Interessante il quadro della Firenze futura che emerge dalla campagna online di ascolto, lanciata il 1° ottobre scorso e conclusasi il 1° novembre.
Dal questionario da compilare on line accessibile a tutte le persone che vivono, lavorano, studiano o frequentano la città sono emersi i primi interessanti dati.
In breve sintesi i fiorentini tendono sempre più a spostarsi a piedi, utilizzano di più le aree verdi e familiarizzano per la prima volta con i servizi comunali on line durante la pandemia.
Sale la richiesta di maggiori aree pedonali nei quartieri e di rigenerazione di complessi in disuso e di un futuro multifunzionale per lo stadio Franchi.
Sono 7485 i questionari validi, così suddivisi:
Quartiere 1: 1885
Quartiere 2: 1709
Quartiere 3: 844
Quartiere 4: 1173
Quartiere 5 :1874
I rispondenti sono stati per il 55% donne e per il 44% uomini.
Il report è consultabile dal link https://firenzeprossima.it/wp-content/uploads/2020/11/PrimoReport_def.pdf
Prima di approfondire gli aspetti più interessanti ecco i prossimi report disponibili:
23 novembre il secondo report " Approfondimenti tematici"
30 novembre il terzo report "Focus, donne, giovani e city users"
7 dicembre ultimo report "Focus rioni"
Cambia decisamente la città del futuro confermando che la pandemia ha segnato un solco fra passato e futuro. Un forte cambiamento internazionale che avrà le sue conseguenze anche a Firenze.
I cambiamenti nella vita dei cittadini hanno avuto un forte impatto non solo emotivo ed avranno conseguenze sulla fruibilità della città futura. Il covid 19 cambia gli aspetti personali, lo stile di vita e il rapporto stesso con la città
Basti pensare solo ai tre macro elementi emersi ovvero il tendenziale abbandono all'uso dei mezzi pubblici a vantaggio della mobilità pedonale, l'aumentato utilizzo degli spazi verdi e l'aver imparato ad usare gli strumenti digitali per interagire con l'amministrazione.
Oltre il 74% dei fiorentini ammette che con la pandemia ci sono degli aspetti della vita che sono cambiati; il cambiamento più radicale lo osservano i residenti e gli utilizzatori del centro storico; solo per il 15% dei fiorentini la vita non è cambiata con la pandemia.
Sempre più fiorentini si spostano a piedi per evitare i mezzi pubblici. Nel Quartiere 1 si raggiunge il picco con oltre il 40% che dichiara di spostarsi esclusivamente a piedi ogni giorno per raggiungere luoghi di interesse. Un dato nettamente più elevato rispetto agli altri quartieri, data anche la forte pedonalizzazione del centro storico, ma la tendenza alla mobilità pedonale è in netto aumento ovunque rispetto al periodo precedente l’emergenza.
In tutti i quartieri fiorentini, quasi un terzo dei rispondenti, infatti, dichiara di spostarsi più spesso a piedi rispetto a prima.
Si frequentano di più le aree verdi con picchi che nel Q4 sfiora il 50% dei rispondenti che dichiara di frequentare aree verdi ogni giorno o più di una volta a settimana.
Principalmente ci si reca nei parchi fiorentini per praticare attività sportiva, per leggere, fare una passeggiata o rilassarsi. La frequenza con cui i fiorentini si recano nelle aree verdi non sembra essere cambiata di molto rispetto al periodo precedente l’emergenza coronavirus. La maggioranza - circa due terzi - dichiara che, rispetto al periodo precedente l’emergenza, si reca nelle aree verdi della propria zona con la stessa frequenza. In media, il 14% ha dichiarato di recarvisi più spesso di prima, pochi più (18%) hanno invece diminuito la loro fruizione rispetto al passato (probabilmente per la diminuzione delle uscite).
Due cittadini su cinque durante la pandemia per la prima volta si sono approcciati all'amministrazione on line. Possiamo affermare quindi che l'alfabetizzazione on line sia l'unica nota positiva dell'emergenza sanitaria.
Andando nei dettagli dei quartieri interessanti i risultati su domande specifiche come la richiesta di suggerire un’area della propria zona da pedonalizzare dopo che negli ultimi mesi il tema delle aree urbane pedonalizzate è stato al centro del dibattito sullo sviluppo delle città, ad esempio con riferimento alle Superilles di Barcellona.
Nel Quartiere 1, già ampiamente pedonalizzato non sorprende che tanti non suggeriscano nuove. Quelle più suggerite per nuovi interventi sono però Piazza Puccini, Cascine e Borgo San Frediano.
Nel Quartiere 2 non sorprende che tantissime richieste di pedonalizzazione riguardino via Gioberti e l'area di viale Paoli.
Nel Quartiere 3 non si rilevano esigenze significative, con poche segnalazioni primeggiano però Via Datini, Viale Europa e Via di Ripoli.
Nel Quartiere 4 e 5 non ci sono dubbi.: sono due importanti piazze a prendersi il primato rispettivamente la rinnovata Piazza dell'Isolotto e piazza Dalmazia.
Anche fra le aree della città da riqualificare le idee sono molto chiare.
Nel Quartiere 1 indice puntato sul complesso di Sant'Orsola, nel Quartiere 2 i nodi sono la Caserma Perotti e il Parco di San Salvi, nel Quartiere 3 si spera di veder rinascere Villa di Rusciano e rientrare in possesso dell'area del Cpa di via Villamagna, nel Quartiere 4 è un plebiscito per l'ex fabbrica Campolmi e nel Quartiere 5 si dividono a metà la preferenza la riqualificazione dell'ex panificio militare e le ex officine Galileo.
Fra le questioni più urgenti da affrontare nel Centro Storico, il tema dell’incremento della popolazione residente è stato identificato come prioritario dai rispondenti del Quartiere 1, seguito dalla rigenerazione di spazi in disuso, dal rilancio delle attività commerciali, dalla sicurezza e il decoro.
Fra le cose fatte negli ultimi 5 anni, sempre quartiere per quartiere è stato apprezzato nel Quartiere 1 il recupero dell'ex Manifatture Tabacchi e il restauro de Le Rampe del Poggi; nel Quartiere 2 la nuova piazza de Le Cure e le casse d'espansione del Mensola; nel Quartiere 3 successo per la riqualificazione del parco Albereta Anconella e del by pass del Galluzzo, nel Quartiere 4 per il rinnovamento della passerella pedonale dell'Isolotto; nel Quartiere 5 la realizzazione delle due linee della tranvia.