Flessibilità e scalabilità sono concetti relativamente nuovi che però, ormai da qualche anno a questa parte, hanno fatto irruzione prepotentemente nel mondo del lavoro. Alla luce delle variazioni della produzione, che può cambiare sensibilmente di anno in anno o addirittura di mese in mese a seconda dei trend di mercato, le aziende che vogliono essere competitive devono necessariamente trovare delle contromisure adeguate.
Ed è proprio in tale contesto lavorativo che sono nati i cosiddetti contratti di lavoro atipici, che di fatto si contrappongono ai lavori con un regolare contratto subordinato a tempo pieno e indeterminato. Tra i contratti di lavoro atipici ci sono quelli a tempo determinato, quelli part-time e quelli di lavoro intermittente, detti anche a chiamata.
C'è una tipologia però che sta interessando in modo particolare le aziende e che piace tanto anche ai dipendenti: i contratti di lavoro in somministrazione. I soggetti coinvolti in questo particolare tipo di contratto sono tre: l'azienda, l'agenzia per il lavoro e il lavoratore.
L'agenzia richiede personale all'agenzia del lavoro che, dopo un'attenta selezione, invia i dipendenti ritenuti adeguati e presenti nel suo database. Le tipologie di contratto sono due: a tempo determinato e a tempo indeterminato.
Conviene davvero questo tipo di contratto? E perché ne traggono tutti beneficio? Per avere una panoramica più ampia è sufficiente approfondire il discorso in un apposito articolo che parla del contratto di somministrazione, dei vantaggi e degli svantaggi.
In ogni caso è opportuno sapere che l'agenzia per il lavoro si occupa non solo della selezione del personale, ma anche di tutta la parte amministrativa e burocratica della loro assunzione. Di fatto il lavoratore viene assunto dall'agenzia per il lavoro, anche se poi svolge il suo lavoro all'interno dell'azienda dove è stato inviato.
Le aziende e le imprese possono quindi ottenere un bel risparmio in termini di costi e di tempi per quanto riguarda la ricerca del personale e, naturalmente, hanno la certezza di avere in organico manodopera qualificata. Con questo contratto le aziende inoltre possono tagliare tutti i costi fissi legati alle nuove assunzioni e avere a disposizione il personale richiesto solo per il periodo di tempo in cui ne hanno bisogno.
La somministrazione di lavoro è quindi indicata per ogni settore, anche se è preferibile soprattutto in quei mercati dove ci sono improvvisi cali di produzione alternati a notevoli picchi. La flessibilità è una delle caratteristiche principali del contratti atipici, in quanto permettono alle aziende di gestire gli aumenti improvvisi di produzione senza però sostenere i costi di un'assunzione tradizionale.
E il lavoratore? È completamente tutelato, poiché riceverà uno stipendio e benefit simili a quelli di un lavoratore dello stesso livello assunto con un contratto tradizionale. Inoltre, in caso di lavoro somministrato a tempo indeterminato, il lavoratore percepirà comunque un'indennità da parte dell'agenzia del lavoro per quei periodi in cui non viene impiegato.