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Scudo verde per Firenze. E i pendolari? Due posizioni in redazione

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Veicoli in coda sulla Bolognese. Foto di repertorio Veicoli in coda sulla Bolognese. Foto di repertorio © N. C.
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Cosa ne pensate della proposta di Scudo Verde intorno alla città di Firenze? Ossia del sistema di porte telematiche intorno alla città che dovrebbe portare a ridurre del 50% il traffico cittadino in entrata e in uscita, e che anche nei comuni limitrofi dovrebbe portare a una riduzione del 20% delle emissioni di Co2. Di seguito riportiamo de posizioni in redazione:

La posizione di Territori Beni Comuni:

Il sindaco coinvolga il Consiglio ed i Comuni dell’area metropolitana per verificare l’impatto dello “scudo verde” e dia avvio a un tavolo di coordinamento tra tutti gli enti coinvolti. A chiederlo sono i consiglieri metropolitani Lorenzo Falchi ed Enrico Carpini in una mozione che sarà discussa dall’assemblea di Palazzo Medici Riccardi nella seduta di mercoledì.

“Intravediamo un rischio nel procedere spedito e in autonomia da parte del Comune di Firenze in merito al progetto dello scudo verde, che dovrebbe, invece, essere oggetto del più ampio coordinamento tra i Comuni affinché misure come questa, importantissime e non più differibili, siano realmente efficaci e non bandierine da piantare senza considerarne l’impatto sui cittadini e la reale efficacia - spiegano Falchi e Carpini - Condividiamo i presupposti sulla base dei quali si intende procedere con la proposta dello scudo. Non condividiamo però il modo con cui si propone di attuarlo, senza valutare i flussi di traffico in ottica metropolitana, senza accompagnare il provvedimento con forti misure di sostegno al TPL - oggi in condizioni drammatiche come riconosciuto anche dallo stesso Nardella - senza coinvolgere tutti gli enti interessati, senza valutare le conseguenze per decine e decine di migliaia di pendolari. Da una parte si riaccende ciclicamente il dibattito sulla Grande Firenze, dall’altra si continua ad agire come se tutto finisse ai confini comunali di Firenze. Ci aspettiamo che il sindaco Nardella nelle prossime settimane ricomponga questa frattura e avvii un percorso diverso insieme a tutti i Comuni”.

Gruppo DicomanocheVerrà:

Scudo Verde?” “No grazie” così la pensa il gruppo consiliare DicomanoCheVerrà (Laura Barlotti, Marcello Certini e Cristina Tucci) sul progetto del Sindaco di Firenze che prevede l’introduzione nella città di Firenze di una zona ad accesso limitato tesa ad interdire il passaggio ai veicoli più inquinanti. “L’intenzione può anche essere giusta e comprensibile” commentano Barlotti, Certini e Ticci “ ma tutto questo non puo’ concretizzarsi in un provvedimento discriminatorio nei confronti di chi non vive nella città di Firenze e in particolare verso le categorie meno abbienti, considerato che Nardella ha anche manifestato l’intenzione di limitare l’accesso alla città ai cittadini NON residenti, introducendo una mini tassa -pedaggio (si parlata di 1,50 euro) per coloro che non possiedono veicoli elettrici o non inquinanti. Insomma, in una città che conta su di un traffico giornaliero di oltre 250 mila mezzi, il Comune di Firenze avrebbe a regime un guadagno di circa 15 milioni di euro all’anno, da reinvestire, pare, del tutto nel trasporto pubblico.”

“Coloro che risiedono fuori Firenze e possiedono auto vecchie e definite inquinanti (ovvero non elettriche)” continua Laura Barlotti “e questo spesso a causa di ragioni socio economiche, non potranno quindi entrare in città se non pagando un pedaggio o essendo soggetti a sanzione considerato che dovrebbero essere installate 81 telecamere a controllare i varchi”. 

“Una misura del genere” continua Barlotti “rischia di affrontare il grave problema dell’inquinamento atmosferico in maniera semplicistica e discriminatoria per la cittadinanza. Una soluzione ingiusta verso i cittadini della provincia di Firenze con particolare riferimento alle categorie meno abbienti che si troveranno costrette ad accollarsi spese ulteriori o ad utilizzare servizi pubblici spesso non funzionanti”

“La mobilità” sottolinea Laura Barlotti “è un diritto non di pochi ma di tutti, che deve essere salvaguardato e tutelato. Quindi o si interviene seriamente in tal senso con investimenti forti e seri sul trasporto pubblico o altrimenti certe misure sembrano solo pensate per creare un importante effetto mediatico e raccogliere consensi all’interno di certi “bacini” piuttosto che per ridurre l’inquinamento. E poi perché il Sindaco di Firenze, Sindaco anche della Città Metropolitana non ha pensato di equiparare ai residenti nella città di Firenze anche gli abitanti di tutti i comuni della Città Metropolitana? Del resto tutti i cittadini che ogni giorno dalla provincia si recano a Firenze per motivi di lavoro, salute, studio, svago lasciano anche soldi sul territorio fiorentino…. e poi l’invaso di Bilancino, di cui usufruisce anche Firenze città, non si trova nel Mugello?” “Auspichiamo” concludono” Barlotti, Certini e Ticci “che ci sia un serio confronto di tutti i comuni dell’area metropolitana con il comune di Firenze per valutare i possibili effetti di una misura del genere” Con queste motivazioni il Gruppo DicomanocheVerrà ha presentato una mozione sia al Comune di Dicomano sia all’Unione dei Comuni del Mugello (in questo caso insieme al gruppo Mugello in Comune)

 

 

 

 

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Commenti 1
  • Matteo Lecce

    Cavolaia ai massimi livelli! Primo perché uno non può rinunciare all’auto per andare a lavorare (pochi possono arrivarci con i mezzi pubblici). E qui di, se uno spenderà più soldi per andare a lavorare, ne avrà meno da spendere nei negozi e locali pubblici, con probabile crisi di questi. Secondo: molta gente dovrà fare più strada se vorrà evitare i varchi del centro, aumentando l’inquinamento anche se sarà solo spostato in altre zone (attualmente più verdi)..

    rispondi a Matteo Lecce
    dom 10 luglio 2022 10:05