i territori di Firenzuola, Londa, Marradi e Palazzuolo sul Senio.

È passato un mese e il presidente Niccolai ha ribadito agli amministratori locali presenti all’audizione la volontà della Commissione di aprire un dialogo, che continui nel tempo, con l’obiettivo di dare il massimo sostegno e supporto in una ricostruzione che sarà lunga e complessa. “La Commissione - ha spiegato - è unita nel supportarvi per avere gli strumenti adeguati a dare tutte le risposte ai cittadini in zone della Toscana dove la vivibilità è stata fortemente compromessa”.

Ad aprire i lavori è stata l’audizione dell’assessore regionale con delega alla Protezione civile. Monia Monni ha fatto il punto della situazione partendo dal resoconto degli eventi che tra il 15 e il 17 maggio hanno interessato le zone colpite dell’alluvione provocando crolli, colate di detriti e ruscellamenti con la viabilità comunale e provinciale seriamente compromessa.

“Il risultato – ha spiegato – sono interventi gravosi dal punto di vista economico e tempi di ripristino che in molti casi non saranno brevi”. Territori per i quali prima è arrivato lo stato di emergenza regionale e poi quello nazionale che durerà 12 mesi. “Il primo contributo da 4milioni di euro - ha proseguito - è arrivato dal Fondo nazionale delle emergenze. Ed entro tre mesi andrà quantificato quanto servirà per ripristinare la viabilità e sostenere la popolazione. Il fabbisogno complessivo per le prime misure di soccorso e assistenza alla popolazione e gli interventi più urgenti è stato quantificato in 16milioni di euro, in attesa dell’assegnazione delle risorse finanziarie”. Per quanto riguarda le misure economiche di sostegno l’assessore Monni ha spiegato che “si tratta di massimo 5mila euro per i nuclei familiari che hanno subito danni alla prima casa, mentre il limite è di 20mila euro per il contributo per la ripresa delle attività economiche e produttive”. 

Tra gli amministratori locali coinvolti il sindaco di Londa Tommaso Cuoretti che ha fatto il punto della situazione raccontando come “il crollo di una strada comunale abbia isolato una sessantina di abitazioni con 200 persone interessate, soprattutto anziani e bambini, che hanno avuto bisogno di supporto medico e alimentare in condizioni molto difficili, grazie al grande contributo dei volontari”. I lavori per il ripristino sono iniziati ma ci vorranno due mesi per concluderli. Dal punto di vista dell’economia le preoccupazioni del sindaco sono per la produzione di pesche andata completamente distrutta e per le strutture ricettive del turismo difficili da raggiungere e che rischiano di vedere compromessa la stagione estiva. “Il problema – ha concluso – è che sono tante le strade da mettere in sicurezza e poche le risorse, tanto che per l’emergenza abbiamo dovuto cambiare la destinazione dei fondi stanziati per l’adeguamento sismico della scuola per l’infanzia”.

A intervenire all’audizione anche Vittoria Mercatali vicesindaco di Marradi che ha fatto il bilancio dei danni causati dall’alluvione: “Nella fase della prima emergenza avevamo 120 persone isolate in una frazione, dopo due giorni sono state riaperte due strade, ma la provinciale è andata completamente distrutta. Decine anche i turisti assistiti ed evacuati durante l’emergenza. Il nostro censimento ci parla di 70 frane che interessano strade comunali e 20 che riguardano quelle provinciali. Con una stima dei danni per la somma emergenza pari a 3milioni e 490mila euro. Tanti sono i terreni agricoli ancora isolati e le difficoltà nella viabilità hanno aumentato i costi per le aziende presenti nel nostro territorio per colpa di viaggi più lunghi e una logistica più complessa, per non parlare delle strutture turistiche che hanno visto la stagione compromessa nel momento peggiore”. 

La vicepresidente della Commissione Luciana Bartolini (Lega) ha parlato “di situazione preoccupante in piccoli Comuni, dove la viabilità è l’emergenza maggiore. Il turismo non si fa senza strade e purtroppo la produzione delle pesche è andata perduta, mentre speriamo che gli agriturismi riescano a lavorare”. “Se le persone perdono la speranza – ha concluso - perdono un po’ tutto. Noi faremo tutto il possibile per trovare le risorse”.Durante il dibattito il consigliere regionale Cristiano Benucci (Pd) ha parlato di una situazione ancora più grave perché “a essere coinvolti sono piccoli Comuni con poche risorse e pochi dipendenti”. “Per questo - ha aggiunto – la Regione deve fare la sua parte, mettendo a disposizione i propri uffici anche per sostenere i Comuni in operazioni difficili come la rendicontazione. Si tratta di una parte della Toscana piccola, ma che ha dignità di far parte della Regione e di essere aiutata. Hanno bisogno del nostro aiuto a recuperare velocemente le vie di comunicazione, il recupero delle colture non dipende da noi, ma vanno sostenuti i coltivatori e gli imprenditori coinvolti. Si tratta di piccole produzioni custodi di un prodotto di nicchia che però andrebbe perduto per sempre”.

Il presidente della commissione Niccolai, che ha ringraziato gli amministratori locali costretti a lavorare in condizioni estreme, ha chiesto alla Giunta “di sollecitare un importante intervento economico da parte del Governo nazionale, visto che le risorse in campo sono insufficienti senza uno stanziamento nazionale. Noi vi chiederemo di rivederci periodicamente per fare il punto della situazione perché, passata l’emergenza, i problemi restano a chi li vive quotidianamente”.

Un ringraziamento agli amministratori locali è arrivato anche dall’assessore regionale Monni che ha garantito il massimo impegno della Giunta per implementare i fondi a disposizione: “Le strade vanno ricostruite in un territorio già abbastanza fragile e dove vivere è complesso. Nei prossimi giorni avrò un’audizione in Parlamento e speriamo che possano essere anticipati dei fondi”.

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