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Tari ridotta o sospesa. La ricerca: "Si rischia crisi rifiuti per mancato gettito"

Stimato un mancato gettito di oltre 77 milioni di euro

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Rifiuti Rifiuti © RitaE
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L'allarme lanciato da Confservizi Cispel Toscana: Stimato in Toscana un mancato gettito pari a 77,5 milioni di euro per tre mesi di sospensione e di 155 milioni per sei mesi. Il presidente De Girolamo: “Se questo mancato gettito si trasferisse in una riduzione anche parziale dei corrispettivi verso le aziende toscane, si rischia la crisi”.

“La crisi Covid-19 sta riducendo e rallentando il gettito della TARI in tutti i comuni italiani. Molte utenze non domestiche hanno chiuso le attività in queste settimane di lockdown (ristoranti, bar, negozi, uffici, artigiani, industrie, servizi), mentre quelle domestiche faticano a corrispondere il pagamento della tariffa. In Toscana stimiamo un mancato gettito pari a 77,5 milioni di euro per tre mesi di sospensione e di 155 milioni per sei mesi, oltre il 20% su un totale di ricavi annuali dei gestori di circa 750 milioni di euro. Se questo mancato gettito si trasferisse in una riduzione, anche parziale, dei corrispettivi verso le aziende, in Toscana si rischia l’emergenza rifiuti”. E’ questo l’allarme lanciato dal Presidente di Confservizi Cispel Toscana, Alfredo De Girolamo, e dalla coordinatrice regionale del settore – 33 aziende che impiegano circa 5.500 addetti, con un fatturato annuo di 756 milioni di euro e circa 50 milioni all’anno di investimenti – Alessia Scappini, in un incontro con la stampa tenutosi questa mattina a Firenze. “Nei tre Comuni capoluogo gestiti da Alia – specifica Scappini – il mancato gettito su tre mesi è calcolato in 25,7 milioni di euro: 12,8 milioni a Firenze, 7,6 milioni a Prato, 5,3 milioni a Pistoia”.

Il DL Rilancio appena varato – che con i suoi 55 miliardi di euro segna senza dubbio la prima grande iniezione di liquidità nelle tasche degli italiani – prevede un Fondo per gli enti locali scarso (3,5 miliardi di euro) visto che deve coprire le riduzioni di gettito di tutti i tributi locali. “Utilitalia, l’associazione nazionale delle imprese di gestione dei servizi di igiene urbana – proseguono De Girolamo e Scappini - stima un mancato gettito in tre mesi di circa 1,25 miliardi di euro, e di 2,5 miliardi in sei mesi, considerando sia la quota fissa che la quota variabile. Un valore che assorbirebbe due terzi del fondo previsto dal Decreto Rilancio per i Comuni, Province e Città metropolitane. Se non si definirà un fondo specifico per i rifiuti è inevitabile che la riduzione di gettito della TARI finisca per ribaltarsi in una riduzione dei corrispettivi verso le aziende pubbliche o private che gestiscono i servizi”.

La proposta

“Occorre definire un fondo specifico per la gestione dei rifiuti urbani nel Decreto, a copertura del minor gettito TARI per i Comuni, che sia sganciato dal fondo generico di sostegno alla fiscalità locale degli enti locali e definito da ARERA, l’Autorità di regolazione, utilizzando anche il fondo che ARERA stessa ha costituito presso la Cassa Conguagli Elettrica, oggi utilizzabile solo per servizi energetici ed idrici” concludono De Girolamo e Scappini.

SCHEDA TECNICA:
STIME RIDUZIONE GETTITO TARI:

Livello nazionale
Utilitalia ha stimato gli effetti della riduzione del pagamento della TARI dalle utenze non domestiche che sono rimaste chiuse nei mesi di emergenza Covid-19, sulla base di un campione di 37 comuni italiani (8,1 milioni di abitanti). Proiettando i dati del campione a tutta l’Italia si ottiene una stima di mancato gettito in 3 mesi di circa 1,25 miliardi di euro, e di 2,5 in sei mesi, considerando sia la quota fissa che la quota variabile. Un valore che assorbirebbe due terzi del fondo previsto dal Decreto Rilancio per i Comuni, Province e Città metropolitane pari a 3,5 miliardi per il 2020. Il rischio quindi è che il mancato gettito si trasformi in una riduzione dei corrispettivi verso le aziende di gestione dei rifiuti urbani pubbliche e private. Valore anche molto distante dalla stima fatta di ARERA sul mancato gettito di TARI pari a 400 milioni di euro.

Livello regionale toscano
Una proiezione analoga a scala toscana produce una stima di mancato gettito pari a 77,5 milioni di euro per tre mesi di sospensione e di 155 milioni per sei mesi, oltre il 20% su un totale di ricavi annuali dei gestori di circa 750 milioni di euro. Se questo mancato gettito si trasferisse in una riduzione, anche parziale, dei corrispettivi verso le aziende, in Toscana si rischia l’emergenza rifiuti.

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