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Inaugurato il salone dell’archeologia e del turismo culturale

Al palazzo dei Congressi al via la sesta edizione. E il 22 il convegno “Magnus Dux Etruriae: gli Etruschi e Cosimo I de’ Medici”

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Etruschi statua etrusca gli sposi Etruschi statua etrusca gli sposi © nc
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Il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, ha inaugurato questa mattina, la sesta edizione del salone dell’archeologia e del turismo culturale organizzata da Archeologia Viva.

Una manifestazione che sta crescendoe che richiama un turismo culturale di buon livello.
“La manifestazione, destinata a crescere - ha detto Giani - rappresentala vetrina dell’offerta culturale, un richiamo turistico che dalla Toscana contagia sia a livello nazionale che internazionale”. Dell’evento ha parlato il direttore di “Archeologia Viva”, Piero Pruneti: “un centinaio gli espositori – ha detto - con significative presenze straniere e 250 relatori con nomi importanti come Pupi Avati, Vittorio Sgarbi e Alberto Angela”. Inoltre, ha aggiunto, “non mancheranno spazi per scuole e famiglie con laboratori didattici per sperimentare la scheggiatura della pietra, l’accensione del fuoco, la scrittura geroglifica e la cucina villanoviana”.

Giani ha visitato lo stand del Consiglio regionale, caratterizzato dallo slogan“Soprattuttotoscana, arte, storia, archeologia, territorio: valorizziamo la nostra identità”. Questo è un percorso che accompagna e racconta attraverso le immagini, le attività sui progetti di valorizzazione delle città murate, della Festa della Toscana, della Giornata degli Etruschi e delle tradizioni storiche e culturali che caratterizzano l’identità della nostra regione.

Alla presenza dei Gonfaloni di una quindicina di Comuni toscani, si è svoltoil convegno “Toscana a murAperte, città murate, torri e castelli alla scoperta di nuovi itinerari.Giani ha parlato del sostegno che il Consiglio regionale ha dato, grazie alla legge regionale 46/2016.“In questi anni, abbiamo destinato oltre 3 milioni di euro, dai nostri avanzi di amministrazione – ha detto il presidente – ai progetti di 40 comuni per la valorizzazione, il recupero conservativo di fortificazioni storiche e la creazione di nuovi itinerari. La filosofia della legge era offrire nuova accessibilità ad ambienti come fortezze, camminamenti di mura, torri, crinali, per abbattere le barriere architettoniche e facilitarne il raggiungimento”. In conclusione, l’auspicio di Giani: “vorrei che questo tipo di intervento non venisse lasciato all’occasionalità dell’avanzo di amministrazione del Consiglio regionale, ma fosse reso strutturale con una legge sulle città murate come valorizzazione del senso dell’identità locale”.

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