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Boom di iscrizioni all'artistico, Confartigianato: “Segno del ritorno dei giovani in bottega”

Il presidente Sorani: “Rafforzare dialogo tra scuole e imprese per supportarli nell'orientamento”.

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Boom di iscrizioni all'artistico Boom di iscrizioni all'artistico © n.c.
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 “Sempre più giovani scelgono il mondo dell'arte, dell'artigianato e della creatività per il proprio futuro, ma devono essere maggiormente supportati nella scelta del percorso di studi da seguire e delle opportunità che offre il territorio”
Confartigianato Imprese Firenze accoglie con soddisfazione l'incremento di iscrizioni agli indirizzi artistici registrato nell'area fiorentina, tradizionalmente vocata all'artigianato artistico, ma sollecita un maggior dialogo tra mondo della scuola e mondo delle imprese per sostenere i ragazzi e le famiglie nell'orientamento.

“Il futuro dell'artigianato dipende dai giovani ma anche dalle scelte scolastiche che fanno” commenta il presidente Alessandro Sorani. “Dobbiamo puntare sull'orientamento, rafforzando le azioni che possano aiutare i ragazzi nella scelta del loro futuro, attraverso indirizzamenti attitudinali, raccontando loro cosa offre il territorio in termini occupazionali, facendo incontrare gli studenti con i protagonisti del mondo delle imprese, in modo che possano avere un'idea chiara del panorama di opportunità che propone il territorio”.

Per Sorani il boom di iscrizioni al liceo artistico è un segnale positivo di un'inversione di tendenza rispetto al passato. “Prima erano spesso gli stessi artigiani a dire ai figli di non seguire le loro orme, i ragazzi che volevano intraprendere un percorso artigianale e artistico incontravano a volte la resistenza e lo scetticismo dei genitori: ora invece, fortunatamente, si è capito che le speranze di futuro per i giovani sono all'interno del settore dell'artigianato, della produzione e della creatività, che sono i nostri punti fermi, le caratteristiche di Firenze che nessuno ci può togliere. Assistiamo a un ritorno dei giovani in bottega, a un interesse per questo campo: finalmente anche la chiusura sociale verso chi sceglie questo tipo di percorso è stata superata. Lasciamo ai giovani la libertà di essere creativi, di disegnare il loro futuro e quello del territorio”.

 


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